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venerdì 8 gennaio 2021

L'empatia è un superpotere ma anche un modo per parlare di sè

Foto di SplitShire da Pixaby

I libri di crescita personale, anche chiamati self-help o auto-aiuto, possono portarti lontano o possono deluderti come qualsiasi altro libro. In quest'ultimo caso l'amarezza è doppia perchè i presupposti con i quali ci si avvicina a questo tipo di letture sono davvero alti. Proprio come mi è successo per il libro "L'empatia è un superpotere" di Andrea Dal Corso.

Ormai da un anno leggo libri di crescita personale, cioè quei libri che fanno riflettere su se stessi e approfondiscono la natura umana sotto ogni possibile punto di vista, dal benessere emotivo al rapporto con le altre persone, dalle capacità mentali alla realizzazione professionale.

Attorno a questo genere ci sono diverse opinioni, c'è chi ne legge a quintalate senza riuscire a coglierne davvero il senso e c'è chi lo considera una letteratura capace solo di spillare soldi agli ingenui. 

Io ho apprezzato diversi libri di auto-aiuto perchè hanno effettivamente influenzato la mia visione della vita e di me stessa, dandomi delle nozioni a cui da sola non sarei arrivata. Ci sono stati, però, anche dei libri del tutto inutili per la mia formazione, che mi hanno solo fatto perdere tempo. Come sempre, la verità sta nel mezzo e per ognuno di noi c'è un percorso diverso per arrivarci.

L'ultimo libro di crescita personale letto è stato un grosso flop per me e credo lo sarebbe per chiunque approcci a lui pensando di avere tra le mani una lettura self-help!

lunedì 4 gennaio 2021

Le mie 3 parole per il 2021


Ogni anno c'è gente che impazzisce per le liste dei buoni propositi, per le prime azioni compiute nell'anno nuovo, per il primo giorno di dieta, per la prima settimana passata a fare grandi cambiamenti... ma poi, piano piano, tutto ritorna alla normalità e addio entusiasmo di inizio anno.

Io sono stata una di queste persone, conosco bene l'argomento!

Partivo a razzo il primo dell'anno (non un giorno prima e non un dopo), facevo programmi sul lungo termine, imbrattavo centinaia di pagine per organizzare l'andamento annuale, poi mollavo tutto dopo aver finito di pianificare. 

Una malattia? No, l'ordine naturale delle cose.

Troppo entusiasmo stroppia. La frenesia, la dedizione e l'ebbrezza, esercitate in modo repentino e disorganizzato, logorano velocemente le energie e la motivazione necessarie per continuare nelle proprie imprese. 

Per questo ho smesso con gli obiettivi troppo precisi, con i programmi trascritti giorno per giorno e le crocette sul calendario ogni volta che ne faccio una giusta. Ho detto basta a ciò che non riesco a controllare direttamente e ho deciso di seguire regole di organizzazione meno ferree, ma più stimolanti, che mi lascino ampi spazi di manovra e anche di retromarcia!

sabato 26 dicembre 2020

Rileggere Harry Potter da adulto non è meno importante che leggerlo da bambini

 


Rileggere Harry Potter da adulta mi ha fatto ritornare bambina. Mi ha fatto ritornare a quel periodo della vita in cui immergersi in un libro era facile, immediato e totale. Harry Potter era, è e resterà una lettura straordinaria, nonostante qualche piccola nuova riflessione.

Mi ci sono voluti pochi giorni per rileggere il primo libro della saga.

Poche pagine per ritrovarmi completamente immersa nella storia del maghetto sopravvissuto a Tu-Sai-Chi. 

Un solo sguardo per decidere di comprare la nuova edizione, nonostante di una fattura meno pregiata rispetto a quella del '98.

All'epoca avevo fatto il diavolo a quattro con mia madre per avere anche solo uno dei libri di Harry Potter. Costava tanto a suo dire, 18.000 lire, anzi troppo per un singolo libro che poi avrebbe richiamato per forza di cose gli altri "6 fratelli" altrettanto costosi. Abitavo in una casa dove gli ultimi libri comprati risalivano agli anni scolastici materni, gli anni '70!

