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mercoledì 23 maggio 2018

Recensione | Un ragazzo normale di Lorenzo Marone




Mi sono appassionata alla lettura in generale perché le storie che leggevo nei libri sembravano raccontare alcune parti della mia vita, sapevano dare voce alle emozioni che provavo e mi insegnavano come affrontare diverse difficoltà. In Un ragazzo normale ho ritrovato tutto questo. Questa è la prima volta che leggo Lorenzo Marone. Attorno a questo nome, da anni, c'é un bel polverone. Lettori che stimo in quanto tali me ne parlavano davvero bene e mi dicevano: "Ma come fai ad avere un blog di recensioni e a non aver mai letto e parlato di questo autore?" Semplicemente perché quando a tutti piace qualcosa, a me, state sicuri, non mi prenderà nemmeno un pochino. Ho avuto paura che tutto il parlare e il leggere Marone, a me non avrebbe dato niente. E poi che tristezza sarebbe stata. Uno dopo l'altro avrebbe tirato fuori libri e io me ne sarei stata in disparte dalle discussioni. Fortunatamente non è stato così e quindi ecco quello che penso di Un ragazzo normale e dei suoi mitici personaggi.




Titolo: Un ragazzo normale
Autore: Lorenzo Marone
Editore: Feltrinelli
Pubblicato il 22 febbraio 2018
Genere: Narrativa italiana
Pagine: 288
Letto in formato ebook
Dal 5-05 al 05-2018









Mimì a 12 anni sogna un futuro diverso: un futuro da supereroe, da astronauta, da ricercatore medico, insomma da uno che lascerà il segno. Figlio del portinaio del condominio, che si accontenta della vita così come viene senza fare nulla per cambiare le cose, e di una segretaria, che ama all'inverosimile quel figlio così intelligente e diverso ma che fatica a capire, ne seguiamo le peripezie l'anno che a Napoli nevicò come non faceva da tempo, era il 1985.

In quel particolare anno il giovane giornalista Giancarlo Siani cominciò a scrivere di camorra e a interessarsi di questioni spinose, normalmente nascoste sotto spesse coltri di omertà popolare e governativa. In autunno Giancarlo morì crivellato di colpi di pistola per aver "parlato troppo". Un ragazzo normale, diventato negli anni a seguire un mito per aver avuto il coraggio di fare la cosa giusta.

Per Mimì quel ragazzo sorridente che gira con una auto strana è un vero supereroe che non ha paura di dire ciò che gli altri non dicono ed essere dalla parte dei più deboli. Eppure ad impegnare le sue giornate ci si mettono anche gli amici, in particolare Sasà, la famiglia, e gli alti e i bassi del vivere in 6 stipati in un piccolo appartamento. E l'amore per Viola, la ragazzina che abita all'ultimo piano, nell'appartamento più grande di tutto lo stabile.

Impossibile non provare un sincero affetto per Mimì e per il suo essere una mosca bianca, incompresa per il parlare forbito, l'amore per i libri, l'aria sognatrice, il disinteresse per il calcio e gli scherzi da sgherro di Sasà. A raccontarci la sua storia è lo stesso Mimì ormai cresciuto, che ripercorre con la memoria i posti dell'infanzia imprimendogli le sue più intime sensazioni, a cui è facile associare l'esperienza personale dell'autore.

Un ragazzo normale mi ha preso per mano e mi ha condotto, un po' alla sprovvista, in un tempo e in un luogo a me sconosciuti, che grazie ai ricordi di Mimì mi sono diventati tanto cari e familiari. Insieme a lui ho provato di nuovo la gioia dell'infanzia, il senso di famiglia come non l'avevo mai provato, la bellezza della prima vera amicizia, la tenacia dell'amore giovanile, ma anche la nostalgia tipica della solitudine che ognuno si porta dentro, la sofferenza che deriva dalle delusioni e la rabbia per le ingiustizie.

Non ho smesso di leggere fino all'ultima pagina, bisognosa di veder crescere Mimì e conoscere le sue amarezze e le sue conquiste, che mi hanno strappato sorrisi e sospiri. Leggendo è impossibile non domandarsi dove comincia la finzione letteraria e dove finisce la biografia di Lorenzo Marone. Ma cosa ancora più bella, ho trovato me stessa in alcune peculiarità di Mimì. L'amore sproporzionato per dei libri snobbati da chiunque, l'inquietudine tra le mura di casa per un costante senso di inadeguatezza (quante volte ho chiesto silenziosamente ai miei genitori "sicuri di non avermi adottata?!), la fragilità delle amicizie. Molte cose sembravano potermisi cucire addosso.

