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domenica 7 ottobre 2018

WRITERS GENERATION 2.0 | Presentazione Scrittori Emergenti




Buona domenica cari lettori!
Come ve la passate in questa bella giornata d'autunno, ammesso che anche da voi sia bello? Qui in provincia di Torino c'è un bel sole caldo che accompagna una mattinata frescolina, e di per sè stiamo passando un'ottimo inizio di giornata. Poi non posso nascondervi che io e il mio compagno abbiamo in programma, dopo pranzo, di andare per boschi alla ricerca di castagne per celebrare finalmente questo perfetto clima autunnale. Ovviamente castagni permettendo!

Era da prima delle vacanze che non segnalavo autori emergenti e mi dispiace, ma le attività del blog erano un po' rallentate. Da oggi riprende anche questa rubrica settimanale e quindi sono contenta di poter di nuovo dar spazio agli autori nostrani.

Oggi è un appuntamento un po' speciale perchè vi presenterò una sola autrice, che tra il 2017 e il 2018 ha scritto diversi libri, spaziando dai romanzi storici ai libri per ragazzi. Ecco a voi:

FRANCESCA A. VANNI

Francesca A. Vanni è lo pseudonimo di M. B. nata in provincia di Milano nel 1984.
Laureata in Scienze della Formazione ha impiegato gran parte del suo tempo nello studio della Storia, in particolar modo quella relativa all’antica Roma, e della Cinematografia soprattutto nell’ambito della fantascienza.
A una delle sue più grandi passioni, la saga di Star Wars, ha dedicato la Tesi di Laurea Triennale “Dal cinema alla realtà: l’inarrestabile evoluzione della tecnologia nella saga di Star Wars.” (anno 2006).
All’attività di scrittrice affianca anche quella di traduttrice.


Titolo: Solo un uomo
Editore: StreetLib 
Genere: Narrativa storica
Anno di uscita: 2017
Pagine: 63
Prezzo: 2,99 € (ebook), 3,99 € (copertina flessibile)
Acquistabile su Amazon

TRAMA

Sembra un giorno come tanti altri, sul monte del Golgota.
Tre croci si stagliano contro il cielo scuro e ad una di esse è inchiodato un uomo di nome Yeshua che tutti chiamano il Re dei Giudei, il figlio di Yahweh.
In questo breve romanzo, Francesca A. Vanni ci mostra la sua personale visione della passione di Cristo, mettendo nero su bianco quelli che forse sono stati i pensieri del Messia con sensibilità e una grande capacità introspettiva.


giovedì 4 ottobre 2018

Consigli di Lettura | Black History Month, ovvero quali libri leggere per conoscere la cultura afro


Il black history month, conosciuto anche come afro-american history month, o come si dice dalle nostre parti il mese della storia dei neri, è una ricorrenza celebrata nei mesi di ottobre e febbraio dagli Stati Uniti, dal Canada e dal Regno Unito.
L'origine di questa commemorazione è attribuita allo storico di colore, Carter Woodson, nel 1926. Tuttavia, solo dagli anni '70 si cominciò a rievocare ogni anno questa speciale commemorazione, così che nel 1976 venne riconosciuta ufficilamente dal governo statunitense.
L'obiettivo era quello di far conoscere e mantenere viva nella memoria della gente la storia africana, le migrazioni dei neri verso l'America e l'Europa, la loro messa in schiavitù e l'appropriazione della loro identità.
Nel corso degli ultimi due secoli, la cultura nera è stata raccontata in mille modi possibili da diversi scrittori e studiosi di storia. C'è quindi solo l'imbarazzo della scelta se si vuole leggere a proposito della cultura afro. Io vi propongo 10 libri che ho letto o di cui ho ho visto il film o ne ho sentito parlare. A voi la scelta!




lunedì 1 ottobre 2018

BlogRecap | Settembre 2018




Secondo voi, un mese che comincia di lunedì è di buon auspicio? 
Mi ricordo che ben 22 anni fa, quando nasceva mia sorella, proprio di lunedì, mia nonna disse: "Sarà una che si darà un gran daffare". In effetti è andata così, quindi mi chiedo, se il primo del mese casca proprio con il primo giorno della settimana, il giorno dell'inizio, vuol dire che tutto il mese sarà proficuo e favorevole? Io lo spero! 
Settembre lo è stato abbastanza. Ho letto diversi libri, scritto varie recensioni e mandato avanti ulteriori progetti. Quindi sono alquanto soddisfatta, ma non come vorrei. Credo che, essendo nata di martedì, io sia una persona che cerca di darsi un gran daffare, ma non è mai contenta! 


