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mercoledì 13 aprile 2016

RECENSIONE | Fragile come noi forte come l'amicizia

Cari lettrici e lettori,
la recensione di oggi riguarda un bel libro che parla di una storia di amicizia tra tre ragazze adolescenti molto diverse tra loro. Vi anticipo che questa lettura mi è piaciuta molto perchè tratta l'argomento in maniera molto realistica. Quindi non ci saranno protagonisti eccessivamente maturi, che trovano le giuste soluzioni per ogni cosa e che alla fine avranno il loro happy ending da favola. Niente di tutto questo. Chi di voi ricorderà la propria adolescenza o mai se la potrà dimenticare, ma chi, sopratutto, riesce a guardare a quel periodo con il dovuto distacco e la giusta saggezza, riuscirà a comprendere pienamente le tre giovani protagoniste e la loro storia.



PRO
. Bella trama ben sviluppata
. Personaggi credibili
. Ottimo stile di scrittura

CONTRO
. Non riscontrati!






Titolo: Fragile come noi forte come l'amicizia
Autrice: Sara Barnard
Traduttrice: Valentina Zaffagnini
Editore: Piemme
Pubblicato l'8 marzo 2016
Pagine: 336
Genere: Young Adult
Formato di lettura: E-book 



Il mio pensiero...
Caddy ha 16 anni, studia in una scuola privata, ha ottimi voti, una migliore amica da sempre e la voglia che "eventi significativi" accadano nella sua noiosa vita da brava ragazza. Quando tra lei e Rosie si insinua Suzanne, le cose continuano a non prendere la piega che Caddy avrebbe voluto. La gelosia per questa ragazza così bella, perfetta e sicura di  prende il sopravvento nell'insicura Caddy, che vede in Suzanne tutto ciò che vorrebbe essere lei. 

Cercai di studiarla di nascosto, questa possibile usurpatrice del mio ruolo di migliore amica, così diversa da come me l'ero immaginata quando Rosie me l'aveva descritta  al telefono. Questo perchè, nonostante tutte le chiacchierate degli ultimi giorni - ed erano state parecchie - aveva omesso quello che secondo me era il dettaglio più rilevante: Suzanne era pazzesca.

La perfezione, però, non ha nulla a che fare con Suzanne, la quale racconta alle sue due nuove amiche i maltrattamenti subiti dal patrigno, l'indifferenza della madre e la paura del fratello, che l'hanno costretta a trasferirsi dalla giovane zia Sarah. Qui Suzanne diverrà un'adolescente ingestibile e problematica per gli adulti attorno a lei, preoccupati del suo instabile stato emotivo e delle sue continue imprudenze, ma contemporaneamente sarà per l'ingenua e oppressa Caddy una ventata di aria fresca. Le due ragazze cominciano ad entrare sempre più in sintonia divenendo compagne di avventure e confidenze. 


Tarin sollevò in aria l’uccello che aveva appena fatto, in modo che le sue ali spigolose fossero colpite dalla luce. Mi fece pensare alla colomba della collana di Suzanne, sempre al suo collo. ‹‹Quindi pensi di essere una buona amica assecondandola e non dicendole “basta, ti stai facendo del male”››.
‹‹Non la conosci nemmeno››. ‹‹No, ma so cosa si prova quando si perde il controllo della propria vita. E conosco te. Se vuoi aiutare qualcuno che si sente così, non devi dire sì, Caddy. Devi dire no.››

Caddy è ovviamente ipnotizzata da tutto ciò che Suzanne è e fa. Le sue giornate e le sue notti girano in funzione della nuova e interessante amica che le fa provare piccole esperienze di vita adolescenziale dalla quale prima era assolutamente tagliata fuori. Questo porterà a far credere a tutti della brutta influenza di Suzanne e della sua demonizzazione come ragazza con bisogno di aiuto da parte di esperti. Nonostante questo, Caddy sentirà fino alla fine un fortissimo legame con la complessa e delicata Suzanne.

Mi è piaciuto molto questo libro semplicemente perchè racconta della fragilità umana che affonda le sue radici nell'infanzia e nell'adolescenza di ogni persona. È vero, la storia narra di ragazzine con poca testa sulle spalle, poca complessità interiore e poca responsabilità, ma io ho letto anche una storia dell'assenza di figure adulte di riferimento, del solito rapporto a senso unico tra figli e genitori e della ormai costante incapacità di aiuto a chi lo chiede in modo non convenzionale.