Veramenti tanti i temi affrontati in modo completo e realistico in questo libro. Credo sia impossibile non trovare tutti un po' di se stessi qui dentro e della propria "italianità", per cui non sempre andiamo fieri o da cui cerchiamo a volte di discostarci. Leggerò piano piano gli altri libri di Marone per avere altri stralci di vita quotidiana come in Un ragazzo normale. Dovreste farlo anche voi se siete ancora titubanti.



lunedì 21 maggio 2018

Review party | Travolti dall'amore di Susy Tomasiello



Buon lunedì cari lettori, 
anche se vorrei dire "Io odiooooo il lunedì"! Per fortuna alcuni inizi di settimana mi regalano anche qualcosa di bello, che riescono a farmi superare indenne giornate come questa! Oggi infatti esce il nuovo romance di Susy in ebook, Travolti dall'amore, di cui vi avevo già parlato precedentemente nel cover reveal della scorsa settimana. Conoscendoci ormai da diverso tempo ed essendo io una grande ammiratrice e lettrice dell'autrice, bè ho anche avuto la fortuna di aver letto il suo libro in anteprima!! Grazie mille Susy, mi sento davvero fortunata quando mi chiedi di leggere i tuoi libri! 💖
Come sempre farò del mio meglio per svelare il meno possibile della trama ma rendervi la lettura quanto mai interessante!! Vi assicuro che merita!!



Titolo: Travolti dall'amore
Autrice: Susy Tomasiello
Editore: Un cuore per un capello (Collana di Pub.me)
Pubblicato il 21 maggio 2018
Genere: Romance, autoconclusivo
Letto in formato ebook
Dal 15-05 al 19-05-2018









La mia recensione

Non sono una fan dei romance e se vi fate un giro tra le mie recensioni in effetti la cosa è abbastanza palese. Ma sapete quando avete bisogno di alleggerirvi il cuore, staccare la spina, mandare a quel paese i pensieri negativi e farvi assorbire interamente da un libro? Ecco, questo è per me il romance. Un momento di pace nel mondo, dove non c'è nulla se non i personaggi del libro che stai leggendo che ti impegnano la mente e ti dicono "stai con noi, non ci lasciare".

Penserete quindi che Travolti dall'amore sia un'innocua lettura con cui riempire il tempo perso e poi dimenticarsene il giorno dopo, ma non è assolutamente così. Sì è vero, ciò che subito salta all'occhio di questo libro è la leggerezza della narrazione e la mancanza di drammi esagerati all'interno della storia, ma quello che più appassiona e tiene incollati alla lettura sono gli intrecci, magistralmente raccontati, delle vite dei protagonisti. L'amore tra Lorenzo e Giulia, per me diventati così cari grazie alle lettere affiorate da un passato quasi dimenticato, e l'incontro/scontro tra Emma e Alessandro, prosecutori di un rapporto difficile anche se destinato a qualcosa di magico.

Ho trovato quindi una profondità inaspettata tra le righe di Travolti dall'amore. Merito sicuramente, come sempre, dello stile fluido di Susy, ma anche delle peculiarità dei protagonisti. Mi è piaciuta Emma e la sua genuinità nell'affrontare le sfide della vita, senza mai farsi mettere da parte. Grazie a questo deciderà di affrontare un viaggio alla volta di Napoli per cercare i protagonisti delle lettere d'amore trovate in casa della nonna. Chi sono Lorenzo e Giulia e come finisce ciò che hanno cominciato più di 70 anni fa?

Alessandro invece è l'opposto, un tipo taciturno, non ama esporsi. Sua nonna Giulia è l'unica in grado di capirlo e ascoltarlo. Quando Emma entrerà nelle loro vite per continuare il racconto interrotto bruscamente con l'ultima lettera, non ci saranno rose e fiori, ma scontri e liti. Qualcosa però affiorerà piano piano per poi diventare indistruttibile, stabile e travolgente.

Altro punto a favore sono l'ambientazione e la cornice napoletana rese nel mio immaginario ancora più belle e potenti dalla personale conoscenza dell'autrice e dalle diverse citazioni dialettali che io adoro parecchio, come già avevo potuto constatare nei libri di Saviano. Passato e presente si mischiano continuamente rendendo entrambi più suggestive.

