/* -->

venerdì 8 gennaio 2021

L'empatia è un superpotere ma anche un modo per parlare di sè

Foto di SplitShire da Pixaby

I libri di crescita personale, anche chiamati self-help o auto-aiuto, possono portarti lontano o possono deluderti come qualsiasi altro libro. In quest'ultimo caso l'amarezza è doppia perchè i presupposti con i quali ci si avvicina a questo tipo di letture sono davvero alti. Proprio come mi è successo per il libro "L'empatia è un superpotere" di Andrea Dal Corso.

Ormai da un anno leggo libri di crescita personale, cioè quei libri che fanno riflettere su se stessi e approfondiscono la natura umana sotto ogni possibile punto di vista, dal benessere emotivo al rapporto con le altre persone, dalle capacità mentali alla realizzazione professionale.

Attorno a questo genere ci sono diverse opinioni, c'è chi ne legge a quintalate senza riuscire a coglierne davvero il senso e c'è chi lo considera una letteratura capace solo di spillare soldi agli ingenui. 

Io ho apprezzato diversi libri di auto-aiuto perchè hanno effettivamente influenzato la mia visione della vita e di me stessa, dandomi delle nozioni a cui da sola non sarei arrivata. Ci sono stati, però, anche dei libri del tutto inutili per la mia formazione, che mi hanno solo fatto perdere tempo. Come sempre, la verità sta nel mezzo e per ognuno di noi c'è un percorso diverso per arrivarci.

L'ultimo libro di crescita personale letto è stato un grosso flop per me e credo lo sarebbe per chiunque approcci a lui pensando di avere tra le mani una lettura self-help!

I consigli di lettura sono sopravvalutati

In un blog di libri come il mio sembra che i consigli di lettura siano all'ordine del giorno. Sbagliato! 

In un blog come questo descrivo gli ultimi libri letti, giudico se sono stati belli, tremendi o carini e alla fine posso scrivere che "ti consiglio la lettura", che per me suona come un "fai quello che vuoi con questo libro" perchè nessuno mi paga per parlarne

Quindi, spoiler a parte, se si deciderà di leggere uno dei miei consigli, si avranno diversi elementi per capire il grado di sintonia che potrà esserci con quel libro, non ti lascio andare alla cieca!

Purtroppo, non è quello che è successo a me con L'empatia è un superpotere!


Consigliato in una newsletter da una persona fidata, in modo forse troppo veloce e poco illuminante, destino ha voluto che trovassi proprio questo libro durante una spedizione punitiva in libreria (per il mio portafoglio ovviamente😌) poche ore dopo aver letto il titolo.

Sappiamo ormai che noi lettori siamo personalità estrose e crediamo di essere capaci di instaurare con lo sguardo un forte legame con il libro al quale siamo destinati... infatti ho comprato il libro sbagliato😒

L'auto-aiuto per autocelebrarsi

Consigliato come un libro di crescita personale, trovato in libreria nella sezione vicino a nomi come Tim Ferris e Daniel Goleman (guru del self-help), cosa dovevo aspettarmi da questo libro, secondo te?! Il nome dell'autore, inoltre, non mi diceva niente (non guardo Uomini&Donne).

Andrea Dal Corso, nella sua nota autobiografica, scrive di essere uno youtuber e un giovane imprenditore. Mi son detta, ben venga l'agevolare la scalata di giovani uomini che stanno cercando la propria strada e ampliando le proprie abilità. E così ho comprato il libro.

La lettura di L'empatia è un superpotere è stata pratica e veloce ed è scivolata via in 1/2 giorni. Quella che all'inizio sembrava una breve introduzione della storia personale delll'autore, si è rivelata essere il fulcro predominante dell'intero libro.

Vita interessante, per carità. L'autore racconta dell'enorme vuoto lasciato dal padre, della lotta all'obesità fin da piccolo, dell'insorgenza di un'invalidante e improvvisa paralisi e dell'importante contributo esistenziale ricevuto dalla madre e dalla nonna.