Letture e Recensioni

La storia di Elsa Morante



Non tutti i libri letti sono stati recensiti, ma vi posso assicurare che La storia della Morante è stata una lettura davvero bellissima che porterò per sempre nel mio cuore. Purtroppo, come tutti i libri di un certo spessore, è difficile recensirli e dire la propria, perché sembra quasi di fargli un torto, o comunque di non essere alla loro altezza. Sappiate però che è uno di quei libri da leggere prima di morire.


sabato 29 settembre 2018

Recensione 😢 | Solo per desiderio di Richard Flanagan

Girovagando come sempre nella mia ormai fornitissima biblioteca digitale di MLOL (fino all'anno scorso gli unici ebook scaricabili erano quelli di un paio d'anni prima) mi sono imbattuta in una cover con un titolo e una cover ambigui, di un autore che non ho mai sentito nominare. 
Leggendo la trama, però, mi sono convinta a prenderlo in prestito. Nella trama c'era una persona che adoro professionalmente e che non mi aspettavo di trovare. Sto parlando di niente popò di meno che di Charles Dickens, il mio mito perdiana!

Tuttavia, non capivo assolutamente cosa c'entrasse lui con tutta la storia, quindi ho fatto la cosa più logica che potessi fare, cioè leggere sto benedetto romanzo ambientato in un secolo londinese che adoro, l'800. Ma purtroppo la lettura non è andata come mi sarei aspettata...



Titolo: Solo per desiderio
Autore: Richard Flanagan
Editore: Bompiani
Pubblicato nel 2017
Prima edizione: 2008
Genere: Narrativa inglese
Pagine: 240
letto in formato ebook









La mia opinione


Tasmania, 1841. La piccola aborigena Mathinna è stata adottata dal governatore dell'isola e dalla moglie, Lady Jane, per dimostrare che anche i selvaggi possono essere civilizzati. Ma l'esperimento si ribalta e Mathinna diventa la vittima innocente di un desiderio violento. 

Londra, 1854. Lady Jane chiede aiuto a Charles Dickens per riabilitare la memoria del marito, macchiata dal sospetto di cannibalismo, dopo essere rimasto vittima di un nubifragio tra i ghiacciai. Ma dietro l'immagine pubblica del grande scrittore emerge la natura di uomo consumato dal desiderio.


giovedì 27 settembre 2018

Recensione | La società letteraria di Guernsey

Mi è sempre capitato in autunno di fare delle letture magnifiche, e adesso che la stagione delle castagne è cominciata, posso proprio dire di aver cominciato coi fiocchi! 
Bisogna dire che per scovare certe letture bisogna avere sicuramente fortuna ma anche un po' di intuito. E a me in questo va quasi sempre bene. Ma se anche a voi fosse capitato di leggere un titolo del genere, Il club del libro e della torta di buccia di patata di Guernsey, avreste letto il libro? Io mi ci sono fiondata senza pensarci. 
In realtà questo strano titolo riguarda la trasposizione cinematografica del romanzo che vi recensirò oggi. Il titolo del libro vero e proprio è La società letteraria di Guernsey. Vi anticipo che l'ho adorato!!!



Titolo:  La società letteraria di Guernsey
Autrici: Mary Ann Shaffer e Annie Barrows
Traduttrice: G. Scocchera
Editore: Sonzogno
Pubblicato nel 2008
Genere: Romanzo storico-epistolare
Pagine: 274
Letto in  formato cartaceo







La mia opinione

Fine Seconda Guerra Mondiale. Il mondo sta uscendo a fatica dall'incubo della guerra, e a Londra la scrittrice Juliet Ashton cerca invano l'ispirazione per il suo nuovo romanzo, dopo il successo del primo libro. 

All'improvviso, Juliet riceve la lettera di un abitante dell'isola di Guernsey, nella Manica, che ha trovato il suo indirizzo su un vecchio libro usato. Fra i due inizia una fitta corrispondenza, e Juliet scopre che sull'isola, occupata per cinque anni dai tedeschi, era nato un circolo di lettura, Il club del libro e della torta di buccia di patata di GuernseyLa Società era diventata ben presto la ragione della loro vita, l'unico modo per sfuggire, attraverso il piacere che solo i grandi libri sanno offrire, agli orrori della guerra. 

