Ho finito di leggere La vita bugiarda degli adulti in pochi giorni, divorandolo. L'ho divorato perché andavo alla ricerca dell'autrice e della storia de L'amica geniale, che ho amato all'inverosimile. Leggevo, ricercando l'Elena Ferrante di qualche anno fa, con delle aspettative che non ammettevano repliche. Che sbaglio colossale!
Elena Ferrante è una certezza per chi ha letto e amato i suoi libri precedenti. I suoi romanzi parlano di vita vera, di persone comuni e di storie che, seppur descrittive e lineari, sono straordinarie. La vita bugiarda degli adulti ricalca lo stesso modello de L'amica geniale, ma...
Una ragazzina profondamente delusa dagli adulti
La protagonista è Giovanna, figlia di una Napoli borghese e intellettuale. Vive nell'agiatezza e all'ombra di un padre saccente e sicuro di sè, che un giorno la paragona alla sua odiata sorella Vittoria, una donna miserabile e cattiva che Giovanna non ha mai visto. Da quel momento la vita della ragazzina e della sua famiglia comincia ad andare in declino.
Giovanna cresce, si lega a persone della Napoli più torbida e meno elegante, perde l'aura della bambina colta e beneducata, comincia a indagare non solo la sua vita ma quella degli adulti intorno a lei, adulti che mentono, che criticano e giudicano gli altri, ma sotto sotto fanno peggio.
Giovanna cresce, si lega a persone della Napoli più torbida e meno elegante, perde l'aura della bambina colta e beneducata, comincia a indagare non solo la sua vita ma quella degli adulti intorno a lei, adulti che mentono, che criticano e giudicano gli altri, ma sotto sotto fanno peggio.