Non c'era neanche il primo libro quel giorno, quindi mi ero accontentata del 4° volume, Harry Potter e il calice di fuoco. Era stato comunque bellissimo portarmelo a casa, nuovo di zecca, profumato, colorato, con le lettere sulla copertina in rilievo, e cominciare a leggerlo con un po' di fatica proprio nel periodo natalizio.

venerdì 11 dicembre 2020

Soffri del blocco del Lettore? Cos'è e come superarlo

Foto di Gordon Johnson da Pixabay



Come ho scritto nel post precedente, ho avuto una crisi di lettura da romanzo: non mi piacevano più, non mi facevano venir voglia di leggere, non li guardavo, non li cercavo... non mi davano più nessun sentimento. 


Ѐ stato un incubo e ho avuto paura. Paura di:

  • non essere più una lettrice compulsiva di romanzi;
  • aver dimenticato come si sogna, come ci si perde tra le storie;
  • non appassionarmi più;
  • non essere più la stessa persona;
  • essere quel tipo di persona che prende la scusa del "non ho tempo per leggere";
  • non fare più parte di quella setta di stramboidi che sentono battere il cuore più forte ogni qualvolta vedono la parola "libro, lettura, biblioteca, ..."

Non ho letto un romanzo dalla fine del 2019 fino a ottobre 2020. Più o meno un secolo, non trovi anche tu?!

lunedì 7 dicembre 2020

Recensione de L'acquaiola, un romanzo di Carla Maria Russo



L'acquaiola
di Carla Maria Russo
Narrativa italiana | Storico | 249 pagine
ebook €6,99 | cartaceo €17,90
2 ottobre 2018 | scheda Piemme


Duro lavoro e miseria nella vita di una 15enne del XX secolo

Maria l'acquaiola è quella ragazzina di 15 anni soltanto, che lavora duro come e più di un uomo, nel suo piccolo paese montano del centro sud.

Qui non arriva ancora la ferrovia e le famiglie cominciano a disgregarsi per andare a cercare fortuna alla Merica

Siamo alla fine dell'800 e la povera gente vive secondo la consuetudine del tempo: spaccarsi la schiena nei campi o nelle cave per gli uomini, un matrimonio onesto e prole numerosa per le donne. 

La giovane Maria inizia presto a lavorare per badare alla famiglia povera e al padre malato. Nonostante la bellezza e la grazia, fuori dal comune per una contadinotta, il carattere solitario e il suo lavorare sodo le conferiscono una particolare aura di rispetto da parte dell'intera comunità. Il suo motto è:

“La vita è dura. Prima lo capisci e meglio è per te.” 

Per far fronte a una vita dura, priva di una qualsivoglia consolazione, Maria diventa l'acquaiola nella casa del signorotto del paese. 

lunedì 16 novembre 2020

Il problema senza nome che tiene sottomesse molte donne ancora oggi

Dal libro "Liberati della brava bambina" di a. Colamedici e M. Gancitano


Immagine di Stocksnap / Pixabay


"Le è stato detto di essere una brava bambina, poi una brava moglie e una brava mamma. E, anche se forse non se ne è accorta, le sono state raccontate delle storie in cui le donne che non rispettavano queste istruzioni diventavano pazze, 
o venivano uccise o rimanevano sole."
dal libro Liberati della brava bambina di a. Colamedici e M. Gancitano


Le morbide catene delle donne moderne


Essere donna, dobbiamo ammetterlo, fa ancora paura. Quante volte si sente dire "menomale che non sono nato femmina", oppure "la prossima volta voglio rinascere uomo", o ancora, "auguri e figli MASCHI"! 

