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lunedì 1 luglio 2019

Recensione | I Leoni di Sicilia di Stefania Auci



Benritrovati amici lettori!
Mi sono presa una pausa nel mese di giugno (solo dalla scrittura e non dalla lettura ovviamente) e oggi ritorno di nuovo, più carica, per parlarvi di un libro che sta facendo il giro del mondo.  

Finalmente riesco a recuperare una recensione che mi premeva scrivere per farvi sapere la mia opinione su un nuovo caso editoriale italiano, I leoni di Sicilia di Stefania Auci, già ampiamente conosciuto e apprezzato all'estero. 
Ho amato davvero tanto questa lettura e il perché è semplice: non solo è ben scritto, con personaggi forti a cui è facile abituarsi fin dalle prime righe, ma è anche paragonabile come intensità di trama a un'altra saga italiana molto conosciuta qui e altrove, L'amica geniale della Ferrante. Quindi mettetevi comodi per un'altra delle mie recensioni entusiastiche!





Titolo: I leoni di Sicilia
Autrice: Stefania Auci
Editore: Editrice Nord
Genere: Saga familiare/Narrativa italiana
Pagine: 436
Pubblicato il 6 maggio 2019





Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione… 

E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri – il marsala – viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno – sott’olio e in lattina – ne rilancia il consumo in tutta Europa… 

In tutto ciò, Palermo osserva con stupore l’espansione dei Florio, ma l’orgoglio si stempera nell’invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque «stranieri», «facchini» il cui «sangue puzza di sudore». Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell’ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e – sebbene non lo possano ammettere – hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, iche sacrifica tutto – compreso l’amore – per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile.

***

"I Leoni di Sicilia" è giunto nelle mie mani grazie a IBS che mi ha selezionata per ricevere una copia gratuita in anteprima. Non me lo aspettavo proprio, e per questo la sorpresa è stata ancora più incredibile. 
Come tutti i libri che mi ispirano, anche di questo non ho voluto leggere la trama, quindi l'ho cominciato sapendo solo che avevo tra le mani un libro apprezzatissimo, che parlava di una famiglia siciliana importante. 
Non sapere nulla della lettura che ho tra le mani è una cosa che mi affascina e che mi fa salire grandi brividi di eccitazione lungo le braccia. 
Tutti però sappiamo che tanta aspettativa
rischia poi di deludere. Invece no, questa volta il carico di lungimiranti previsioni e utopistiche fantasticherie è stato ampiamente soddisfatto!! 

Ho iniziato a leggere... poi ho cominiato a immaginare... 
alla fine mi ci sono trovata dentro. 

La storia dei Florio comincia con Paolo e Ignazio, due fratelli irrequieti ma anche molto determinati, che si prodigano fino allo sfinimento nell'aromateria di Via dei Materassai, a Palermo, come speziali. Da un piccolo negozietto umido e malconcio, il nome di Casa Florio diverrà il marchio di fabbrica di una delle più famose famiglie industriali italiane del XX secolo.

Partendo dalla vendita delle spezie, poi dello zolfo, acquisendo terreni e proprietà dell'ormai stantia nobiltà palermitana, passando dalla metallurgia alle tonnare fino al rilancio del Marsala, il vino dei poveri, Paolo, Ignazio e infine Vincenzo fanno valere il loro diritto al benessere, all'abbandonaza economica e alla scalata sociale. Seppur l'invidia e le rivalità concorreranno invano a fermare tutto questo, Palermo dovrà fare i conti con la cieca ambizione degli uomini Florio e il loro oscuro carisma.

Al loro fianco due donne forti: Giuseppina, moglie di Paolo, femmina caparbia ancorata alla sua terra d'origine con le unghia e con i denti, vittima per tutta la vita delle scelte dei suoi tre uomini, è un personaggio che si fatica ad amare, ma su cui alla fine prevarrà la più totale compassione.
Giulia è invece la donna di Vincenzo, la milanese, colei per cui il detto "dietro a un grande uomo c'è una grande donna" calza a pennello. Un personaggio di cui avrei voluto sapere molto di più, ma che per ragioni narrative e storiche non era possibile approfondire.

Il primo volume della duologia dedicata ai Florio mi ha molto colpita, sia per la facilità d'immedesimazione con le emozioni dei personaggi, soprattutto con l'entrata in scena di Vincenzo, sia per la seducente storia familiare e storica relamente accaduta. Certo, qualcosa di inventato c'è, ma il romanzo fonda la sua esistenza su ciò che veramente successe durante tutto l'800 in Sicilia: le insurrezioni popolari, la discesa dei nobili a beneficio della borghesia, le discontinue dominazioni borboniche...

