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mercoledì 27 luglio 2016

RECENSIONE | Cuori di Carta di Elisa Puricelli Guerra

Buongiorno a tutti!
Oggi ho in serbo per voi un consiglio di lettura davvero carino. Si tratta di un libro per ragazzi che racconta una storia davvero dolce. Volete che ve la racconti? Eccola qui!  



♦ Cuori di Carta ♦ di Elisa Puricelli Guerra ♦ pubblicato da Einaudi Ragazzi ♦ nel 2012 ♦ Genere: Letteratura per ragazzi ♦ Pagine: 213 ♦ letto in formato cartaceo 


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Tutto inizia con un messaggio lasciato dentro un libro da una ragazza. Un compagno di scuola lo trova e i due cominciano a scriversi senza incontrarsi mai. Non si firmano neppure con i loro veri nomi, ma come Una e Dan, i protagonisti del libro. Anche se non si riconoscono, forse si vedono tutti i giorni. È Una la rossa che sorride come se si fosse appena ricordata qualcosa di buffo? È Dan il biondino con gli occhi verdi da gatto che vedono dentro le persone? I due ragazzi cercano di scoprirsi attraverso quello che si scrivono, si punzecchiano, flirtano, e si rivelano uno all'altra come forse non sarebbero mai riusciti a fare di persona. A poco a poco, però, dalle loro parole emerge una realtà sempre più strana e inquietante. Dove si trovano davvero Dan e Una? Che posto è l'Istituto che frequentano insieme a migliaia di altri ragazzi? Si tratta di un collegio? Di una scuola speciale? Di un riformatorio? E perché tutti i giorni devono prendere una medicina che cancella i loro ricordi? Dan e Una continuano a scriversi e a registrare tutto, finché la realtà, più cruda e feroce di qualsiasi storia nei libri, irrompe nelle loro vite e li costringe a uscire allo scoperto.



Tutta la storia viene narrata attraverso delle lettere. Puck il folletto, romanzo di Kipling, è il tramite di questa caratteristica corrispondenza. Lei e lui, che per convenienza si chiameranno Una e Dan, come i protagonista del romanzo loro complice, si trovano in un istituto per ragazzi traumatizzati. L'obiettivo della struttura è fargli dimenticare gli anni difficili attraverso una terapia e restituirli alla loro vita come nuovi. 
Le giornate all'istituto, però, sono lunghe e noiose, e Una decide di lasciare un breve messaggio in un libro. Con sorpresa, arriverà una risposta. Comincerà così un lungo carteggio tra i due ragazzi. I loro resoconti giornalieri faranno conoscere al lettore il funzionamento dell'istituto, i ragazzi che lo ospitano, amici e nemici dei protagonisti, e lo incanteranno con la dolcezza dei loro profondi sentimenti.

Sia Una che Dan sono ragazzi timidi, riservati e sensibili, che hanno già dovuto affrontare difficili prove nella loro breve vita. La loro permanenza all'istituto la vivono con accettazione, per il semplice fatto che vogliono dimenticare gli ultimi anni vissuti. Lo scrivere lettere a un completo estraneo li fa sentire meno soli e annoiati. Ma non passa molto che Dan e Una si affezionano luno all'altro.


Guarda che così mi rendi geloso! Ti prego, stai alla larga dai ragazzi carini, potresti trovare qualcuno che ti piace più di me!

Inizialmente, i loro discorsi vertono su faccende tipicamente adolescenziali. Dan, infatti, in quanto ragazzo, è molto interessato a conoscere l'aspetto fisico di Una, e sarà proprio lui a confessare per primo i dolci sentimenti che sente nascere per la ragazza, nonostante Una rimanga dapprima introversa.


Sai, Dan, vorrei che anche il mio cuore fosse di carta per metterlo tra le pagine del libro e farlo arrivare fino a te. Così potresti leggere cosa c'è scritto sopra, perché io non sono capace di dirtelo.
Ma forse il mio cuore è davvero di carta, perchè è così fragile 
che tutto lo minaccia.

Nell'istituto, però, qualcosa comincia a spezzarsi. Dan, insieme ai suoi due compagni di stanza, si improvvisano i tre moschettieri e, andando in giro di notte, cominciano a scoprire verità sconcertanti a proposito degli adulti tanto sorridenti e pacati che li monitorano quotidianamente. Le imprese di Dan, Aramis e Porthos verranno raccontate nei minimi dettagli all'entusiastica Una, e di conseguenza al lettore, che noterà un nuovo coraggio e una nuova speranza nel timido Dan. 