Alla fine posso dire che non è un semplice romance ma un romanzo vero e proprio come da tempo avrei voluto che Susy ne scrivesse. Il dolce romanticismo che sboccia piano piano, i fantastici personaggi secondari che completano la storia, i protagonisti principali ben delineati, sono tutti elementi che riescono a fare di Travolti dall'amore una lettura per tutti quelli che amano le belle storie d'amore, i contemporary romance e gli YA. Se vi state ancora chiedendo se leggerlo o no, fidatevi leggetelo, sono sicura che non vi deluderà!!


martedì 1 maggio 2018

RECENSIONE | Wonder



Esistono libri che già poco tempo la loro pubblicazione entrano di diritto nella lista di libri che devono assolitamente essere letti! Wonder fa parte di questi. Il racconto di un bambino col viso gravemente deforme e la sua lotta a farsi accettare dagli altri, per quello che è dentro e non per come è fuori, è qualcosa che può insegnare tanto a chiunque. Durante la lettura, più volte mi sono chiesta come mi sarei comportata con una persona come il protagonista. Non lo so sinceramente. Alcuni inorridiscono alla sua vista, altri cercano di non farsi toccare. Di certo, in una società dove l'estetica conta veramente tanto non è facile fare in modo che una persona diversa possa essere accettata da tutti né




Titolo: Wonder
Autrice: R.J. Palacio
Traduttore: A. Orcese
Editore: Giunti
Pubblicato nel 2012
Genere: Libri per ragazzi
Pagine: 316
letto in formato ebook
Dal 18-04 al 28-04-2018







August, per la famiglia Auggie, è un bambino con una grave deformazione facciale. A causa di questo problema ha passato la sua giovane vita solo con i parenti più stretti della sua famiglia e con poche altre persone, evitando di andare a scuola o in posti eccessivamente affollati. Per nascondersi, quando aveva ancora 4 anni, girava sempre con un casco da astronauta. A 11 anni però è arrivato il momento di affacciarsi al mondo, vivere una vita quanto più normale possibile e andare a scuola! 

Auggie sa che effetto fa alla gente che lo vede per la prima volta, e per quelle successive, conosce la cattiveria dei bambini e la diffidenza e il disprezzo che scatena nelle persone in generale. Per questo motivo, non gli piace l'idea di frequentare una scuola vera e lasciare l'adorato e protetto nido familiare, che lo tiene nascosto al resto del mondo.

In effetti l'esperienza scolastica non inizia nei migliori dei modi. Per tutti è una sorta di appestato, che con un semplice contatto fisico rischia di trasmettere la peste.Viene lasciato da solo a pranzo, nessuno vuole sedersi vicino a lui a scuola ed è continuo oggetto di sguardi di scherno. Eppure, Auggie è un ragazzino divertente, ironico, molto curioso e riflessivo. Fin da subito si percepisce il suo, fin troppo maturo, adattamento ad una vita da "diverso". Non ne fa una colpa a nessuno per questo.

C'è però qualcuno che se ne frega di cosa dicono o pensano gli altri e dà ad Auggie un'occasione per farsi conoscere oltre la deformità. Col tempo, la sindrome che lo rende così diverso da tutti sembra non fare più alcun effetto su chi gli sta intorno. Lo stesso Auggie dirà: "Non so perché sono stato così stressato per tutto questo tempo. È divertente vedere come a volte ci si preoccupa molto di qualcosa che non è niente".


Tanto per cominciare, bisogna abituarsi a quella faccia. Le prime volte ero tipo “Uau, non mi ci abituerò mai”. E poi, dopo circa una settimana, ho cominciato a fare tipo “Huh, non è poi così terribile”. Secondo, August è veramente in gamba. Sì, insomma, è piuttosto divertente. Genere che un professore dice una cosa e lui mi sussurra subito qualcosa di divertente e mi fa piegare in due dalle risate.




 Ciò che ho apprezzato di più in questo libro sono stati i diversi punti di vista che si alternano a quello del protagonista. Tutti racconteranno in prima persona il loro rapporto con Auggie, che effetto gli ha fatto la prima volta che l'hanno visto e come lo vedono dopo averlo conosciuto meglio. Molto interessante è la parte narrata dalla sorella Via, un'adolescente che ama da sempre il fratello ma comincia ad avere bisogno anche lei di maggiore attenzione e supporto.

I temi che tratta questo romanzo sono diversi e profondi. L'autrice stessa ha spiegato perché è nato il libro. Un giorno, al parco con i suoi figli, incontrò una bambina con la sindrome di Treacher Collins. Uno dei suoi figli, spaventato, urlò disperato per il terrore e la Palacio decise di allontanarsi in fretta e furia per non peggiorare le cose. A casa venne poi assalita da un profondo senso di colpa per non aver ragionato col figlio e per aver dato la sensazione alla bambina di essere un mostro da cui dover scappare. Lo stesso episodio l'ha poi inserito nel libro.