Juliet decide quindi di raggiungere il gruppo e partecipare per qualche giorno alle riunioni letterarie per trovare ispirazione per una nuova storia.

giovedì 20 settembre 2018

Recensione | La famiglia Aubrey di Rebecca West

Quando senti dal profondo del tuo cuore che quel libro, di cui stai ammirando la copertina, sarà una lettura eccezionale, ecco che c'hai preso. A me è successo da poco, proprio con La famiglia Aubrey. D'altronde, come non innamorarsi di una cover dalle tonalità blu, con ornamenti classicheggianti e con quel non so che di epoca vittoriana molto british? 
Ad essere sincera, all'inzio sono stata un po' diffidente. Non capivo se si trattava di un libro a noi contemporaneo che raccontava del passato o un vero e proprio classico arrivato con molti anni di ritardo. Alla fine ho scoperto che questo romanzo non può essere definito "antico o classico", nel senso letterario del termine, ma la sua autrice non è nostra contemporanea, ma del secolo scorso.
Quindi, se anche voi guardandolo siete stati presi da dubbi e sospetti, non preoccupatevi e leggetelo. Non ve ne pentirete. 
Ma se prima volete capire un po' di cosa tratta, ecco qui la mia recensione!


Titolo: La famiglia Aubrey
Autrice: Rebecca West
Traduttrice: Francesca Frigerio
Editore: Fazi
Pubblicato il 5 luglio 2018
Prima pubblicazione: 1958
Genere: Narrativa inglese/Saga familiare
Pagine: 576
Letto in formato ebook


La mia opinione

La famiglia Aubrey si compone di tre libri. Il primo, recentemente ripubblicato da Fazi Editore, è parecchio lungo e carico di contenuti, tanto da farvi pensare "Wow questo sì che è un Romanzo". Al centro della storia c'è, come si può ben immaginare, una famiglia, ma non una come tante, bensì quella degli Aubrey, un po' fuori dal comune in confronto alla consuetudine londinese di inizio '900.

Gli Aubrey sono una famiglia di artisti. Poveri ma molto uniti, fanno fronte alle difficoltà quotidiane con grande spirito. Si spostano in continuazione a seconda dell’impiego del padre, Piers. Giornalista e scrittore molto stimato, vive in un mondo tutto suo, ha un problema con la gestione del denaro e un debole per il gioco d’azzardo. 

lunedì 17 settembre 2018

Recensione | Una coppia quasi perfetta di Emily Eden

Rieccomi in carne e ossa su Gli Alberi, carissimi lettori!
Le vacanze sono ufficialmente finite quindi è ora di riprendere in mano la situazione e ridare al blog una sorta di regolarità di pubblicazione. Spero di riuscirci anche se è da un po' di tempo che lo dico. 
Oggi voglio proprio stupirvi con la recensione di un romanzo di quelli che piacciono a noi, lettrici patentate, che abbiamo nel nostro DNA l'amore incrollabile per le autrici inglesi del 18°-19° secolo: zia Jane, le sorelle Bronte, Emily Dickinson, Mary Ann Evans (alias George Eliot), ecc.
Bene, sono sicura che dopo aver leggiucchiato la trama e visto la copertina del libro che vi propongo sono sicura che inserirete nelle vostre lunghissime liste di lettura anche la meno nota EMILY EDEN! 
Come già vi avevo anticipato nel riassunto delle letture estive, la Eden fu contemporanea di Jane Austen ma in Italia è approdata solo da pochissimi anni e non si sa bene perché. Forse il motivo è che non ha scritto molti romanzi, ma comunque sia è stata comunque un'autrice di talento, forse di più della Austen, visto il maggior senso critico della società a lei contemporanea e delle più marcate conoscenze politiche. 



Titolo: Una coppia quasi perfetta
Autrice: Emily Eden
Traduttrice: Roberta Arrigoni
Editore: Elliot
Prima edizione: 1860
Edizione italiana: Agosto 2018
Genere: Narrativa inglese/Classico
Pagine: 245









Recensione

I vicini di casa della famiglia Beaufort, in particolare Mrs. Douglas, sentono che nell'aria c'è un vivacissimo cambiamento: la bella, dolce e graziosa Helen Beaufort si sposa. E non con uno qualunque, ma con niente popò di meno che con Lord Teviot, lo scapolo più ambito di tutta la regione, straordinariamente affascinante e terribilmente ricco! 