Queste espressioni, con il resto degli atteggiamenti misogini o comunque sessisti, non fanno altro che tramandare quel senso di debolezza intrinseca a cui da sempre siamo state legate a doppio giro di catena. Ci fanno sentire sempre un po' inadeguate, ridicolizzate, deprezzate, una specie a parte, l'eccezione alla regola; insomma un'appendice dell'uomo.

Sì certo, di passi avanti ne sono stati fatti nei secoli. Oggi siamo più libere, possiamo decidere di rimanere indipendenti per sempre, si può scegliere di essere o non essere un sacco di cose, si può vivere in pace con la propria natura, ci si può misurare con gli uomini e uscirne migliori... ma, per certi versi, siamo ancora INCATENATE

lunedì 3 febbraio 2020

Recensione | Storia della nostra scomparsa di Jing-Jing Lee



Non c'è proprio limite all'orrore umano e questo libro ne è un'ulteriore prova. 
Non conoscevo la storia delle donne comfort, e non preoccupatevi troppo se non la conoscevate neanche voi: le forze politiche giapponesi hanno fatto in modo che non trapelassero troppe informazioni a riguardo pure nei loro territori! Poi, come sempre, c'è la paura e la vergogna delle vittime, che vengono sopraffatte, di nuovo, dall'ignoranza della gente e quindi isolate e ridotte al silenzio. 
Il risultato è una grave omissione storica, l'assenza di giustizia per chi ha subito i soprusi, l'incomprensione e l'inconsapevolezza generale.
Per il Giorno della Memoria è normale e giusto leggere dell'Olocausto degli ebrei, dei campi di concentramento, dei soprusi dei nazisti e dei fascisti, ma proprio perché è un giorno del ricordo è importante non dimenticare tutti gli altri
In questo post vi racconto la mia lettura e ciò che ho provato nel leggerla.





Titolo: Storia della nostra scomparsa
Autrice:Jing-Jing Lee
Traduzione di S. Tummolini
Categoria: Narrativa asiatica
Casa editrice: Fazi
Anno di pubblicazione: gennaio 2020
Pagine: 399
Prezzo: 9.00 € Ebook - 14.45 € Brossura






Questa è la storia delle comfort women


Wang Di è una ragazza di 16 anni, molto povera, che vive con i suoi genitori e i suoi due fratelli in un villaggio vicino Singapore, dove sopravvivono vendendo uova e verdura del loro misero orto. La guerra è una pallida cornice nelle vite arrangiate di queste famiglie, che mandano a scuola i maschi ma non le femmine.


Mi ricordai con quanta sufficienza mio padre aveva detto che le figlie tocca darle via, mentre il nome della sua famiglia, per fortuna, sarebbe continuato con Yang e Meng. Per i miei genitori - specie nei momenti di massima disperazione e povertà - ero sempre stata inutile. E a disposizione.

martedì 28 gennaio 2020

Trovare il tempo per leggere: i metodi che funzionano (con me)


“Le condizioni in cui leggiamo al giorno d’oggi non sono più quelle di 50 anni fa e nemmeno di 30. I momenti dedicati alle letture serie te li devi conquistare e programmare”.
Tim Parks


Troppe ore di lavoro, faccende domestiche in momenti improbabili, richieste familiari improrogabili, amiche in cerca di aiuto psicologico, crollo emotivo e fisico la sera sul divano, il cane da portare giù... e niente tempo per leggere!

Ritgliarmi momenti sacri di lettura - quella di tipo assorta e prolungata - è diventata una vera impresa. Anni fa, durante la scuola o l'università, rimanevo anche un intero pomeriggio fissa su un romanzo. In uno o due giorni terminavo la lettura, che era stata talmente concentrata da avermi fatto immedesimare con ogni fibra del mio corpo nella storia narrata. Poi riuscivo anche a scriverci su la recensione, a uscire con gli amici, a studiare e a lavoricchiare per tirare su qualche soldo. In una giornata si concentravano tante attività, tutte diverse e tutte ugualmente portate avanti con slancio e vitalità!