Spero di avervi incuriosito parlando di Wonder perchè credo che sia davvero importante fare una lettura simile. Tutti i personaggi sono davvero imperdibili ed è bello ascoltare le loro esperienze con Auggie e le emozioni del protagonista stesso, che descrive in modo preciso ciò che sente. Mi raccomando, se lo leggerete voglio sapere le vostre impressioni! Non è un libro solo per far crescere i bambini, ma anche per far ragionare gli adulti.




venerdì 20 aprile 2018

Recensione | I segreti di mia sorella



Ecco ci sono cascata un'altra volta. Un'altro thriller psicologico. Anzi stavolta si tratta di un mystery/suspense, cioè di quel genere che prevede un mistero da investigare, degli elementi psicologici che devono impressionare il lettore (o almeno i lettori come me) e uno stile adrenalinico dall'inizio alla fine per tenere chi legge col fiato in gola fino alla conclusione della storia.
Alla fine mi è piaciuto anche stavolta, ma cavolo, le storie di cronaca raccontate fanno letteralmente accapponare la pelle!!! Se ne sentono già troppe in televisione e non è che abbia voglia anche di leggerle, ma di nuovo mi è successo di non capire assolutamente dalla trama di cosa trattasse il libro. Comunque il parere che darò è positivo!

Titolo: I segreti di mia sorella
Autrice: Nuala Elwood
Traduttrice: Francesca Toticchi
Editore: EditriceNord
Genere: Mystery/Suspense
Pagine: 352
Letto in formato ebook
Dal 9-04 all'11-04-2018





Kate è una giornalista tutta d'un pezzo e molto coraggiosa, che ha speso la sua giovane vita come inviata di guerra in Siria, dove ha conosciuto da vicino molta gente del posto e visto molta sofferenza. Tutto questo le si è attaccato addosso come una seconda pelle.
Ritornata nella sua casa di origine, lasciata da poco vuota per la morte dell'adorata mamma, i ricordi del passato e gli incubi del presente si mescolano, portandola allo stremo della sopportazione psicologica.
Eppure il bambino che vede e sente di notte non è un fantasma della sua immaginazione, ma è sicura che sia reale. Decide quindi di mettere a tacere i dubbi e il fatto che quelli intorno a lei la trattino un po' come una pazza traumatizzata.

Gran parte del libro viene raccontato proprio da Kate. Ma di punto in bianco Kate sparisce. Non voglio svelarvi altro perchè se qualcuno vorrà leggere il libro ne rmarrà abbastanza interdetto!
Questo libro, che non rappresenta un mio genere preferito, mi ha fatto provare tante emozioni tutte insieme. All'inizio curiosità, perchè lo stile è molto fluido e veloce. L'autrice scrive bene e non si perde in nulla di superfluo, quindi è un piacere leggere un libro all'apparenza "normale".
Poi sono stata colta da un primo sbigottimento! E allora il ritmo di lettura si è velocizzato in modo impressionante. Sono stata ore attaccata a queste pagine per arrivare alla fine. Qui sono rimasta scioccata! Non mi immaginavo nulla del genere!

A distanza di qualche giorno sono contenta di aver letto I segreti di mia sorella. Mi aspettavo tutt'altro sinceramente, ma il feedback finale è positivo per tutta una serie di elementi. Trama originale, stile veloce, personaggi totalmente fuori dalla norma. Ecco proprio sui personaggi avrei qualcosa da ridire: li ho detestati!! Kate e sua sorella Sally sono l'antitesi delle comuni protagoniste di romanzi!! Alcolizzate, paranoiche, trasandate, egoiste: avere a che fare con loro è stato proprio difficile, lo ammetto. Ma senza di loro questo romanzo non sarebbe stato lo stesso.