I peparativi in pompa magna, i numerosissimi importanti invitati e le immense proprietà che faranno da location al matrimonio, sono solo alcuni dei dettagli che fanno parlare l'intera città. Ma il particolare che a nessuno sfugge è: ma la dolce Helen è veramente innamorata del suo sposo? Sembra infatti che la ragazza cerchi in tutti i modi di sviarlo e quando è in sua presenza il suo pallore appare quasi mortale. Ma queste non sono che le puntigliose e alquanto cattive considerazioni dell'austera Mrs Douglas, invidiosa che le sue altrettanto amabili figlie non avranno un simile matrimonio. 

venerdì 7 settembre 2018

Recensione Saga | L'amica geniale di Elena Ferrante


Ciao a tutti!
Sono in vacanza, letteralmente parlando, che beatamente sto sguazzando nel mare bellissimo della Corsica. Però non volevo lasciare il bloggino solo per altre due settimane, quindi ho impostato la pubblicazione di questo post, e di altri nei prossimi giorni. 
Finalmente ecco la mia opinione sull'intera saga de L'amica geniale di Elena Ferrante. Vi anticipo che parlarvi di tutto quello che succede in 4 libri, o postarvi una recensione alla volta libro per libro, mi sembrava abbastanza inutile. A me è piaciuta tantissimo tutta la saga e qui vi dirò principalmente perchè, così che voi sentirete a grandi linee se fa per voi o no. 
Spero che voi stiate bene, che le vacanze siano state favolose e che il rientro sia stato altrettanto speciale. Se volete raccontatemi, anche se di qualcuno ho già visto sui social e vi ho invidiato tantissimo! Le mie vacanze le scelgo sempre di fare a settembre perché così incontro meno gente! Ebben sì, il mio grado di asocialità è molto alto, ma è anche vero che starsene in spiagge semi-vuote è un sogno, soprattutto perché avendo un cane può starsene tranquillo a rotolarsi dove vuole, senza far storcere nasi.
Buona lettura, ci risentiamo tra qualche giorno :)





Titolo: L'amica geniale (primo libro)
Autrice: Elena Ferrante
Saga: Storia del nuovo cognome - Storia di chi fugge e di chi legge - Storia della bambina perduta
Editore: Edizioni e/o
Genere: Narrativa conteporanea, fiction
Pagine: Tante!





Recensione

Lenuccia, Lenù, la protagonista, è lei che ci racconta della vita del rione napoletano, dell'infaznia e dell'adolescenza sua e dei suoi amici. Lei che sembra così ingenua e smarrita, persa sempre dietro le grandi gesta e i grandi pensieri di Lila, ha invece una forza determinante in ciò che fa e nella vita degli altri. 

Perchè non te ne accorgi? Le urlavo all'inzio! Ma poi, nelle ultime pagine capisce quanto tutto ciò che la circonda sia avulso da lei, sia misero, basso, negletto. lei sia innalza sopra le loro teste, un po' per l'educazione che sta ricevendo, un po' perchè ha saltato i confini del rione, fisicamente e mentalmente, lasciando per sempre indietro la possibilità di guardrsi indietro con gli stessi occhi dell'infanzia.

Lila è la scia del cambiamento, Lenuccia è il cambiamento. Tutta la storia viene quindi vista percorrendo due binari: Lila e la sua vita a Napoli, Lenù e la sua vita al nord. Nel mezzo s'intersecano le vicende di tanti altri personaggi, più o meno importanti, a cui è impossibile non affezionarsi o detestare. Ma seguiamo anche gli avvenimenti che fecero dell'Italia lo stato che conosciamo e viviamo noi oggi. 

lunedì 3 settembre 2018

BlogRecap | Estate 2018





Eccomi qui carissimi lettori del mondo emerso!! Finalmente è settembre. Questo mese lo amo tantissimo, fin da bambina, perché mi dà sempre l'impressione che sia il mese del NUOVO, dell'INIZIO, delle nuove avventura insomma. 
Mi ricordo che quando andavo a scuola adoravo ricominciare il tran tran scolastico dopo tre mesi di stop (che alla fine non sopportavo più) e poter godere dell'odore del diario nuovo, delle penne appena comprate, dei quaderni lindi e immacolati, dell'aria autunnale così fresca e più leggera di quella estiva. Vabbè avete capito, ero già fuori di melone all'epoca!! 
Purtroppo, questa sensazione termina quasi sempre dopo qualche settimana, ma visto che ora mi sento più pimpante che mai vi riassumo un po' che cosa mi è successo quest'estate a proposito delle mie letture!




La Storia di Elsa Morante è un libro che ho letto ininterrottamente per due mesi buoni, se non anche di più. Non mi è mai successo di portare avanti una lettura così lunga senza, a un certo punto, piantarla senza vergogna. Invece, con questa ho continuato perché mi è davvero piaciuta. 
La Storia racconta gli anni italiani dal 1941 in poi e in particolare di come sopravvisse Ida, una maestra romana con due figli, Nino e Giuseppe (quest'ultimo figlio di una violenza da parte di un tedesco), che sembra arranchi in questi anni terribili in modo a dir poco casuale. Lo stile della Morante è vecchio stampo, quindi è una scrittura che deve piacere per poter essere letta, ma questo libro è ormai un classico, perché descrive gli anni della guerra dal punto di vista della popolazione.

martedì 14 agosto 2018

Blog in vacanza!