Erano anni abbastanza sereni e il mio modo di leggere era davvero prezioso e autentico. Non andavo in cerca di ritagli di tempo: leggevo perché era ciò che volevo fare in quel preciso momento e perché era fondamentale che lo facessi, come parte integrante del mio processo di crescita. Pertanto, leggere era un'attività vera e proprio della mia giornata e non solo un passatempo opzionale. Riuscivo a farlo praticamente sempre: mattina presto a colazione, davanti la tv accesa, sui mezzi pubblici, sdraiata sul divano, la sera tardi quando tutti dormivano, nei giorni afosi e in quelli uggiosi. Cioè sempre e sempre con la stessa intensità di coinvolgimento. 

mercoledì 8 gennaio 2020

Recensione | La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante



Ho finito di leggere La vita bugiarda degli adulti in pochi giorni, divorandolo. L'ho divorato perché andavo alla ricerca dell'autrice e della storia de L'amica geniale, che ho amato all'inverosimile. Leggevo, ricercando l'Elena Ferrante di qualche anno fa, con delle aspettative che non ammettevano repliche. Che sbaglio colossale! 

Elena Ferrante è una certezza per chi ha letto e amato i suoi libri precedenti. I suoi romanzi parlano di vita vera, di persone comuni e di storie che, seppur descrittive e lineari, sono straordinarie. La vita bugiarda degli adulti ricalca lo stesso modello de L'amica geniale, ma...


Una ragazzina profondamente delusa dagli adulti


La protagonista è Giovanna, figlia di una Napoli borghese e intellettuale. Vive nell'agiatezza e all'ombra di un padre saccente e sicuro di sè, che un giorno la paragona alla sua odiata sorella Vittoria, una donna miserabile e cattiva che Giovanna non ha mai visto. Da quel momento la vita della ragazzina e della sua famiglia comincia ad andare in declino. 
Giovanna cresce, si lega a persone della Napoli più torbida e meno elegante, perde l'aura della bambina colta e beneducata, comincia a indagare non solo la sua vita ma quella degli adulti intorno a lei, adulti che mentono, che criticano e giudicano gli altri, ma sotto sotto fanno peggio.

lunedì 6 gennaio 2020

3 parole per il 2020



Innanzitutto buon anno pari a tutti quelli che passeranno di qui!

Da quest'anno vorrei introdurre una nuova rubrica nel blog! No tranquilli, nulla che alla fine abbandonerò perchè troppo cadenzato. 
Questa rubrica sarà annuale, quindi un unico post-guida a inizio anno che mi servirà per impostare una rotta, o un viaggio, ovviamente il mio personale viaggio che mi aiuterà a raggiungere degli obiettivi e a condizionare scelte e comportamento. Chissà che qualcosa di buono non accada! 

Fare i classici buoni propositi (quelli degli anni scorsi per esempio) mi piaceva, ma mi sono accorta che avere dei progetti troppo specifici mi inibiva e limitava.
Per fortuna, mesi fa mi sono imbattuta nelle "3parole per il..." di Daniele Imperi del blog PennaBlu (idea originaria di un certo Chris Brogan), e ho deciso di adottare in pieno l'idea. 
Avere 3 parole solamente, che siano verbi, aggettivi o semplici sostantivi, la sento come una buona spinta creativa per mettermi alla prova senza darmi troppe regole e senza necessità di soddisfare delle aspettative, cosa che immancabilmente mi frustra.

Non c'è limite al tipo di traguardo da raggiungere: può riguardare il lavoro, la sfera sentimentale, la scrittura o la lettura. 