Forse sto sviando dal modello di recensione ma ciò che mi ha colpito in questo libro è stato il tanto criticato e criticabile comportamento di Caddy nei confronti di Suzanne. È vero che il suo assecondare il bisogno di attenzioni e il perenne vittimismo dell'amica non avrebbe portato a nulla di buono per entrambi, ma lei ha cercato secondo il suo carattere e le sue capacità di aiutare qualcuno in seria difficoltà semplicemente ascoltandola e comprendendola. Al contrario, gli adulti del libro hanno optato in pochissimo tempo per allontanarla perchè pericolosa per le brave ragazze, darla in affidamento a chi se ne sarebbe occupato meglio o farla ascoltare da psicologi. Ecco ciò che non ho sopportato: tutti, tranne Caddy, si sono dimenticati del fatto che Suzanne fosse stata resa quella difficile ragazza che era dalla brutta situazione familiare subita fin da piccola. Ciò che è reso molto lampante è che Suzanne a un certo punto diventa un gran peso per tutti perchè affetta da problemi psicologici che la rendono "molto triste", e quando un particolare evento mette a rischio la vita di Caddy nessuno pensa di dare la colpa alla sua imprudenza ma alla brutta influenza di Suzanne la difficile. 
La storia narrata nel romanzo è ciò che purtroppo vedo tutti i giorni in diverse situazioni della vita, ma sembra che solo io riesca a notarlo tra le persone che mi circondano.

Scusate questo monologo un po' decentrato dal contesto della recensione, ma credo che questo sia un libro da leggere perchè può portare a importanti e profondi punti di riflessione su come si è evoluta la società moderna. Non credo sia stato questo l'obiettivo dell'autrice ma chi è un po' sensibile a certe questioni forse capirà questo mio post!
 

Ed ecco la citazione del libro che più mi ha colpita! 
«La conosci quella citazione?» le chiesi. «Quella sulla pioggia. Qualcosa del tipo "In ogni vita c'è un po' di pioggia?"»
«Oh, che stronzata colossale» disse Suzanne, cogliendomi di sorpresa con la sua veemenza.
«Cosa? Perché? Non è una bella frase?».
«No, è un'emerita stronzata. Odio quando le persone rendono la tristezza una cosa bellissima e romantica e...» gesticolò, alla ricerca della parola giusta «...profonda. Non è per niente profonda, cazzo. Non è bellissima. Fa schifo. Fa schifo da morire».



Un grandissimo abbraccio...



8 commenti:

  1. Ho letto almeno un paio di pareri su questo libro, ovviamente, manco a dirlo, contrastanti.
    Credo che sia un bel libro, forse un po' duro, asciutto, ma di sicuro affronta problemi reali e con il giusto tono.

    P.S. Non sono ancora riuscita a scrivere il Tag (no, non me ne sono dimenticata!), ma stasera dovrei riuscire a trovare un po' di tempo e concentrazione.

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    1. Sì anche io avevo letto qualcosa a riguardo che adesso dopo aver ben in mente il libro non mi sembrano giudizi che illustrino bene lo spirito del romanzo.

      Comunque non ti preoccupare per il post sui tag! Tanto io ti controllo e aspetto:)

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  2. Ciao Nik!
    Bellissima recensione ma il libro non mi attira molto... per il fatto che i protagonisti sono così tanto, troppo giovani!
    E' un mio limite, lo so, ma è molto difficile che sia attratta da storie con ragazzini come protagonisti (è lo stesso per i film...).

    Ho pensato a te per un'iniziativa carina, che dà l'occasione di conoscere e farsi conoscere: un link party! Ti ho invitata qui: http://bookbloggersideeffects.blogspot.it/2016/04/first-linky-party-partecipate-tutti.html
    A presto!

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    1. Grazie per i complimenti e grazie per l'invito Eva! Mi piacciono un sacco questi party!Vado subito:)

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  3. Sembra esattamente il tipo di libro per cui sarei impazzita quando ero un po' più piccola, adoravo storie di questo genere. Adesso non so, non mi ispira più di tanto son sincera, forse perché lo vedo più indirizzato ad un pubblico adolescenziale.

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    1. Giusto, col tempo i gusti cambiano e si ha bisogno di altri stimoli letterari! Io ho mantenuto quasi gli stessi gusti di tempo fa, come questo genere, però ho ampliato i miei orizzonti!:)

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  4. Mi ero segnata il libro, ma è la prima recensione che leggo.. tra l'altro molto bella! ;)
    Onestamente mi hai incuriosita molto! Il tema si basa su due adolescenti, eppure anche se questo mi lascia interdetta, la storia (da come l'hai riassunta tu), ha preso tutta un'altra forma.
    Lo leggerò molto volentieri! :)

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    1. Grazie Erin! Sei sempre molto gentile:):)
      Comunque hai capito bene, la storia racconta di un'amicizia tra amiche ma al suo interno sono presenti varie tematiche tra cui la violenza sui minori, maltrattamenti domestici, rapporto genitori-figli, solidarietà ecc.. è vero che è a tutti gli effetti un libro per ragazzi ma chi ha sensibilità troverà sicuramente di più!^_^

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