Non capita spesso che un libro mi stupisca. Alcune volte i romanzi mi piacciono, altre mi piacciono tantissimo oppure per niente, ma che mi sorprendano in uesto modo per la storia che raccontano succede proprio di rado. Quindi vi consiglio questa lettura se avete voglia di uscire dalla comfort zone e provare qualcosa di diverso dai romanzi romantici, con protagonisti normali e trame lineari!!



martedì 17 aprile 2018

Recensione | La nemica di Brunella Schisa

Ci sono molti lati oscuri nella storia che spesso ci viene raccontata a scuola. Per esempio, poche volte ci vengono svelati i retroscena più avvincenti che avviarono questa o quella guerra, questo o quel conflitto. A me è già successo parecchie volte, dopo la scuola e i libri studiati a forza, di aver riscoperto un periodo storico grazie a un romanzo, di averlo capito meglio e assimilato più profondamente che non da un manuale. 
Ho scelto di leggere La nemica per capire meglio cosa c'è stato dietro la Rivoluzione francese e quali personaggi furono davvero i protagonisti principali della vicenda o diedero un largo contributo al suo inizio. Se ne siete interessati anche voi leggete oltre!

Titolo: La nemica
Autrice: Brunella Schisa
Editore: Neri Pozza
Pubblicato il 16 novembre 2017
Genere: Fiction storica
Pagine: 362
Letto in formato ebook
Dal 9-03 al 21-03-2018







Marcel è un giovane giornalista alle dipendenze del suo adorato zio editore, in una Parigi di fine XVIII secolo dove lo scontento popolare, le carestie, le malattie e la povertà in generale sono al massimo del loro apogeo a causa dell'incapacità dei governanti di gestire le finanze dello Stato.
A creare ulteriore scopiglio tra i cittadini è la pubblica condanna per furto della nobildonna Jeanne Valois de La Motte, donna di grande orgoglio per le sue origini reali.

Marcel rimane sconvolto dalla crudeltà della pena che prevede per i ladri come lei l'impressione a fuoco di due V sulle spalle. La donna dopo intense resistenze viene marchiata e portata in prigione a marcire per il resto della sua vita. Ma l'intera Parigi è in subbuglio per la condanna e per le grida strazianti della giovane donna che si proclama più volte innocente.

Perchè Jeanne continua a dirsi innocente e a giurare di essere stata ingannata e sedotta dalla regina Maria Antonietta? Lo scandalo della collana è opera di Jeanne Valois o dell'odiata regina di sangue austriaco? Marcel, ammaliato dalla bellezza e dall'esuberanza di Jeanne comincerà a d investigare sul caso ritrovandosi così a far parte della vita di una donna priva di sentimenti, irascibile, imprevedibile e meschina, i cui unici interessi sono il prestigio e l'orgoglio personale.

Jeanne Valois era una donna di umilissime origini, nonostante il cognome, che fin da piccola aveva dovuto fare i conti con la povertà più assoluta. Divenuta grande, il bell'aspetto e la sfrontatezza riuscirono ad aprirle le porte di svariate corti, innalzandola a nobildonna. Ma Jeanne sognava più in grande. Ciò che voleva era un posto vicino alla regina. Maria Antonietta però non cercò mai la sua compagnia e non la fece entrare a far parte della sua lussuossima corte.

Forse, per questo motivo, Jeanne diede vita allo scandalo della collana così da creare un pretesto per screditarla e farle pagare l'affronto subito. E ci riuscì, ma ciò che non si sarebbe mai aspettata, nè fu in grado di calcolare, furono i risvolti politici della truffa. Nonostante Jeanne venne marchiata a fuoco, le cicatrici della colpa rimasero per sempre impresse anche sul nome e sulla reputazione della detestata regina austriaca.

Ancora oggi l'Affaire du collier rimane in un certo senso un mistero. Sono ancora molti gli interrogativi a proposito di chi acquistò effettivamente la collana. Fu la regina, per soddisfare i suoi stravaganti vizi nonostante il popolo morisse di fame, o fu Jeanne tramite il cardinale Rohan, il quale non capì di essere stato raggirato come un pollo?

Neanche Marcel alla fine ci darà le risposte. Quel che è certo è che la malsana ossessione di Jeanne di denigrare Maria Antonietta cambiò, molto probabilmente, il corso della storia, oltre a compromettere la sua vita in modo irreversibile.

Prima di leggere La Nemica non conoscevo l'autrice Brunella Schisa. Cioè non l'avevo proprio neanche sentita nominare, nonostante si occupasse di un genere che adoro.
Il suo stile mi ha davvero conquistata. Ho apprezzato soprattutto la capacità di romanzare un evento storico inventando poco, ma riuscendo a renderlo accessibile a qualsiasi tipo di lettore. Sì, in effetti ci sono tanti nomi ed eventi storici specifici, che possono confondere un po' se non li si conoscono per niente, ma alla fine la lettura è stata piacevolissima ed istruttiva allo stesso tempo. Questo mi porterà sicuramente a leggere un altro suo romanzo storico, ma questa volta ambietato in Italia!! Spero di  poter parlarvene presto!!