Le mie 3 parole per il 2020

Non ho dovuto pensare troppo alle mie 3 parole. So DOVE voglio arrivare e PERCHÉ, il problema è COME. Ecco quindi ciò che userò quest'anno per darmi una spinta!

venerdì 13 dicembre 2019

Cover Reveal | Amo i tuoi silenzi di Susy Tomasiello




Buon venerdi lettori!
La settimana sta finendo finalmente. La mia è stata lunga ed estenuante e ho solo voglia di starmene a casa, sul divano, con copertina, libricino, cioccolatina... bé avete capito no?
Oggi c'è aria di novità in giro qui sul blog. Un cover reveal davvero mucho interesante di un'autrice altrettanto affascinante. Fra pochi giorni, con l'avvicinarsi delle feste, tornerà per noi lettori, affezionati e nuovi, Susy Tomasiello con un'altra dolce avventura romantica. Ed ecco la cover scelta da La Sirene Edizioni.





Titolo: Amo i tuoi silenzi 
Autrice: Susy Tomasiello
Editore: La Sirena Edizioni 
Data di uscita 17 dicembre
Genere: young adult
Pagine: 166


Bea vive nel suo mondo fatto di silenzi, ma non perché non ami parlare, fin dalla nascita le è stata diagnosticato un grave handicap: non può sentire.
Riesce a percepire i suoni solo attraverso l’apparecchio acustico che porta alle orecchie. Usa il linguaggio dei segni per farsi capire o talvolta legge le labbra. La sua è un’esistenza tranquilla, ha accettato il suo handicap ed è serena. Almeno finché Axel non appare nella sua vita e le fa capire che nella sua esistenza quasi perfetta manca qualcosa: l’amore.
Ma potrà Axel riuscire a scalfire quel muro che Bea ha costruito per sentirsi al sicuro? E riuscirà Bea ad aprire il suo cuore a qualcuno che è estraneo al suo mondo?


Susy Tomasiello nasce a Napoli e coltiva da sempre la passione per la lettura. Ha aperto un blog I miei magici mondi per parlare di tutto ciò che ama leggere. La sua seconda passione è la scrittura e infatti ha pubblicato in self e con piccole Case Editrici alcuni libri. Puoi fidarti di me (Genesis Publishing) Non riesco a non amarti (Collana Floreale) Note d’amore (Self) Un marito per la mamma (Self) Voglio solo te (Sirena Edizioni).

Potete trovarla sul suo blog, alla mail susitoma@gmail.com alla pagina fb Susy Tomasiello Autrice e Lettrice e su ig susytomasiello



Non posso certo perdermi questo nuovo romance di Susy, ormai le sono affezionata, così come per le sue storie. E voi che aspettate amici lettori? Siete fan di Susy o semplicemente vi piacciono i romance? Siete soddisfatti della cover? Fateci sapere!



lunedì 2 dicembre 2019

Recensione | L'ultima settimana di settembre di Lorenzo Licalzi



Pietro Rinaldi è uno scrittore ormai vecchio, vedovo, incurante degli altri, in conflitto con la vita. Decide quindi di uscire di scena a modo suo, suicidandosi, e lasciando ai suoi lettori una sorta di testamento letterario sotto forma di lettera. Preferisce finire i suoi giorni quando ancora è in grado di badare a se stesso e non aspettare la morte con le mani in mano magari finendo su una sedia a rotelle. Nel momento stabilito, quando sta per ingoiare il mix letale che lo ucciderà, suonano alla porta mandando all'aria il suo scrupoloso piano.

L'ultima settimana di Settembre, di Lorenzo Licalzi edito da Bur, è un viaggio fisico per portare il giovane Diego verso la sua nuova vita e Pietro, il vecchio scrittore inacidito, verso il destino che si è scelto. Ma è anche un viaggio emozionale di un nonno e di un nipote, che cominciano a conoscersi un po' tardi, quando troppe cose sono cambiate e troppi sono i rimpianti nel cuore. Eppure non è mai tardi per scoprire quanto la vita può ancora riservarci delle sorprese e delle belle giornate, che possono ridare il sorriso a chi ha perso tutto e la gioia di vivere a chi ha perso la speranza.


...con la mia presunzione di giudicare tutti stupidi, avevo giudicato un po' stupido anche Diego. Però in questi giorni di convivenza forzata, avevo capito che era un ragazzo in gamba, che sapeva osservare. Era ancora nel suo bozzolo, ma presto sarebbe diventato una farfalla, ne ero certo.