Volevo scivere qualcosa prima di andare in vacanza ma non è stato possibile, 
quindi visto che sono sommersa di lavoro, e a settembre andrò un po' al mare, 
vi saluto adesso e vi do appuntamento al 10/09!!
Fate buone vacanze o, se le avete già fatte, buon rientro!


lunedì 16 luglio 2018

Review Party | Tre giorni d'inverno di Serena Vis



Buon lunedì carissimi lettori!
Anche se siamo in piena estate, qui a Torino c'è un bel fresco e quasi quasi minaccia la tempesta, che già abbiamo avuto nei giorni scorsi! Pertanto, la recensione di oggi nonostante richiami nel titolo l'inverno può sembrare che cada a pennello! Ho avuto il piacere di leggere Tre giorni d'inverno grazie al blogtour organizzato dalla casa editrice Literary Romance, che ringrazio per l'invio dell'ebook!


Uscita: 2 aprile 2018
Genere: Romance
Pagine: 236
Prezzo: E-book 2,99 euro
Cartaceo 12,90
Editore: Literary Romance


Trama

Giulia si è appena trasferita in un paese collinare in provincia di Piacenza, ha da poco ristrutturato una vecchia casa in stile Liberty e può egregiamente vivere del suo lavoro di scrittrice. Si è appena lasciata alla spalle una relazione instabile, fredda e vuota come una pagina bianca e l’unico desiderio che ha è quello di ricominciare da zero, ripartendo proprio da se stessa. Ma ha bisogni di mettersi alla prova. L’occasione le si presenta in un pomeriggio gelido. Lì, tra la boscaglia, incontra Chris, musicista di una nota band nazionale. A causa di un guasto alla macchina, e a un imbarazzante incidente di percorso, Giulia si sente in dovere di aiutarlo, però è venerdì pomeriggio, il crepuscolo incombe e il meccanico più vicino si trova a fondo valle. Giulia è consapevole della propria follia, ma spinta dall’istinto decide di ospitarlo. Che male potrebbe farle, in fondo? Lo conosce da quando aveva sedici anni… E poi Chris ha quella luce negli occhi, quella che sa di sconfitta, di lotta interiore, di aspettativa disillusa. Vuole aiutarlo. Trascorrono un’amichevole serata insieme e, poco prima che la notte scenda, Chris si ritrova a rubarle un bacio nella confortevole biblioteca della casa, mentre all’esterno infuria la bufera. Basteranno tre giorni per innamorarsi, per far luce su se stessi? E cosa nasconde il famoso cantate tanto da essere stato indotto a fuggire dalla band, ad aver lasciato incompleto l’ultimo album? Vivono intensamente l’amore che nasce, l’attrazione che divampa. Insieme stanno bene, si appagano, sono felici. Due anime che si sono ritrovate per consolarsi, per cicatrizzarsi le ferite a vicenda senza pretendere nulla in cambio perché niente è per sempre e lo sanno. Soprattutto quando dovranno dirsi addio.


Recensione

Quando ho visto la copertina e letto la trama mi sono innamorata subito del nuovo romanzo di Serena Vis. Impossibile non farlo! 
Tra le colline del piacentino, in un luogo quasi sperduto e incantato, troviamo Giulia, una famosa, seppur giovane, scrittrice, che ha deciso di rifugiarsi in questo bellissimo paesaggio per fuggire dalla vita frenetica e, soprattutto, da un periodo abbastanza problematico.

Ripartire da zero non è facile, ma l'inaspettato incontro con Chris cambia le cose in poco tempo. Nonostante non lo conosca, lo ospita a casa sua per tre giorni. Chris, cantante di successo bello e affascinante, sembra che conduca una vita apparentemente perfetta, ma la sensibilità di Giulia è talmente forte da riuscire a vedere sotto la sua maschera.
I sentimenti negativi erano cresciuti dentro lui, dapprima lentamente, come una malerba nascosta, e poi rigogliosamente fino a invadere tutto quanto. Rabbia.

