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martedì 28 gennaio 2020

Trovare il tempo per leggere: i metodi che funzionano (con me)


“Le condizioni in cui leggiamo al giorno d’oggi non sono più quelle di 50 anni fa e nemmeno di 30. I momenti dedicati alle letture serie te li devi conquistare e programmare”.
Tim Parks


Troppe ore di lavoro, faccende domestiche in momenti improbabili, richieste familiari improrogabili, amiche in cerca di aiuto psicologico, crollo emotivo e fisico la sera sul divano, il cane da portare giù... e niente tempo per leggere!

Ritgliarmi momenti sacri di lettura - quella di tipo assorta e prolungata - è diventata una vera impresa. Anni fa, durante la scuola o l'università, rimanevo anche un intero pomeriggio fissa su un romanzo. In uno o due giorni terminavo la lettura, che era stata talmente concentrata da avermi fatto immedesimare con ogni fibra del mio corpo nella storia narrata. Poi riuscivo anche a scriverci su la recensione, a uscire con gli amici, a studiare e a lavoricchiare per tirare su qualche soldo. In una giornata si concentravano tante attività, tutte diverse e tutte ugualmente portate avanti con slancio e vitalità!

Erano anni abbastanza sereni e il mio modo di leggere era davvero prezioso e autentico. Non andavo in cerca di ritagli di tempo: leggevo perché era ciò che volevo fare in quel preciso momento e perché era fondamentale che lo facessi, come parte integrante del mio processo di crescita. Pertanto, leggere era un'attività vera e proprio della mia giornata e non solo un passatempo opzionale. Riuscivo a farlo praticamente sempre: mattina presto a colazione, davanti la tv accesa, sui mezzi pubblici, sdraiata sul divano, la sera tardi quando tutti dormivano, nei giorni afosi e in quelli uggiosi. Cioè sempre e sempre con la stessa intensità di coinvolgimento. 

venerdì 1 novembre 2019

Sulle mie abitudini di lettura...



Per alcuni il 1° novembre è il capodanno, quindi periodo di bilanci e riflessioni personali. Per me oggi è un giorno come un altro, o forse meglio visto che sono beata sul divano di casa a differenza di tutti gli altri giorni, ma ugualmente mi viene voglia di valutare, e valutarmi, dal punto di vista della lettura e delle mie abitudini quotidiane che hanno a che fare con i libri. Forse, il post mi è venuto in mente perché ho letto articoli simili su altri blog (qui, qui e qui), ma sento più forte l'impressione che sia arrivato il momento giusto per espormi e per analizzarmi in questo mio spazio pubblico, non tanto per creare traffico o like al mio contenuto, ma per tenerne traccia (obiettivo principale di questo blog) visto che qualunque cosa io scrivi o qualunque supporto io usi, è destinato a perdersi o distruggersi!



Prima della lettura

1. Un tempo, come prima cosa, andavo all'ultima frase del libro. Poi mi sono presa una bella batosta... e ho smesso di fare cretinate!

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