La verità finale sarà tragica e darà un brusco risveglio ai protagonisti, i quali capiranno quanto sia importante ricordare ogni momento della propria vita, anche quello più penoso, per crescere e cominciare ad amare, e amarsi, davvero. 


Le cicatrici sono come i segni di guerra che gli indiani si dipingono sulla faccia prima della battaglia, si esibiscono con orgoglio. Non si devono nascondere.


Quello che sembrava all'inizio un romanzo leggero e divertente si è scoperto, poi, essere una raffinata riflessione per i giovani lettori destinatari.
La lettura di questo libro, preso in biblioteca senza nessuna aspettativa, è stata come una cioccolata calda in pieno inverno o un tè fresco in estate. Il sorriso di delizia, alla fine, non me l'ha tolto nessuno!





sabato 23 luglio 2016

RECENSIONE | Diritto di volare di Sofia Gallo


Ciao care lettrici e lettori,
oggi ci rivediamo di nuovo!
Un altro bel libro letto e quindi un'altra opinione libraria abbastanza positiva. In effetti mi accorgo di leggere solo ed esclusivamente libri che mi piacciono. Ma come mai? Eppure non scelgo le mie letture in modo preciso, anzi, una rapida lettura alla trama, uno sguardo alla cover, qualche recensione in un blog amico e il gioco è fatto. Non che la cosa mi dia fastidio, certo che no. Ma alcune volte mi chiedo se non sia troppo poco critica!


Diritto di volare ♦ di Sofia Gallo ♦ pubblicato da Giunti ♦ nel 2010 ♦ Pagine: 256 Genere: Letteratura per ragazzi ♦ letto in formato cartaceo




Elena ha poco più di 18 anni, un ragazzo che si occupa attivamente di politica e che la rende partecipe, una sorella più giovane ancora più attratta dagli aspetti più superficiali della vita e un fratello minore a cui è legatissima. La sua vita si intreccia con gli avvenimenti che hanno cambiato l'Italia agli inizi degli anni Settanta. Contestazione, scioperi, ciclostili e manifestazioni convivono con le prime esperienze d'amore, la ricerca dell'approvazione di genitori troppo distanti e il tentativo di trovare il proprio posto e un futuro.



Il messaggio è chiarovogliamo questo, 
lo vogliamo perchè è giusto 
e quindi datecelo. 
Questo è il mitico '68.

Questo romanzo è ambientato nella Torino degli anni '70, e per me che sono una grande appassionata di storia, sopratutto locale, leggere dei luoghi che quotidianamente frequento, ma rivestiti del loro vecchio abito novecentesco, mi ha dato delle forti emozioni e dei grandi brividi. 

Elena, la protagonista, è una ragazza della Torino-bene che si affaccia alla sua nuova vita adulta. Ha finito le superiori, ha un ragazzo complicato, una famiglia in contrasto, un'amica che pensa al matrimonio, vive in una città in tumulto e si occupa attivamente di politica. Tutto questo però lo vive con disagio, come se ogni cosa le volesse tarpare le ali, sopratutto dopo aver incontrato, durante una manifestazione a Bologna, Ernesto, un misterioso ragazzo che la salva dalla polizia, la bacia e poi scompare.
Da questo momento Elena vive la vita come se fosse perennemente sulle montagne russe. All'interno di questa giostra l'autrice inserisce i temi cruciali che delinearono l'Italia negli anni '70: gli scontri di piazza, il nascente terrorismo, i compagni di Lotta Continua, l'alba del femminismo, le fughe da casa, gli espropri proletari, le migrazioni dal sud, il sesso libero, i gap generazionali e i mal d'amore.

La storia, vissuta e raccontata dalla giovane Elena, assume dei contorni evocativi dei bei tempi passati. E questo è la reale intenzione specificata dall'autrice a fine libro: far conoscere alle nuove generazioni l'anima di quegli anni. 

Gli eventi si susseguono in maniera dinamica, forse un po' rapida, ma portano con sé la carica emotiva e sentimentale di Elena, che si appresta a spiccare il volo nonostante le difficoltà intorno a lei. Con l'espressione "diritto di volare", secondo me l'autrice cerca di dare al personaggio la libertà di vivere senza dover rimanere impigliata nelle solite limitazioni sociali. Perchè, nonostante, furono anni di nuove libertà sessuali, psicologiche e di genere, ciò che rimane lampante è la prevaricazione dei genitori sui figli, l'uomo sulla donna, il più forte sul più debole, ecc. 