Finito di leggere il libro l'ho chiuso col dispiacere nel cuore. L'avventura con Pietro, Diego e il tenero cagnolone Sid era conclusa. Mi sarebbero mancati tantissimo. È stato bello viaggiare nella Dea senza il tettuccio, da Genova a Roma, con il vento tra i capelli, il sarcasmo pungente di Pietro, i silenzi imbarazzati tra nonno e nipote, i luoghi dei ricordi e l'insospettabile tenerezza che cresceva km dopo km.

Ho aspettato un po' prima di cominciare a leggere questo libro. Mi è stato consigliato da un'amica libraria, ma chi mi ha convinto maggiormente è stato il marito che con le parole davvero intenso ha dato una maggiore spinta, anche se in quel momento non mi trovavo in una fase da libro intenso. La curiosità però era tanta e alla fine è stata ben ripagata.

Ho riso molto, ho pianto e mi sono commossa. Basta questo per fare di un libro un piccolo capolavoro da leggere almeno una volta nella vita, da ricordare e consigliare. Ma è anche merito dello stile dell'autore se L'ultima settimana di settembre è quel che è. La penna di Lorenzo Licalzi mi è piaciuta immediatamente perché ha un modo di scrivere e di raccontare che cattura fin dalla prima pagina. Divertente, ironico, coinvolgente e imprevedibile sono gli ingredienti che mi hanno fatto innamorare di questa lettura. 

I personaggi sono unici e inimitabili, soprattutto Pietro, un uomo burbero, astioso e amareggiato da tutto ciò che lo circonda. I suoi dialoghi e le sue riflessioni sono argute, spiritose al limite dello sbellicarsi e brillanti.


Diciamo che non sopporto certe categorie di lettori... Intanto quelli che dicono che un libro gli ha cambiato la vita, e lo dicono convinti, perché se ti fai cambiare la vita da un libro sei un imbecille. Un libro al massimo può lasciare una traccia, ti può emozionare, far ridere, far piangere, ti ci puoi identificare...

L'ultima settimana di settembre è un romanzo di vita e di formazione. Sia a 80 anni, come Pietro, che a 15 come Diego si può imparare e si può cambiare. La vita non è mai facile, ma avere al proprio fianco le persone giuste farà diventare le difficoltà delle prove di crescita e di rinascita. 

Questo romanzo è una lettura adatta a tutti. Da leggere assolutamente, soprattutto in questo periodo dell'anno dove la bontà e il calore familiare dovrebbero essere i maggiori protagonisti! 

Titolo: L'ultima settimana di settembre
Autore: Lorenzo Licalzi
Editore: BUR
Pubblicato ad Agosto 2015
Genere: Narrativa italiana
Pagine: 300




L'abitudine è una brutta bestia, solo apparentemente mansueta: è una bestia che ti tira sempre nella stessa direzione e che spesso ti fa compiere scelte sbagliate o non ti fa vedere soluzioni a un problema che invece, magari, sarebbero a portata di mano. Perché l'abitudine cristallizza i nostri comportamenti e ci fa credere che un minimo scarto dal solco profondo che ha tracciato sia una cosa fuori dal mondo, perché il mondo diventa, per colpa dell'abitudine, soltanto quel solco dentro il quale ci fa camminare. p.143

venerdì 1 novembre 2019

Sulle mie abitudini di lettura...



Per alcuni il 1° novembre è il capodanno, quindi periodo di bilanci e riflessioni personali. Per me oggi è un giorno come un altro, o forse meglio visto che sono beata sul divano di casa a differenza di tutti gli altri giorni, ma ugualmente mi viene voglia di valutare, e valutarmi, dal punto di vista della lettura e delle mie abitudini quotidiane che hanno a che fare con i libri. Forse, il post mi è venuto in mente perché ho letto articoli simili su altri blog (qui, qui e qui), ma sento più forte l'impressione che sia arrivato il momento giusto per espormi e per analizzarmi in questo mio spazio pubblico, non tanto per creare traffico o like al mio contenuto, ma per tenerne traccia (obiettivo principale di questo blog) visto che qualunque cosa io scrivi o qualunque supporto io usi, è destinato a perdersi o distruggersi!