Il tempo insieme passa in fretta grazie alla sorprendente affinità che li accomuna. I problemi, che pochi giorni prima li assediavano con forza, spariscono del tutto lasciando solo due anime tormentate con una speciale empatia a riprendersi poco per volta ciò che credevano aver perduto per sempre. 

domenica 15 luglio 2018

WRITERS GENERATION 2.0 | Presentazione Scrittori Emergenti



Buona domenica a tutti!
Eccomi qui per segnalarvi alcune nuove uscite che non potevo assolutamente non farvele conoscere. Il primo libro è un'inchiesta giornalistica, che porta il lettore nel pessimo e corrotto mondo della malavita, mentre gli altri tre sono tutti editi da una nuova realtà editoriale, NPS Edizioni, una casa editrice, non a pagamento, nata sotto l'egidia dell'associazione culturale NATI PER LEGGERE. Spero che tutte le segnalazioni possano interessarvi, quindi buona lettura!!!


Palma di Dio
Sergio Nazzaro



Editore: Città Nuova
Pubblicato il 28 giugno 2018
Genere: Biografia/Inchiesta
Acquistabile su Amazon e su Kobo



Ultimo lavoro del giornalista e scrittore Sergio NazzaroPalma Di Dio è un reportage narrativo incredibile e commovente sulle contraddizioni e la sofferenza di chi vive la propria esistenza ultimo tra gli ultimi; un romanzo-inchiesta che vuole dar voce al grido di dolore di una terra martoriata dalla camorra.
Ispirato ad una storia vera, il romanzo, edito da Città Nuova Editrice nella collana Narratori, racconta la storia di Paola, giovane malata di epatite che fin da bambina ha dovuto fare i conti con la malavita e il degrado sociale: ha l’aids, ha rubato e scippato, si è prostituita per i camorristi, ha comprato e venduto pistole, ha lavorato per la mafia africana. A neanche diciotto anni accompagnava Zio Antonio a riscuotere tangenti e comprare carichi di droga. Ha ucciso, più di una volta. Non sa bene perché, ma tutti la chiamano Palma.
Palma Di Dio è il racconto di una via crucis contemporanea, la storia di una donna che si mette a nudo, tra droga, crimine organizzato e l’abisso dell’abbandono sociale.
«Sto morendo. Non oggi. Ieri, ma è già successo. Domani probabilmente, ma lentamente. Ho trentasei anni e qualche mese sparso. Guardami in faccia. Se mi metto il fazzoletto nero delle vecchie quando sono a lutto assomiglio a loro. Anch’io sono a lutto».



ESTRATTO
Mi chiamo Paola. Sono malata di epatite B, C e Delta fulminante. Ho l’Aids. Mi sono fatta di eroina e di coca per oltre dieci anni. L’eroina solo per calmarmi dalla coca. Ho vissuto dentro le piazze di spaccio: Torino, Scampia e Castel Volturno. Ho rubato, scippato, venduto aghi puliti. Conosco le differenze tra il nord e il sud di questo paese di tossici. Mi sono prostituita per i camorristi, madame di puttane per i camorristi nelle loro ville fuori Napoli e nelle campagne dell’agro aversano. Ho comprato e venduto pistole. Soprattutto per i neri. Ho lavorato per la mafia africana e mi chiamavano “la puttana dei neri”. Non ho più un dente. Neanche la memoria, non tutta la memoria. Sono stata in coma due volte. La prima volta per otto mesi. Mi sono svegliata ho ammazzato di botte un infermiere e mi sono andata a fare di nuovo, con il pigiama. Risvegliata dal coma mi hanno detto che mia madre era morta. Mio padre era già morto, poi sarebbe morto anche mio fratello. Ho perso mio figlio. Me l’hanno tolto. Non ricordo sempre il suo nome. Dovrebbe avere 7 anni, oggi. Ho tagliato droga. Non solo per venderla. A diciotto anni accompagnavo mio zio a riscuotere tangenti e comprare carichi di droga. Ho ammazzato. Più di una volta. Sto per morire. Non lo so perché, ma mi chiamano Palma. Ed è solo l’inizio della mia storia”.



L’AUTORE
Sergio Nazzaro è un giornalista e un autore, che scrive reportage d’inchiesta sulla criminalità organizzata italiana e sulle mafie africane. Ha collaborato con diverse testate tra cui Repubblica, Sole 24 Ore e realizzato documentari per Current TV e Rai 3. Per il mensile Wired ha pubblicato l’esclusivo reportage sull’ultima base segreta della Nato “Proto”. Per Einaudi ha scritto Castel Volturno reportage sulla mafia africana, diventato un best seller ed uno dei principali documenti di giornalismo investigativo pubblicati, in Italia, sull’argomento. Tra i suoi ultimi lavori: “L’Insoluto”, dialogo con Pietrangelo Buttafuoco, per Città Nuova Editrice, e “Mediterraneo”, il graphic novel edito da Round Robin.


