Oggi ho voglia di poesia! Ogni tanto fa bene cambiare, no? E allora credo che sia giusto dare spazio anche a una forma d’arte che in molti accusano di essere morta e ad altri non interessa un bel niente. Inauguro quindi qui ed ora una nuova rubrica, ovvero AngoloPoesia
Come vi dirò in seguito, io non so niente di poesia, completamente ignara di questo mondo; eccetto che per un’opera, Lentamente muore di Pablo Neruda. Eccola qui.
Non sono una grande esperta di poesia, ma ne riconosco il valore culturale.
Negli anni di scuola adoravo le materie umanistiche, in particolare l’antologia, ma quando incappavo nelle poesie non riuscivo a cogliere elementi d’interesse che me le facesse apprezzare. Ora, intuisco che la poesia è davvero trascurata nelle scuole, e quel poco che si fa leggere o memorizzare, di certo non può far nascere in tutti una sorprendente passione.
Immagino che, oggigiorno, coloro che scrivono o apprezzano la poesia siano stati o ben disposti da qualcuno che ha presentato loro l’arte poetica in modo coinvolgente, o abbiano scoperto questa passione per caso, fuori dal contesto scolastico.
Quindi, fatte le dovute premesse sulla mia ignoranza in materia (che spero vivamente di colmare da adesso in poi) vi ho voluto riportare l’unica poesia che in assoluto mi ha colpito in questa breve vita: Lentamente muore di Pablo Neruda.
Credo di averla letta nei primi anni delle superiore o ancora prima e, come poche cose fanno, mi è rimasta impressa in maniera indelebile nella memoria.
Perché?
Credo che tutto quello che ci sia scritto sia molto comprensibile e facilmente applicabile alla vita di tutti noi. Ogni frase rispecchia la società e il nostro modo di vivere. L’ABITUDINE è il mostro che dobbiamo combattere giorno dopo giorno per non cadere in una vita triste, noiosa, inappagante. La vita è breve e come tale dev’essere vissuta. Occorre rischiare e non bisogna accontentarsi. Tutte massime sentite e risentite ma non sempre e facilmente attuabili a causa delle nostre personali paure, dei pregiudizi, degli ostacoli economici o sociali ecc…
Io tengo questa poesia sempre con me così che quando sento di star perdendo un po’ la rotta mi reindirizzo sul giusto percorso. Non è sempre facile, lo so, ma bisogna cercare di vivere bene almeno con se stessi perché quando saremo vecchi e decrepiti ci rimarranno solo tanti rimpianti e nostalgie, e, sicuramente, sappiamo già tutti che averli è come morire lentamente dentro.
Bellissima poesia, adoro Neruda.
RispondiEliminaSì, lo trovo delicatamente incisivo!!
EliminaAdesso mi metto alla ricerca di altre belle poesie da proporre. Se ne hai alcune che ti piacciono particolarmente fammelo sapere;)