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venerdì 8 gennaio 2021

L'empatia è un superpotere ma anche un modo per parlare di sè

Foto di SplitShire da Pixaby

I libri di crescita personale, anche chiamati self-help o auto-aiuto, possono portarti lontano o possono deluderti come qualsiasi altro libro. In quest'ultimo caso l'amarezza è doppia perchè i presupposti con i quali ci si avvicina a questo tipo di letture sono davvero alti. Proprio come mi è successo per il libro "L'empatia è un superpotere" di Andrea Dal Corso.

Ormai da un anno leggo libri di crescita personale, cioè quei libri che fanno riflettere su se stessi e approfondiscono la natura umana sotto ogni possibile punto di vista, dal benessere emotivo al rapporto con le altre persone, dalle capacità mentali alla realizzazione professionale.

Attorno a questo genere ci sono diverse opinioni, c'è chi ne legge a quintalate senza riuscire a coglierne davvero il senso e c'è chi lo considera una letteratura capace solo di spillare soldi agli ingenui. 

Io ho apprezzato diversi libri di auto-aiuto perchè hanno effettivamente influenzato la mia visione della vita e di me stessa, dandomi delle nozioni a cui da sola non sarei arrivata. Ci sono stati, però, anche dei libri del tutto inutili per la mia formazione, che mi hanno solo fatto perdere tempo. Come sempre, la verità sta nel mezzo e per ognuno di noi c'è un percorso diverso per arrivarci.

L'ultimo libro di crescita personale letto è stato un grosso flop per me e credo lo sarebbe per chiunque approcci a lui pensando di avere tra le mani una lettura self-help!

mercoledì 12 ottobre 2016

RECENSIONE | La ballata di Adam Henry di Ian McEwan

Buonasera a tutti!
Come state? La settimana va come al solito o avete novità in vista? In ogni caso spero che stiate bene. 
Oggi ho intenzione di recensirvi il libro che ho finito di leggere da pochi giorni. Se siete passati di qua martedì scorso avrete già letto qualcosa a proposito. In quel post ero davvero entusiasta della lettura che stavo affrontando, adesso che l'ho finito non sono più tanto sicura del mio entusiasmo!




La ballata di Adam Henry di Ian McEwan edito da Einaudi nel settembre 2014 titolo originale The Children Act tradotto da Susanna Basso pagine: 199 genere: narrativa inglese letto in formato cartaceo




"Divino distacco, diabolica perspicacia": cosi si mormora negli ambienti giudiziari londinesi a proposito di Fiona Maye, giudice dell'Alta Corte britannica in servizio presso la litigiosa Sezione Famiglia. Sposata da trentacinque anni con lo stesso uomo e senza figli, il giudice Maye ha dedicato tutta la sua carriera alla composizione di dissidi sanguinosi spesso giocati nella carne di chi un tempo si è amato. Battaglie feroci per l'affidamento di figli non più condivisi, baruffe patrimoniali, esplosioni d'irrazionalità cui il giudice Maye oppone un paziente esercizio di misura e sobrietà nella convinzione di "poter restituire ragionevolezza a situazioni senza speranza". I casi su cui è chiamata a pronunciarsi popolano i giorni e ossessionano le notti di Fiona, calcandone la coscienza. Forse la rendono più sfuggente, distratta. Sarà dunque a questo che si deve l'oltraggiosa richiesta di suo marito Jack? "Ho bisogno di una bella storia passionale", un "ultimo giro" extraconiugale con la ventottenne Melanie, esperta di statistica. Umiliata, ferita, "abbandonata agli albori della vecchiaia", Fiona cerca rifugio, come d'abitudine, nel caso successivo. È quello di Adam Henry, violinista dilettante, poeta in erba, diciassette anni e nove mesi, troppo pochi per decidere autonomamente della propria vita o della propria morte. Adam è affetto da una forma aggressiva di leucemia che richiede trattamento immediato.
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