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I FUOCHI DI VALENCIA
Elena Covani



Editore: NPS edizioni
Genere: Urban fantasy
Formato: cartaceo e digitale
Pagine: 192
Prezzo: 14 euro / 2,99 euro
Acquistabile su Amazon



Trama
Valencia, giorni di Las Fallas, la grande festa di primavera che anima le strade della città. Occasione ideale per gli Erjes per attaccare e contaminare numerosi umani, rendendoli loro schiavi. Le Sentinelle si apprestano a difendere la città, ma il Soldato José si interroga sul fine ultimo delle loro azioni: quella guerra tra le loro razze avrà mai termine?
Quando si imbatte in Maria, una ragazza contaminata ma in grado di resistere al virus dei demoni, i suoi dubbi aumentano e farà di tutto per proteggerla: dagli Erjes, che vogliono studiarla, dal Concilio, che vuole sopprimerla.
Una guerra per l’evoluzione, combattuta per le strade di Valencia.

«La storia umana è piena di esempi di evoluzione naturale: il più forte da sempre sopravvive al più debole, è così che deve andare. Tu sei la prova vivente che anche noi ci possiamo evolvere, che non siamo creature sterili come ci hanno sempre definito, ma al contrario abbiamo enormi potenzialità; ci aiuterai a metterle in atto? Ci sono cacciatori e ci sono prede, tu devi solo scegliere cosa vuoi essere».



L'autrice
Elena Covani è nata e cresciuta in Versilia. Appassionata di storia e cultura spagnola, ha trascorso un anno universitario a Valencia, le cui atmosfere le hanno ispirato il suo romanzo fantastico. Trascorre le giornate tra lavoro, famiglia, scrittura e la ginnastica ritmica, sua grande passione.
Ha pubblicato il romanzo “Una canzone all’improvviso”, una commedia romantica ambientata in Versilia, e alcuni racconti in antologie. “I fuochi di Valencia” è il suo primo urban fantasy.

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L’ORA DEL DIAVOLO
Alessio Del Debbio



Editore: NPS Edizioni
Genere: Raccolta di racconti fantastici
Formato: cartaceo e digitale
Prezzo: 14 euro / 2,99 euro
Disponibile su Amazon




Trama
L’ora del diavolo” è un’antologia di racconti fantastici ispirati a leggende e tradizioni popolari lucchesi. Tredici storie che conducono il lettore nei sentieri oscuri della Lucchesia, della Versilia e delle Alpi Apuane, assieme al linchetto, alle sirene, agli streghi e a tutte le creature fantastiche che popolano l’immaginario locale. Storie di donne bellissime e maliarde, di guardiani di abissi oceanici, di uomini insicuri e inappagati, pronti a evocare il diavolo per chiederne i favori. Presenza incombente nella loro vita, mercante di sogni altrui, il diavolo tesse la sua tela all’ombra degli uomini, fautori inconsapevoli del proprio destino, e anche del suo.
L’ora del diavolo” contiene i racconti: L’ora del diavolo, Il guardiano degli Oceanini, Le voci alla Balza, La donna di fuoco, La luna sul fondo, La guerra del Fatonero, Il mercante di sogni, Gli uomini della neve, Il violinista del diavolo, Le fate di pioggia, Il risveglio degli Oceanini, Che fine ha fatto Babbo Natale?, In viaggio con te.

Un affarista, sì, potrei definirmi in questo modo. Un mercante di sogni, che offre merce scelta e pregiata, tessendoli nell’animo di uomini troppo deboli per resistere al mio richiamo. Sono il gran burattinaio di vite che, in mia assenza, sarebbero poco gloriose, destinate a perdersi negli abissi del tempo senza che nessuno ne abbia memoria. Chi sono io? Oh beh, nomen omen. E io di nomi ne ho avuti tanti.



L'autore
Alessio Del Debbio, scrittore viareggino, appassionato di tutto ciò che è fantastico e oltre la realtà. Numerosi suoi racconti sono usciti in riviste e in antologie, cartacee e digitali. I suoi ultimi libri sono la saga fantasy Ulfhednar War, composta da La guerra dei lupi (Edizioni Il Ciliegio, 2017) e I Figli di Cardea (Edizioni Il Ciliegio, 2018) e l’urban fantasy Berserkr (Dark Zone Edizioni, 2017).  
Cura il blog “i mondi fantastici”, che promuove la letteratura fantastica italiana. Presiede l’associazione “Nati per scrivere”, che organizza eventi e incontri letterari con scrittori locali.