È stato bello leggere delle proteste delle donne a favore di aborto e divorzio e delle motivazioni di quelle donne che, invece, si opposero a tali cambiamenti perchè spaventate dalla possibilità di essere lasciate dai mariti con il beneplacito della legge. Un progresso per noi oggi scontato ma che alle origini non portarono solo assensi ma anche timori e sofferenza.

Seppur scritto per un pubblico giovane, ho trovato questo romanzo utile anche per lettori più adulti, come me, che non hanno vissuto il periodo descritto. E a mio avviso, da semplice spettatrice, Sofia Gallo è stata brava nel rappresentare quel mondo con elementi annessi e sconnessi. Certo comprendere fino in fondo gli anni '60 e '70 è, non impossibile, ma complicato per chi non li ha vissuti sulla propria pelle. Un libro del genere, però, riesce a delineare, seppur in maniera un po' sfocata, i contorni di quel tempo e di tutto ciò che ad esso è collegato, rendendolo più accessibile ai non addetti ai lavori!


È quindi una lettura che vi consiglio se volete rituffarvi nel nostro vicino ma turbolento passato e capire alcune delle dinamiche che hanno condotto gli italiani agli attuali giorni, con le loro problematiche e risoluzioni.




lunedì 27 giugno 2016

RECENSIONE | Le vite perdute di Christopher Chant

Ciao lettrici e lettori e bentrovati.
Ho da poco finito di leggere un libro trovato per caso in biblioteca nella sezione ragazzi e ho voluto recensirvelo subito perchè non credo sia particolarmente conosciuto in Italia. 
La trama è davvero particolare ma sul suo sviluppo ho qualcosa di spiacevole da dire. 
Buona lettura!



Le vite perdute di Christopher Chant ♦ di Diana W. Jones ♦ tradotto da Mariarosa Giardina Zannini ♦ edito da Salani Editore ♦ a feb. 2010 ♦ prima edizione originale: 1988 ♦ pagine: 255 ♦ genere: fantasy/ libri per ragazzi ♦ letto in formato cartaceo 

Il giovane Cristopher Chant non sa di avere nove vite e un grande destino come mago. Ma quando lo scopre, ne è poco felice: è infatti costretto a un lungo e noioso apprendistato magico, quando invece preferirebbe giocare a cricket. Ma all'improvviso le sue nove vite cominciano a estinguersi l'una dopo l'altra, per mano di coloro che conoscono i suoi poteri e intendono servirsi di lui per i loro piani... La storia di un apprendista stregone: un tema che tutti i lettori hanno imparato ad amare.


lunedì 13 giugno 2016

RECENSIONE | Coraline


Titolo: Coraline
Autore: Neil Gaiman
Illustratore: Dave McKean
Traduttore: Maurizio Bartocci
Editore: Mondadori
Pubblicato l'1 gen. 2004
Pagine: 100
Genere: Libro per ragazzi/Horror-Fantasy
Formato di lettura: E-book




Buon inizio settimana miei amatissimi lettori!
Finalmente anche io posso finalmente dire di aver letto Coraline
Si prospettava un sereno e tranquillo week-end e volevo fosse accompagnato da un altrettanto pacato e rilassante romanzo. Ed ecco che dalla mia biblioteca digitale è spuntato il nome di Neil Gaiman. Ero molto interessata dal suo celeberrimo Stardust, ma ero anche incuriosita da Coraline, e così ho optato per quest'ultimo rimandando di poco la lettura dell'altro!
L'ho letto in poco tempo e l'impressione è positiva, ma me lo aspettavo scritto diversamente: l'autore dice di averlo scritto per le sue bimbe e in effetti sembra una vecchia favola della buonanotte più che un romanzo vero e proprio. Sono comunque felice della mia scelta perchè sento, che anche questo libro, ha arricchito in meglio la mia vita!

martedì 24 maggio 2016

RECENSIONE | Il piccolo principe

Buon martedì carissimi!
Il mese di maggio è stato un po' morto per Gli Alberi, sia per la mia piccola assenza che per una brusca frenata nella lettura. Ho letto, infatti, molto poco in quest'ultimo periodo, ma la colpa è anche di Stephen King, che mi sta intrattenendo più del dovuto con il suo 22.11.63. Bellissimo eh, ma che lungo!! Spero per fine maggio-inizio giugno di finirlo e recensirlo! Sto poi leggendo Una famiglia quasi perfetta di Jane Shemilt, un thriller, che di solito non leggo, davvero angoscioso!! L'ho comprato al Salone (al breve il post) perchè era in offerta, ma non sapevo di che parlasse. La lettura è molto piacevole e interessante ma il fatto che venga descritto in modo molto dettagliato la vita di una madre la cui figlia sparisce, mi sta un po' abbattendo il morale. Quindi, per riprendermi ho letto tutto d'un fiato una storia con una trama più rilassata ma non per questo banale, Il piccolo principe.