Nulla è lasciato al caso dall'autrice. Il ritmo di lettura è stato per me incalzante fin dalle prime pagine, le numerose citazioni in dialetto per nulla fastidiose anzi davvero azzeccate, i personaggi indimenticabili, le descrizioni suggestive. Se non si è ancora capito, "I Leoni di Sicilia" è immediatamente entrato a far parte nel manipolo dei miei romanzi preferiti. Lo stile coinvolgente di Stefania Auci ha tratteggiato un intreccio sorprendente, che mi ha saputo trascinare al suo interno e dal quale non mi sarei più voluta sottrarre. Per questo motivo aspetto con ansia il secondo volume della saga che, vi anticipo, vedrà in azione il figlio di Vincenzo e la rovinosa discesa dei Florio. Non vedo l'ora!


Fatemi sapere cosa ne pensate di questo libro! 
Come procede la vostra estate? 


venerdì 20 aprile 2018

Recensione | I segreti di mia sorella



Ecco ci sono cascata un'altra volta. Un'altro thriller psicologico. Anzi stavolta si tratta di un mystery/suspense, cioè di quel genere che prevede un mistero da investigare, degli elementi psicologici che devono impressionare il lettore (o almeno i lettori come me) e uno stile adrenalinico dall'inizio alla fine per tenere chi legge col fiato in gola fino alla conclusione della storia.
Alla fine mi è piaciuto anche stavolta, ma cavolo, le storie di cronaca raccontate fanno letteralmente accapponare la pelle!!! Se ne sentono già troppe in televisione e non è che abbia voglia anche di leggerle, ma di nuovo mi è successo di non capire assolutamente dalla trama di cosa trattasse il libro. Comunque il parere che darò è positivo!

Titolo: I segreti di mia sorella
Autrice: Nuala Elwood
Traduttrice: Francesca Toticchi
Editore: EditriceNord
Genere: Mystery/Suspense
Pagine: 352
Letto in formato ebook
Dal 9-04 all'11-04-2018





Kate è una giornalista tutta d'un pezzo e molto coraggiosa, che ha speso la sua giovane vita come inviata di guerra in Siria, dove ha conosciuto da vicino molta gente del posto e visto molta sofferenza. Tutto questo le si è attaccato addosso come una seconda pelle.
Ritornata nella sua casa di origine, lasciata da poco vuota per la morte dell'adorata mamma, i ricordi del passato e gli incubi del presente si mescolano, portandola allo stremo della sopportazione psicologica.
Eppure il bambino che vede e sente di notte non è un fantasma della sua immaginazione, ma è sicura che sia reale. Decide quindi di mettere a tacere i dubbi e il fatto che quelli intorno a lei la trattino un po' come una pazza traumatizzata.

Gran parte del libro viene raccontato proprio da Kate. Ma di punto in bianco Kate sparisce. Non voglio svelarvi altro perchè se qualcuno vorrà leggere il libro ne rmarrà abbastanza interdetto!
Questo libro, che non rappresenta un mio genere preferito, mi ha fatto provare tante emozioni tutte insieme. All'inizio curiosità, perchè lo stile è molto fluido e veloce. L'autrice scrive bene e non si perde in nulla di superfluo, quindi è un piacere leggere un libro all'apparenza "normale".
Poi sono stata colta da un primo sbigottimento! E allora il ritmo di lettura si è velocizzato in modo impressionante. Sono stata ore attaccata a queste pagine per arrivare alla fine. Qui sono rimasta scioccata! Non mi immaginavo nulla del genere!

A distanza di qualche giorno sono contenta di aver letto I segreti di mia sorella. Mi aspettavo tutt'altro sinceramente, ma il feedback finale è positivo per tutta una serie di elementi. Trama originale, stile veloce, personaggi totalmente fuori dalla norma. Ecco proprio sui personaggi avrei qualcosa da ridire: li ho detestati!! Kate e sua sorella Sally sono l'antitesi delle comuni protagoniste di romanzi!! Alcolizzate, paranoiche, trasandate, egoiste: avere a che fare con loro è stato proprio difficile, lo ammetto. Ma senza di loro questo romanzo non sarebbe stato lo stesso.

