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lunedì 7 dicembre 2020

Recensione de L'acquaiola, un romanzo di Carla Maria Russo



L'acquaiola
di Carla Maria Russo
Narrativa italiana | Storico | 249 pagine
ebook €6,99 | cartaceo €17,90
2 ottobre 2018 | scheda Piemme


Duro lavoro e miseria nella vita di una 15enne del XX secolo

Maria l'acquaiola è quella ragazzina di 15 anni soltanto, che lavora duro come e più di un uomo, nel suo piccolo paese montano del centro sud.

Qui non arriva ancora la ferrovia e le famiglie cominciano a disgregarsi per andare a cercare fortuna alla Merica

Siamo alla fine dell'800 e la povera gente vive secondo la consuetudine del tempo: spaccarsi la schiena nei campi o nelle cave per gli uomini, un matrimonio onesto e prole numerosa per le donne. 

La giovane Maria inizia presto a lavorare per badare alla famiglia povera e al padre malato. Nonostante la bellezza e la grazia, fuori dal comune per una contadinotta, il carattere solitario e il suo lavorare sodo le conferiscono una particolare aura di rispetto da parte dell'intera comunità. Il suo motto è:

“La vita è dura. Prima lo capisci e meglio è per te.” 

Per far fronte a una vita dura, priva di una qualsivoglia consolazione, Maria diventa l'acquaiola nella casa del signorotto del paese. 

3km all'andata e 3km al ritorno per rifornire la famiglia di Don Francesco di acqua fresca ogni giorno, col sole e con la neve, di domenica e durante le celebrazioni più importanti dell'anno.

Qui, solo il piccolo e ribelle Luigi riesce a far capitolare le mura difensive di Maria e a creare un legame solido e duraturo per gli anni a venire e anche oltre.

Attraverso le loro vicende, quelle dei posteri e di altri personaggi del paese, Carla Maria Russo descrive la vita dei poveri fatta di miseria, disperazione e meschineria, a cui sovrappone quella dei benestanti, gente con più agi e opportunità, ma non esenti per questo dalla stessa sorte avversa dei primi.

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Protagoniste eroine e donne con superpoteri

Carla Maria Russo scrive sempre di donne che hanno fatto storia (in modo più o meno palese) e lo fa perché sa esattamente di cosa parla e perché nutre grande senso di solidarietà verso il suo genere. Ma ne scrive anche per ridare a queste donne quello spessore e rispetto che la storia maschile non gli ha conferito.

Ottima cosa secondo me. Se penso a quanta cattiveria gratuita circoli tra le donne... autrici come Carla Maria Russo o Brunella Schisa non possono che fare del bene.

MA, un conto è raccontare una storia, romanzata quanto vuoi, mettendosi dalla parte della protagonista ed elevandola al di sopra degli altri personaggi; un conto è voler rendere a tutti i costi una contadina del '900 una super donna

Bella e graziosa da far invidia alla signora del paese, il carattere forte, la volontà ferrea di non sposarsi e non avere figli, la solidarietà del paese che mai le viene a mancare e non poteva mancare la facile predisposizione a diventare l'unica e inimitabile confidente di, non uno ma, ben due ricchi rampolli.

Ho trovato difficile pensare che Maria l'acquaiola fosse una persona vera, in carne e ossa, e non solo una finzione narrativa per portare avanti la storia di un libro.

Difficile immaginare la totale solidarietà contadina verso persone atipiche come Maria, che decidono di non seguire il comune destino delle donne dell'epoca e di fare vita da single e anche di più (ma non voglio spoilerare ulteriori notizie).

Credo nella possibilità di eccezioni storiche, ma non esageriamo su!

Non tutto il male vien per nuocere

Erano mesi e mesi che non leggevo un romanzo. Non ero più interessata alle storie fine a se stesse, mi annoiavano, leggevo solo libri di crescita personale e quando prendevo un libro di narrativa non sentivo niente!

Non so cosa sia successo con L'acquaiola. L'ho scaricato gratuitamente dal catalogo di Kindle Unlimited, l'ho cominciato e l'ho finito nel giro di 4 ore.

Nonostante la protagonista un po' inverosimile, la storia nel suo insieme mi è piaciuta molto.

L'autrice ha una bella penna fluida, semplice, coinvolgente, con descrizioni mai rindondanti ma molto evocative. 

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L'acquaiola è un romanzo che vale la pena leggere perché racconta di un vecchio modo di vivere la vita, di amare, di confrontarsi, di credere in se stessi, di pensare. 

Forse non regala la storia di una vera donna del '900, ma è una lettura che riesce ad appassionare. 

Sicuramente con me l'ha fatto. Era da troppo tempo che non mi "appassionavo" così ad una lettura e per una lettrice di lunga data è un fatto a dir poco drammatico. 

...


Prima che tu vada via... che ne pensi di questo libro? Conosci l'autrice Carla Maria Russo? Ti ho fatto venire voglia di leggere L'acquaiola o per stavolta passi oltre?

Commenta qui o sotto o posta il link del tuo blog o della recensione per farti conoscere!

 

Buona settimana, ti auguro di poter leggere tanto e bene!





2 commenti:

  1. Ho letto la tua stessa "critica" a questo libro da qualche parte, e sai che, invece, io non ci avevo pensato? Forse atipico, come atteggiamento, ma la lettura mi è scivolata sotto gli occhi ed è stata un piacere! <3

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    Risposte
    1. Non credo sia atipico, anzi hai avuto una bella e coinvolgente lettura senza troppe paturnie! Certe volte, fare troppo i "difficili" è controproducente perché toglie la magia della lettura!

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