venerdì 2 marzo 2018

Recensione | Le scarpe rosse, 2° libro della serie "Chocolat"




Non so voi, ma quando un libro mi piace, il film ricalca bene le pagine di carta, gli attori sono quelli giusti e l'autrice, bè, ti garba parecchio, io vado veramente in fissa, cioè tutto il mondo comincia a ruotare intorno a quell'unico libro e ai suoi personaggi! E così era accaduto con Chocolat
Vi ricordate quel bel film dove la cioccolataia aveva particolari doti magiche con cui aiutare la gente che entrava nel suo negozio, offrendo loro il cioccolatino giusto? (La recensione completa è QUI). A ostacolarla c'erano i perbenisti che vedevano in una donna sola, indipendente, con una figlia altrettanto fuori dalle righe, un pericolo di sovvertimento sociale. Ma a inseguire madre e figlia erano anche le "Anime belle" o "l'Uomo nero", come Vianne Rocher chiamava i suoi problemi.
Se alla fine di Chocolat (il libro) Vianne e Anouk partono alla ricerca di altre magie e altre avventure, in Le scarpe rosse le troviamo totalmente cambiate. Niente più magia, niente più passione per la vita e per le persone. Il cioccolato è semplice cioccolato. Ma qualcosa deve pur accadere no?



Titolo: Le scarpe rosse
Autrice: Joanne Harris
Traduttrice: Laura Grandi
Serie: Chocolat
Editore: Garzanti
Pubblicato nel 2012
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 492
Letto in formato cartaceo
Dal 2-02 al 12-02-2018








Sono passati 4 anni da quando Vianne e Anouk hanno lasciato il paesello francese del sud, che le aveva adottate con non poche difficoltà a causa del curato e delle dicerie sul loro conto.
Quando il vento del cambiamento si era di nuovo alzato, Vianne aveva capito che era ora di rifare i bagagli e reinventarsi di nuovo. Nuova vita, nuova identità e nuove persone da aiutare, ma le cose non vanno sempre come uno crede, e a inizio del 2° libro troviamo una Vianne invecchiata dentro, senza quell'aurea di magia che l'aveva contraddistinta per tutto il 1° libro.

martedì 27 febbraio 2018

Recensione | Il giardino delle farfalle




Ogni tanto esco dalla mia comfort zone letteraria per avvicinarmi a libri più commerciali e meno classicheggianti, che mi hanno colpito per il titolo, per la cover, per il nome dell'autore, per la trama o per una recensione letta su qualche blog. 

Il giardino delle farfalle ha di per sè un titolo molto bello, che può deviare sulla sua reale natura, infatti si tratta di una sorta di thriller dell'orrore e non di una bella e placida storia d'amore. E io di solito non sono un'appassionata lettrice di libri del genere, per una serie di motivi scemi, tra cui quello che mi impressiono un po' se leggo di scene caratterizzate da perversioni e crudeltà varie.

Avendo letto alcune opinioni di blogger, però, sapevo già cosa dovevo aspettarmi e per questo motivo, avendo vinto il libro in un piccolo giveaway, mi ci sono buttata senza pensarci troppo. Non vi nego che qualche pagina mi ha un po' inquietata, però è andata meglio del previsto, e non mi sono venuti gli incubi!!!! 





Titolo: Il giardino delle farfalle
Autrice: Dot Hutchison
Editore: Newton Compton
Pubblicato a Luglio 2017
Genere: Thriller
Pagine: 334
Letto in formato cartaceo
Dal 17-02 al 17-02-2018









Le creature bellissime hanno vite molto brevi, così mi aveva detto al nostro primo incontro. Lui se ne assicurava e si sforzava di dare alle sue 
Farfalle una strana specie di immortalità.



venerdì 19 gennaio 2018

Recensione | Non ditelo allo scrittore

Dopo un bel po' di tempo torno con una recensione super entusiasmata per una scrittrice di cui avevo molto sentito parlare, ma che non avevo ancora conosciuto di persona. Alice Basso mi ha stupito davvero in positivo con il suo stile frizzante e ironico, senza essere mai ripetitva o cadere nella più scadente banalità, come avevo constatato in altri romanzi molto commercializzati, ma di pochissimo spessore, come ad esempio Guida astologica per cuori infranti.
Addirittura ho rimandato per parecchio tempo la lettura di Non ditelo allo scrittore, nonostante il titolo mi ispirasse, perchè ero rimasta parecchio scioccata dalle indecenze pubblicate dai grandi editori nell'ultimo periodo. E invece, ho trovato un libro che mi ha tenuto vera compagnia, mi ha intrigato, incuriosito e spinta a smuovere i neuroni per capire cosa sarebbe successo nelle ultime pagine.