Prima della lettura

1. Un tempo, come prima cosa, andavo all'ultima frase del libro. Poi mi sono presa una bella batosta... e ho smesso di fare cretinate!

mercoledì 30 ottobre 2019

Review Party | Un tè alla ciliegia di Jane Rose Caruso


Buongiorno readers!
Come ben vedete dal banner questo è un Review Party di un libro edito dalla Literary Romance. Il libro in questione fa parte di una serie di libri, tutti zuccherosi e colorati come quello che vi recensirò oggi. Fino a pochi giorni fa non conoscevo assolutamente l'esistenza di questa serie, eppure la grafica non passa certo inosservata! Comunque, la scoperta è stata fin dalle prime pagine una vera sorpresa, quindi grazie alla casa editrice e all'autrice.




Titolo: Un tè alla ciliegia
Serie: #3.5 Miss Garnette Catharine Book cooking
Autrice: Jane Rose Caruso
Casa editrice: Literary Romance
Pubblicato il 10/09/2019
Genere: Romance storico/Novella
Pagine: 70
Letto in formato ebook





Trama

L’estate sta arrivando e porta con sé due eclatanti notizie: la prima riguarda Miss Book, la seconda i giovani Mary e Albert. Entrambi gli eventi però, sono osteggiati da una serie di sventure: maiali che si ammalano improvvisamente, bottoni che svaniscono nel nulla, un mulino che smette di colpo di produrre farina e una lettera che spezza il cuore della bella Prudence.
Beltory ha ancora bisogno dell’ingegno e delle magiche ricette di Miss Book!

lunedì 28 ottobre 2019

Recensione | Il sesso inutile di Oriana Fallaci



Il nome di Oriana Fallaci evoca in me grande rispetto e l'immagine di una donna forte, molto forte, che ne ha viste e fatte tante. Una donna che ha vissuto in un altro tempo, dove lavorare, viaggiare da sola, trattare con uomini potenti e scrivere le proprie opinioni a crudo, non era scontato come lo è oggi. Eppure si tratta solo della metà dell'altro secolo, ma Oriana è diventata una sorta di mito, qui e anche oltreoceano, un modello da seguire, uno spirito-guida a cui guardano nuove e vecchie generazioni di donne che vorrebbero dire la loro così come faceva lei, in modo spietato, senza peli sulla lingua, senza aver paura di alzare un po' troppo la voce.


Titolo: Il sesso inutile
Autrice: Oriana Fallaci
Editore: Rizzoli (BUR)
Anno di pubblicazione: 1961
Genere: Saggio-Inchiesta
Pagine: 219
Letto in formato Ebook




L'ho scelto perché...

Ragionavo quindi sul prossimo libro che avrei letto (un momento ricco di turbamento e di esaltazione ogni volta) e cercavo di capire quali sensazioni mi crescessero in quella parte del corpo che comanda questo genere di scelta, il cuore (sembra un'immagine puramente poetica, invece è proprio da lì che arrivano gli input per scegliere cosa leggere). Optare per un libro della Fallaci è sicuramente dovuto al fatto che volevo qualcosa di impegnato e impegnativo, che mi desse delle conoscenze in più e che mi facesse ragionare sulla società di oggi. 