martedì 3 maggio 2016

RECENSIONE | Miss Charity


Titolo: Miss Charity
Autrice: Marie-Aude Murial
Traduttrice: Federica Angelini
Editore: Giunti
Pubblicato il 5 giugno 2012
Pagine: 480
Genere: Libri per ragazzi
Formato di lettura: Cartaceo





Il mio pensiero...
Miss Cahrity è una bambina, una ragazza, poi una donna della seconda metà dell'800 londinese. In prima persona, quasi come fossimo il suo diario segreto, ci racconta parte della sua vita. La rivediamo allora nell'infanzia come una bambina molto timida, talmente tanto da farla sembrare un po' "sempliciotta", quasi stupida ai genitori e ai vari conoscenti. Passando la maggior parte del tempo da sola nella nursery al terzo piano, Charity si appassiona agli animali e alla natura. Crea, così, un proprio serraglio costituito da topi, uccelli, rane e tutto quello che trova nel giardino di casa.

Si potrebbe pensare che io vivessi da sola nella Nursey, in mezzo a rane e topi. E l'idea non è nemmeno troppo lontana dalla realtà. Venivo chiamata solo di rado in sala. Mamma era una di quelle persone per cui un bambino poteva al massimo essere visto, ma mai sentito.

La sua vita, a me parsa meravigliosa, si svolge prevalentemente fra le mura di casa, in compagnia dei suoi animali, i quali diventano per Charity, prima, fonte di studio scientifico e poi modelli da dipingere. Le sue giornate passano in maniera molto diversa da quelle delle altre bambine, ma sopratutto risulta agli antipodi quando comincia ad entrare nella pericolosa età da marito. I suoi interessi l'alienano dalla mondanità e dalla presenza di corteggiatori. Inizialmente rimane delusa dal tipo di vita ritirata che conduce, ma poi sente che quello che vuole davvero è l'indipendenza, sia fisica che economica. Grazie alla bravura nel disegno e nell'acquarello, comincia a ritrarre ciò che la circonda, in particolare il suo leale coniglio, Master Peter. Creando storie e illustrandole lei stessa, decide di affidarsi ad un editore per pubblicarle. Il successo non tarda ad arrivare e Miss Charity diventa una famosa scrittrice e illustratrice per bambini in una società che prevede per le donne più il matrimonio che una carriera lavorativa.

Il libro si basa sulla biografia di BEATRIX POTTER, scrittrice, illustratrice e naturalista inglese. Come Charity, Beatrix amava gli animali e da loro prese spunto per le sue favole. Fu, ovviamente, una donna non comune per la mentalità dell'epoca grazie ai suoi interessi e al suo senso pratico per gli affari. 

Attorno a Miss Charity gravitano numerosi personaggi. Innanzitutto i genitori: il padre, apatico ma comprensivo, e la madre, egoista ma condiscendente, creano attorno alla ragazza un ambiente familiare austero e conservatore ma curiosamente indulgente. La governante e l'istitutrice, che nelle migliori storie classiche sono donne fredde e astiose, qui invece le ritroviamo amabili. Tabitha, la tata, ha una forte adorazione per il grottesco e l'horror, mentre Mademoiselle Blanche è una giovane donna dolce e innamorata, che sarà un forte supporto per la carriera di Miss Charity.
Conosciamo poi le perfide cugine e il loro fratello maggiore, Philip, di cagionevole salute, che rimane impressionato dal carattere della Charity adolescente. 
Mr Ashley è quello che si definirebbe un anti-eroe per eccellenza. Spudorato fin dall'infanzia, diventa un attore di teatro (un orrore per quei tempi), per di più delle opere del famoso omosessuale Oscar Wilde. Seppur non palesato fino ad un certo punto della storia, sarà evidente che la nostra eroina subirà il suo fascino. 

Il quadro psicologico attorno alla protagonista è ciò che più mi ha colpito. Nonostante Miss Charity, in quanto femmina, venga osteggiata dall'avere interessi e obiettivi prettamente maschili, in primo luogo dalla madre e dalla società in generale, attorno a lei si muovono persone alquanto positive che, se proprio non la incoraggiano, almeno la favoriscono nei suoi intenti. Questo aspetto del libro mi ha ricordato di essere di fronte ad una lettura per ragazze, quindi particolarmente incline a vicende piacevoli e liete. Ma la storia di per sé mi è sembrata comunque adatta ad un pubblico femminile anche adulto. 