Titolo: Non ditelo allo scrittore
Autrice: Alice Basso
Editore: Garzanti
Pubblicato il 18 maggio 2017
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 316
Letto in formato ebook
Dal 3-01 al 14-01-2018









La prego, prof. inizi a fare lezione. 
Ci porti con sé nel mondo della letteratura, 
perché per oggi della realtà 
ne ho veramente piene le palle.


mercoledì 3 gennaio 2018

Recensione | Espiazione



Un mese intero per finire questo romanzo!! Non è brutto eh... anzi ha una bellissima storia, ma l'autore come già mi aveva dimostrato ne La ballata di Adam Henry ha uno stile troppo descrittivo e rindondante, che annoia! E anche stavolta non si è smentito. Ma la storia raccontata, però, credetemi... è davvero da leggere... o se non vi volete sorbire il romanzo potete anche solo guardarla con il film, dove una bella Keira Knightley e un bel James McAvoy sono i protagonisti principali!


sabato 4 novembre 2017

Recensione | Tempo da elfi




In alcuni boschi dell'Italia, e non solo, vivono le comunità di elfi, persone normali come noi (senza le orecchie a punta e i capelli argentei) che hanno deciso di vivere come una volta... senza luce, senza acqua corrente, senza telefoni, senza arredamento Ikea... insomma senza le nostre comodità.
Sono gente pacifica, che ama la natura, vive alla giornata, tiene sempre la porta di casa aperta e non ha interesse nell'avere un lavoro stressante che si ripete sempre uguale giorno dopo giorno. Coltivano il proprio orto e mangiano ciò che la natura propone, costruendo con le proprie mani piccoli oggetti da usare al momento del bisogno come merce di scambio per altri prodotti o beni di prima necessità.
Tutto dovrebbe filare liscio, ma cosa succede se uno di loro viene trovato morto ai piedi di un dirupo? Gli autori evidentemente se lo domandavano da un po' e poi hanno deciso che era giunto il momento che anche tra gli elfi ci fossero un po' di scaramucce e di prepotenza gratuita.




Titolo: Tempo da elfi. Romanzo di boschi, lupi e altri misteri
Autori: Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli
Pubblicato da Giunti
A settembre 2017
Pagine: 312
Genere: Giallo/Noir
Letto in formato ebook
Da 4-09-2017 al 14-09-2017







venerdì 22 settembre 2017

RECENSIONE | Il diario di velluto cremisi


«Mi sembra che ci siamo», disse Joel, sporgendosi dalla porta dell'appartamento. Si guardò intorno, quasi stesse cercando di memorizzare ogni dettaglio di quella casa su due livelli, tipica della New York fin de siècle, che avevamo comprato e restaurato insieme cinque anni prima, in tempi ben più felici. Era uno spettacolo: l'ingresso col suo arco elegante, la bella mensola del camino, scovata in un negozio di antiquariato nel Connecticut e portata a casa con la stessa cura che avremmo riservato a un tesoro, l'opulenza delle pareti della sala da pranzo... Eravamo stati a lungo incerti sul colore e infine avevamo scelto un rosso marocco, che dava alla stanza un'atmosfera malinconica ed eccentrica insieme, un po' come il nostro matrimonio. Osservando il risultato, Joel aveva deciso che virava troppo all'arancione. Io invece avevo pensato che era semplicemente perfetto.
I nostri occhi s'incontrarono, ma io abbassai in fretta lo sguardo sul dispenser che avevo in mano e staccai un altro pezzo di nastro adesivo, appiccicandolo sullo scatolone. Era l'ultimo contenitore della roba di Joel, roba che lui era venuto a riprendersi. «Un momento», dissi, ricordandomi di un libro rilegato in pelle blu che avevo visto in un altro scatolone, ormai chiuso. «Hai mica preso la mia copia di Years of Grace, vero?» gli chiesi in tono accusatorio, fissandolo.



Emily è stata lasciata dal marito per un'altra. Si sente, così, a un punto morto della sua vita, senza l'amore che la sostenga e senza ispirazione per cominciare a scrivere un nuovo libro, nonostante il primo fosse diventato un best seller internazionale. Sebbene di innata bellezza, negli ultimi anni ha trascurato il suo aspetto fisico, e forse Joel l'ha mollata proprio per questa sua attuale sciatteria.