Non capita spesso che un libro mi stupisca. Alcune volte i romanzi mi piacciono, altre mi piacciono tantissimo oppure per niente, ma che mi sorprendano in uesto modo per la storia che raccontano succede proprio di rado. Quindi vi consiglio questa lettura se avete voglia di uscire dalla comfort zone e provare qualcosa di diverso dai romanzi romantici, con protagonisti normali e trame lineari!!



venerdì 22 settembre 2017

RECENSIONE | Il diario di velluto cremisi


«Mi sembra che ci siamo», disse Joel, sporgendosi dalla porta dell'appartamento. Si guardò intorno, quasi stesse cercando di memorizzare ogni dettaglio di quella casa su due livelli, tipica della New York fin de siècle, che avevamo comprato e restaurato insieme cinque anni prima, in tempi ben più felici. Era uno spettacolo: l'ingresso col suo arco elegante, la bella mensola del camino, scovata in un negozio di antiquariato nel Connecticut e portata a casa con la stessa cura che avremmo riservato a un tesoro, l'opulenza delle pareti della sala da pranzo... Eravamo stati a lungo incerti sul colore e infine avevamo scelto un rosso marocco, che dava alla stanza un'atmosfera malinconica ed eccentrica insieme, un po' come il nostro matrimonio. Osservando il risultato, Joel aveva deciso che virava troppo all'arancione. Io invece avevo pensato che era semplicemente perfetto.
I nostri occhi s'incontrarono, ma io abbassai in fretta lo sguardo sul dispenser che avevo in mano e staccai un altro pezzo di nastro adesivo, appiccicandolo sullo scatolone. Era l'ultimo contenitore della roba di Joel, roba che lui era venuto a riprendersi. «Un momento», dissi, ricordandomi di un libro rilegato in pelle blu che avevo visto in un altro scatolone, ormai chiuso. «Hai mica preso la mia copia di Years of Grace, vero?» gli chiesi in tono accusatorio, fissandolo.



Emily è stata lasciata dal marito per un'altra. Si sente, così, a un punto morto della sua vita, senza l'amore che la sostenga e senza ispirazione per cominciare a scrivere un nuovo libro, nonostante il primo fosse diventato un best seller internazionale. Sebbene di innata bellezza, negli ultimi anni ha trascurato il suo aspetto fisico, e forse Joel l'ha mollata proprio per questa sua attuale sciatteria.

Ma Emily sa dove andare per riprendersi dal divorzio appena legalizzato e dalla monotonia: Bainbridges Island, l'isola dove abita sua zia Bee e dove, fin da ragazzina, ha trascorso tutte le sue estati più belle. Ma non fa in tempo a pensarlo che il telefono squilla, e come per una sorta di stretto legame emozionale, la zia Bee dall'altro capo del telefono la invita per un mese a stare da lei.


Brainbridges Island si rivela come sempre un luogo perfetto per poter riposare lo spirito stanco e inquieto di Emily. E tra una signora allampanata ma ancora frizzante,  una zia testarda e piena di misteri, un vicino di casa bello e sfuggente e un ex fiamma adolescenziale che vuole rifare colpo, Emily trova un diario di velluto dal colore cremisi chiuso da tempo dentro un cassetto. 



Il diario di velluto cremisi 
di Sarah Jio 
pubblicato Casa Editrice Nord 
nel 2012
Genere: Romanzo rosa 
Pagine: 329 
letto in formato ebook
dal 24-08-2017 al 2-09-2017





Al suo interno, Esther racconta gli anni della sua giovinezza in una vivace Brainbridges Island degli anni '40. In poco tempo, Emily, e il lettore, rimangono affascinati dalla storia di un amore tanto travolgente e puro, quanto tragico e imprevedibile, vissuto da Esther ed Elliot più di mezzo secolo prima.

Andando avanti nella lettura, però, Emily si accorge che quella che sembrava un storia romanzata di altri tempi, comincia pagina dopo pagina a presentare alcune analogie con persone e luoghi dell'isola. Nonostante le varie domande poste per scoprire qualcosa di più su chi avesse scritto il diario, nessuno vuole riportare alla luce gli avvenimenti che molti anni prima deviarono la coscienza di alcuni loro. 



La mia opinione
Il passato e il presente si rincorrono anche in questo libro, a fasi alterne. Ma qui i due punti di vista, uno raccontato dal diario di velluto e l'altro dalla stessa Emily, rimangono ben separati fino alla fine. Fino alla fine, infatti, ho cercato di mettere i vari pezzi del puzzle insieme per capire quali collegamenti c'erano tra i personaggi del diario degli anni '40, belli, giovani e innamorati, e quelli dell'odierna Bainbridges Islands.