Il lato sentimentale è ben presente nella vicenda. Inizialmente pensavo che venisse raccontata la vita solitaria di una ragazza e i suoi animali, invece poco per volta, proprio come in Jane Eyre, fa capolino il filo amoroso della narrazione. Per me è stato molto interessante perchè fino alla fine non ero sicura di ciò che sarebbe successo. 

La descrizione della società ottocentesca con le sue etichette e le sue paranoie sono state eccellenti per la buona riuscita della trama. L'interesse viene ulteriormente animato dalla timida ma determinata intraprendenza di Charity a sconvolgerne le regole, da coloro che si ostinano a tenerle fisse e da coloro che vorrebbero cambiarle attraverso proprio la protagonista!

I dialoghi sono brillanti e la scrittura riluce di vita propria.

In conclusione, sono davvero entusiasta di questo romanzo. Leggerlo è stato stimolante perchè, attraverso la vita di Miss Charity, sommessa ma coraggiosa, ho ricordato che nulla è impossibile e il proprio successo deriva dalla propria volontà di riuscita. Vi consiglio caldamente di leggerlo se non l'avete ancora fatto^_^



mercoledì 27 aprile 2016

Recensione | La famosa invasione degli orsi in Sicilia di DINO BUZZATI




PRO
. Trama originale
. Significati nascosti
. Personaggi a cui affezionarsi
CONTRO
. Scrittura adatta ad alunni delle scuole elementari e medie





Titolo: La famosa invasione degli orsi in Sicilia
Autore: Dino Buzzati
Editore: Mondadori Scuola
Anno dell'edizione: 1996
Prima pubblicazione nel 1945
Pagine: 124
Genere: Libro per ragazzi
Formato di lettura: Cartaceo

giovedì 24 marzo 2016

RECENSIONE > Il circo dell'invisibile

Buon giovedì cari avventori,
finalmente ho finito di leggere un'altra ultima uscita della casa editrice Dunwich. Ho approfittato degli ultimi giorni di Kindle Unlimited per terminare questo libro, che mi ha incuriosito fin da subito! 
Ora basta nuove uscite! Da domani solo libri di secoli fa, per i quali il copyright è decaduto e gli autori non possono denunciarmi se li leggo gratuitamente:)



sabato 13 febbraio 2016

Recensione: La casa per bambini speciali di Miss Peregrine

Care Lettrici e Lettori,
lo ammetto, ogni tanto ho voglia di farmela addosso e sentire brividi di paura lungo la schiena sentendo istintivamente di essere osservata da qualcosa di inspiegabile che sta acquattato alle mie spalle. Quando mi vengono queste bislacche "voglie", cerco un bel libro di paura che sappia darmi le giuste emozioni che cerco. Ovviamente sarebbe bello anche un bel film, di quelli che sappiano creare la giusta suspense senza sfociare in scene splatter e per nulla realistiche come fanno alcuni, ma il mio eroismo per ora si ferma alle scene raccontate, che sanno colpire l'immaginazione del lettore e plasmano attorno ad esso un mondo nuovo, che si delinea via via che le pagine scorrono.
Ecco, allora, che cercando sul web ho trovato una classifica dei Sette libri più spaventosi da leggere per Halloween, nella quale il più pauroso era La casa per bambini speciali di Miss Peregrine. Sarà vero?
In effetti, sulla copertina viene raffigurata una bambina un po' sinistra. Questa sensazione sarà data dall'effetto bianco/nero dell'immagine, che rievoca un passato misterioso e inquietante, o dall'ambientazione così cupa che stride con il ritratto di una bambina. Tuttavia, il nostro inconscio capta subito che c'è qualcosa che non quadra nella figura ma il nostro conscio, invece, fa fatica ad individuarla ad una prima occhiata. Avete capito a cosa mi riferisco? Io non ve lo dico!! Scopritelo da soli se no che gusto c'è!?

venerdì 8 gennaio 2016

Review: I segreti di Heap House

Cari Lettrici e Lettori,
in 28 anni ho letto tante cose: belle, bellissime, brutte, banali, mediocri, commoventi ecc… Ci sono però dei libri per i quali è davvero difficile dare un’opinione precisa, comprensibile e semplice. I segreti di Heap House credo che sia in assoluto il libro più difficile che io abbia mai cercato di recensire. E guardando in giro altre recensioni di questo libro ho capito che lo stesso problema lo hanno riscontrato in tanti. Addirittura, non saprei dirvi con estrema certezza se il libro mi è piaciuto o no!!
Comunque sia, non me la sento di inserirlo tra gli
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