Ma Emily sa dove andare per riprendersi dal divorzio appena legalizzato e dalla monotonia: Bainbridges Island, l'isola dove abita sua zia Bee e dove, fin da ragazzina, ha trascorso tutte le sue estati più belle. Ma non fa in tempo a pensarlo che il telefono squilla, e come per una sorta di stretto legame emozionale, la zia Bee dall'altro capo del telefono la invita per un mese a stare da lei.


Brainbridges Island si rivela come sempre un luogo perfetto per poter riposare lo spirito stanco e inquieto di Emily. E tra una signora allampanata ma ancora frizzante,  una zia testarda e piena di misteri, un vicino di casa bello e sfuggente e un ex fiamma adolescenziale che vuole rifare colpo, Emily trova un diario di velluto dal colore cremisi chiuso da tempo dentro un cassetto. 



Il diario di velluto cremisi 
di Sarah Jio 
pubblicato Casa Editrice Nord 
nel 2012
Genere: Romanzo rosa 
Pagine: 329 
letto in formato ebook
dal 24-08-2017 al 2-09-2017





Al suo interno, Esther racconta gli anni della sua giovinezza in una vivace Brainbridges Island degli anni '40. In poco tempo, Emily, e il lettore, rimangono affascinati dalla storia di un amore tanto travolgente e puro, quanto tragico e imprevedibile, vissuto da Esther ed Elliot più di mezzo secolo prima.

Andando avanti nella lettura, però, Emily si accorge che quella che sembrava un storia romanzata di altri tempi, comincia pagina dopo pagina a presentare alcune analogie con persone e luoghi dell'isola. Nonostante le varie domande poste per scoprire qualcosa di più su chi avesse scritto il diario, nessuno vuole riportare alla luce gli avvenimenti che molti anni prima deviarono la coscienza di alcuni loro. 



La mia opinione
Il passato e il presente si rincorrono anche in questo libro, a fasi alterne. Ma qui i due punti di vista, uno raccontato dal diario di velluto e l'altro dalla stessa Emily, rimangono ben separati fino alla fine. Fino alla fine, infatti, ho cercato di mettere i vari pezzi del puzzle insieme per capire quali collegamenti c'erano tra i personaggi del diario degli anni '40, belli, giovani e innamorati, e quelli dell'odierna Bainbridges Islands.


La vera Bainbridges Islands

I personaggi di Emily e di Esther sono lontani nel tempo, ma si rivelano fin da subito legati da una speciale affinità. Infatti, si scoprirà che il diario riguarda molto da vicino Emily, e che la storia di Esther aspettava proprio lei. 

I personaggi del diario sono numerosi, così come quelli che incontrerà la protagonista sull'isola. Purtroppo, non per tutti il destino riserverà il tanto atteso lieto fine. Eppure, una storia all'apparenza molto semplice, e poco impegnativa, si è rilevata una lettura davvero avvolgente e ricca di spessore.

Bainbridges Islands, inoltre, è un'isola che esiste davvero (e la foto sopra ne è la prova), e le belle descrizioni dell'autrice, che ne conosce ogni singolo sasso, danno alla storia un tocco magico. Anche le varie personalità che ruotano intorno a Emily hanno quel qualcosa di speciale per cui è impossibile non innamorarsene.

Non so se vi è mai capitato di trovare questo libro in biblioteca o da qualsiasi altra parte. Se lo trovate non ve lo fate scappare perchè ha da raccontarvi una storia davvero bella e un po' fuori dal tempo! 








lunedì 18 settembre 2017

recensione | I MISTERI DI CHALK HILL















Quella notte la luna sembrava sbiadita. La donna camminava sul prato ancora umido per la pioggia, sfiorando l’altalena appesa all'olmo per poi scomparire tra gli alberi che circondavano la casa come guardie silenti. Il vestito strusciava per terra, l’orlo era sporco di fango e i sassolini le pungevano i piedi scalzi, ma lei avanzò incurante, spalancò la porta di ferro che si apriva sul muro di cinta, e come un automa seguì il sentiero inoltrandosi nella foresta.
Il silenzio era assoluto, come se tutti gli esseri viventi si fossero nascosti per sfuggire alla luce pallida della luna. Poi un fruscio... forse un topo che guizzava tra le ultime foglie d'autunno. Per il resto, solo i suoi passi sul terreno morbido. [...]
Appena gli alberi si diradarono, si fermò e fece un respiro profondo. Sollevò la testa e guardò in alto, verso il cielo, verso la luna. Poi allargò le braccia, come ad accogliere la notte.




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