La vera Bainbridges Islands

I personaggi di Emily e di Esther sono lontani nel tempo, ma si rivelano fin da subito legati da una speciale affinità. Infatti, si scoprirà che il diario riguarda molto da vicino Emily, e che la storia di Esther aspettava proprio lei. 

I personaggi del diario sono numerosi, così come quelli che incontrerà la protagonista sull'isola. Purtroppo, non per tutti il destino riserverà il tanto atteso lieto fine. Eppure, una storia all'apparenza molto semplice, e poco impegnativa, si è rilevata una lettura davvero avvolgente e ricca di spessore.

Bainbridges Islands, inoltre, è un'isola che esiste davvero (e la foto sopra ne è la prova), e le belle descrizioni dell'autrice, che ne conosce ogni singolo sasso, danno alla storia un tocco magico. Anche le varie personalità che ruotano intorno a Emily hanno quel qualcosa di speciale per cui è impossibile non innamorarsene.

Non so se vi è mai capitato di trovare questo libro in biblioteca o da qualsiasi altra parte. Se lo trovate non ve lo fate scappare perchè ha da raccontarvi una storia davvero bella e un po' fuori dal tempo! 








lunedì 17 luglio 2017

recensione | L'isola di Alice

Buongiornoooooo lettori del lunedì mattina!!!
Cavoli ero da un po' che non scrivevo ma vi assicuro che con questo caldo ho perso tutta la voglia di fare qualsiasi cosa al di fuori delle normali faccende quotidiane!! Oggi si sta proprio bene invece e spero che anche voi stiate bene e che la voglia di leggere vi accompagni sempre. Io devo dire che non riesco proprio a trovare un passatempo migliore della lettura. Se fa caldo, se fa freddo, se stai male o se te le hanno fatte girare...un libro è sempre quel che ci vuole!

Il romanzo che vi recensisco oggi è stata una lettura SURPRISE, nel senso che non mi aspettavo di imbattermi in un libro tanto bello senza che me accorgessi! La scelta dell'Isola di Alice è avvenuta senza particolare attenzione alla cover, che è abbastanza anonima e ancora adesso che scrivo non so esattamente come sia (!!), alla trama, a cui ho dato un'occhiata veloce ma in realtà non mi ricordo di averlo fatto, e ad altre caratteristiche che di solito mi colpiscono molto di più.
Sono andata alla ceca insomma. Mi serviva un ebook da leggere e il fatto che ci fosse il termine "isola" nel titolo mi è bastato!! Va a capire la mente umana!
Già dalle prime pagine mi sono entusiasmata e ho seguito la storia letteralmente col fiato sospeso! È stato il classico amore a prima lettura! Vediamo se dalla mia recensione può piacere anche a voi!


domenica 6 marzo 2016

NOVITÀ IN LIBRERIA

Buonasera cari lettori,
che state facendo? Vi preparate per un nuovo lunedì? Io non sopporto il primo giorno della settimana, non perchè ricomincia qualcosa da capo per la milionesima volta ma perchè il week end è per me un momento davvero tranquillo e sereno fatto di piccole routine con la mia dolce metà!
Comunque sia, ho fresche fresche per voi due nuove uscite di questo mese pazzo! Il primo che vi presento fa parte di una serie molto amata, Wait for you. La conoscete? Io sinceramente no, ma leggendo le trame mi sono piaciute!


Cover originale
Cover italiana






















mercoledì 20 gennaio 2016

Review: Guida astrologica per cuori infranti


Buongiorno a tutti carissimi,
ho da poco finito di leggere un romanzo ''''carino''''. Essì, la parola carino faccio fatica a scriverla, così come ho fatto fatica a finire questo libro. Un'impresa!
Forse questa è la prima recensione del blog un po' negativa che faccio. Devo dire che la cosa non mi lascia del tutto indifferente. Sinceramente, mi dispiace parlare male di un libro che sicuramente è costato fatica, timori e patimenti vari a qualcuno. Non è certo un libro da buttare o da snobbare, anzi come vedrete ha delle qualità. Tuttavia, alcune cose non mi sono piaciute e credo sia più che giusto condividerle con voi e, se mai leggerà questo blog, anche con Silvia, l'autrice. 
Pronti a leggere i miei di patimenti da lettrice?

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