lunedì 14 ottobre 2019

Premio Nobel per la Letteratura 2019: i vincitori, contestazioni e i miei dubbi



In genere, non sto mai dietro a premiazioni di alcun tipo: né ai Grammy, né agli MTV music..., ai Telegatti, ai Donatello, agli Oscar (a parte quando ha vinto DiCaprio, che non se ne poteva più), Golden Globe, al Premio Bancarella, allo Strega (anche se è il Premio al quale faccio più caso)... Insomma, non me ne frega niente di chi riceve cosa perché tanto i libri che leggo li scelgo a seconda della luna che mi gira, i film che guardo sono quelli disponibili in streaming, e le canzoni che ascolto sono rimaste al tempo dell'adolescenza!
Però quest'anno, qualcosa che mi interessava in questo Nobel c'era. 

domenica 13 ottobre 2019

WRITERS GENERATION 2.0 | Presentazione Scrittori Emergenti



Buongiorno lettori, e buona domenica!
Oggi vi segnalo una nuova uscita per la Literary Romance, una collana gratuita di PubMe, che per le sue pubblicazioni predilige le storie che hanno come tema principale il sentimento e l'emozione, sia esso tra uomo e donna, tra madre e figlia, tra sorelle o amiche.
Il nuovo romanzo è uscito lunedì 9 ottobre e si preannucia come un romance tutto pepe. Andiamo a conoscerlo!




Quello che non so di te 
Francesca Redolfi




Data di uscita: 9 ottobre 2019
Pubblicato da Literary Romance
Genere: Romance
Pagine: 421
Versione ebook (offerta lancio) € 1.99
Cartaceo € 15.90

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domenica 6 ottobre 2019

WRITERS GENERATION 2.0 | Presentazione Scrittori Emergenti



Buongiorno lettori, e buona domenica!
La segnalazione emergenti di oggi è un po' particolare perchè riguarda una ragazza che è da tempo una youtuber famosa e di emergente ha poco se non il fatto che è al suo primo libro. Ma come sappiamo bene tutti, se hai un nome il libro pubblicato da una casa editrice famosa è quasi un diritto e non un traguardo come per i comuni mortali. 
Ma non è una critica all'autrice, di cui anzi ho sentito ottime recensioni, quanto contro lo stato delle cose attuali in Italia, di cui tutti siamo a conoscenza e che non ha senso continuare a citare qui adesso.

Dicono di noi è un romanzo che racconta il mondo LGBT e il delicato tema del coming out, affrontato dalla giovane autrice sul suo canale YouTube pochi anni fa. Da allora Charlie Moon ne ha fatta di strada e la sua pagina Instagram ne è una prova. Il libro però non è la sua pura autobiografia, ma una storia come un'altra, che racconta come venga vissuta l'omosessualità nell'adoloscenza e quali meccanismi si inneschino intorno a chi ha il coraggio di essere se stesso.


Dicono di noi
Charlie Moon



Data di uscita: 3 ottobre 2019
Pubblicato da Sozogno
Genere: Young Adult
Pagine: 240
Versione ebook  € 9.99
Cartaceo € 16.00

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lunedì 30 settembre 2019

Recensione | Così allegre senza nessun motivo di Rossana Campo

Titolo: Così allegre senza nessun motivo
Autrice: Rossana Campo
Genere: Narrativa italiana
Pubblicato il 5 giugno 2019
Editore: Bompiani
Pagine: 192
Prezzo: € 17,00








"𝕀𝕆 P𝔸R𝕃𝕆, 𝕀𝕆 𝕃𝕆𝕋𝕋𝕆, 𝕀𝕆 𝕊𝕆N𝕆"

lunedì 16 settembre 2019

“La ragazza di Roma Nord”: diventa coautore del nuovo romanzo di Federico Moccia



Al tempo dei social troviamo anche questo: un autore molto conosciuto, apprezzato, osannato e criticato decide di dare la possibilità ai lettori di prendere parte attivamente alla stesura del suo ultimo romanzo! Un modo davvero originale per coinvolgere chiunque abbia nel cassetto il sogno di diventare scrittore.

Il concorso può essere visto come un interessante esperimento letterario per principianti e non. Il minimo comune multiplo della gara è osare, lasciare libere le proprie capacità di scrittura e avere il coraggio di provare.

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