Ma io cercavo la risoluzione di un problema (si leggono libri di crescita personale per questo), un ragionamento su come migliorare il mio quotidiano, un'osservazione in grado di creare una sequenza di perspicaci riflessioni, una nuova visione della vita. Nulla.

Ho trovato solo tanti riferimenti a libri che sono le fondamenta da cui partire per cominciare a seguire un percorso di crescita personale. 

Con un risicato numero di pensieri e aneddoti, citati qui e là, questa autobiografia si è aggiudicata la qualifica di libro di crescita personale. Pazienza il ruolo della casa editrice che l'ha pubblicato e che ci deve guadagnare. 

Ma le librerie?! 

Il ruolo di chi vende e consiglia libri

Anche tu una volta credevi che un libraio, o un bibliotecario, avessero letto quasi tutti i libri che avevano intorno - e forse anche di più - e per questo avrebbero saputo darti un consiglio di lettura fatto su misura per te?

Io credevo questo e anche che i parrucchieri indovinassero come tagliarmi a meraviglia i capelli solo dandomi un'occhiata. Non c'ho preso in nessuno dei due casi!

Pazienza per i capelli, ma con i libri? 

Quante possibilità ci sono di far fluire la cultura tra le persone, in particolare tra i più giovani, se chiedendo un libro di crescita personale mi ritrovo tra le mani l'autocelebrazione di un tronista di 33 anni che vuole dare insegnamenti "di empatia" solo perchè ha superato delle difficoltà nella vita? 

Va bene che ci sia un libro del genere sugli scaffali di una libreria, non è questo il punto della mia polemica, ma come al solito chi ha fama e successo mediatico viene spinto ai primi posti delle classifiche (di un genere pure sbagliato) e chi, invece, aveva il diritto di occupare quel posto non verrà forse mai trovato dal suo lettore.

Triste considerazione pensando alla dura vita di uno scrittore e della cultura libraria in generale.

Non tutto il male vien per nuocere

Non è mia abitudine criticare un libro. So il lavoro che c'è dietro, le difficoltà che s'incontrano per la pubblicazione e la promozione e il poco guadagno finale per lo scrittore.

Questa volta però ho dovuto farlo e ora che finalmente mi sono sfogata devo confessarti che aver comprato e letto L'empatia è un superpotere non è stato male e qualcosa mi ha insegnato. All'inizio non ci avevo fatto caso, ma scrivendo questo post ho capito. 

Andrea Dal Corso ha letto diversi libri self-help, gli stessi che ho letto io, ma lui ha avuto la brillante idea di rielaborare ciò che ha letto e farci un libro sopra. Chapeau.

Ecco dove sta il mio insegnamento: agisci o lo faranno gli altri per te. Grazie Andrea!




2 commenti:

  1. Io riguardo i libri di self-help ormai seguo la morale del pensiero zen (la cui scoperta, tre decenni fa, mi fu realmente di aiuto anche se non immediato) ovvero: ognuno deve trovare la sua strada, non puoi sperare di trovarla leggendo come Tizio ha trovato la sua. Quel tipo di lettura può essere un'indicazione di partenza, ma non ti porterà di peso al punto di arrivo, quello è un percorso che dovrai fare da solo e a tratti potrà sembrarti faticoso o addirittura inutile... E poi il percorso è totalmente individuale, quindi magari una certa lettura che è stata utile per me può risultare ininfluente per un altro.
    Ciò detto, prendo nota della tua recensione e sicuramente eviterò questo libro. Anche perché non ho alcuna intenzione di arricchire sia pure di poco uno che partecipa alla trash tv del gruppo mediaset ;-)

    RispondiElimina
  2. Conosci James Clear e il suo Atomic Habits? Se leggi l'inglese te lo consiglio decisamente. Ciao!

    RispondiElimina

Hai pensieri che ti ronzano in testa? Questo è il posto giusto per scriverli!!!

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...