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Oracoli

Alessandra Leonardi


Editore: NPS Edizioni
Genere: Storia/avventura
Formato: digitale
Pagine: 100
Prezzo: 1,99 euro
Copertina a cura di Fabio Maffia
Disponibile su Amazon 




Trama
Quattro racconti, quattro epoche remote, quattro popoli che hanno segnato la storia del Mediterraneo, accomunati da un’ossessione: la divinazione, per aprire squarci sul futuro e scoprire il volere degli Dei. I Fenici in Sardegna, gli Etruschi in Toscana, Umbria e Lazio, gli Ellenici in Campania e nel Sud dell’Italia, infine i Romani: sussurri divini nell’acqua e nella pietra, voli di uccelli e viscere degli animali, sacrifici e visioni, oracoli vergati su fogli di papiro e libri con una risposta per ogni domanda.
Storia, mito e fantasia sono le basi da cui si dipanano le avventure narrate in “Porpora”, “Il dono dell’aruspice”, “Sibilla” e “I libri fatali”.

Gli Dei sembrano aiutarci, ci mandano segnali, ci parlano, esigono da noi preghiere e sacrifici, ma alla fine nulla cambia: siamo burattini nelle loro mani capricciose, sempre e comunque. A cosa serve allora conoscere quello che accadrà? A cosa serve dedicare loro le nostre devozioni?




L'autrice
Alessandra Leonardi nasce nel 1969 a Roma, dove risiede tuttora. Ha svariati interessi, tra cui il cinema e le serie tv, soprattutto di genere fantastico, i fumetti, i viaggi, l’archeologia, la storia antica e la mitologia. Dalla passione per il fantastico, i miti e la storia è nata l’antologia “Oracoli”.
Ha in precedenza pubblicato diversi racconti e poesie contenuti in varie antologie e sillogi.

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giovedì 28 giugno 2018

Recensione | Quando eravamo eroi di Silvio Muccino

Da una vita e mezza non scrivevo sul blogghettino ma ho avuto una validissima giustificazione: ho cominciato a leggere la Ferrante, L'amica geniale, e non mi sono più fermata. Ho fatto fuori tutti e quattro i libri in meno di un mese e non ho voluto pensare ad altro!! Vi assicuro che immergendomi in quel modo in quella saga mi sono estraniata dalla realtà e mi sono persa in un limbo. Ora però ho concluso quindi ritorno alle recensioni e alla vita vera.
Il libro che recensisco oggi l'ho letto oltre un mese fa, quindi non è un'opinione a caldo ma ben ponderata. Ho conosciuto finalmente un Silvio Muccino scrittore che mi è piaciuto davvero tanto. Il suo stile, se tutta farina del suo sacco, è proprio ben riuscito. La storia che racconta è stata per me originale e piena di sentimento. Ho cominciato a leggere questo libro più per l'autore che per ciò che poteva aver scritto e mi sono ritrovata a dimenticarmi quasi subito del primo per immergermi completamente nella seconda.


Titolo: Quando eravamo eroi
Autore: Silvio Muccino
Editore: La Nave di Teseo
Pubblicato l'8 marzo 2018
Genere: Narrativa italiana
Pagine: 236
Letto in formato ebook
Dal 16-05 al 18-05







Recensione

Questo libro mi è davvero piaciuto. Non solo per lo stile, il ritmo, i personaggi e la trama, ma per la forza che si sprigiona da ogni pagina. Il fatto che 5 amici si incontrino dopo 15 anni e che tutti loro abbiano speranze, illusioni e rancori da tirare fuori al momento opportuno, mi ha fatto capire e conoscere meglio l'autore.
Silvio Muccino oltre ad essere attore, regista, scenneggiatore (e insomma suo padre è un dirigente Rai, che doveva fare?!) è figlio di una famiglia infelice, come lui stesso ha ammesso in un'intervista. Questo libro sembra il racconto di come l'autore sia caduto e poi risalito

Alex ha 34 anni e dopo 15 anni di assenza invita per tre giorni i suoi migliori amici del liceo nella casa che per anni era stata un loro rifugio. 
Il bisogno di rivederli nasce dalla necessità di mettere la parola fine a qualcosa cominciato molti anni prima. Per farlo deve avere intorno a sé le persone a lui più care. 

Rodolfo, Eva, Melzi e Torquemada sono oggi uomini e donne con i classici problemi degli adulti, ma quando erano ragazzi, o meglio quando con loro c'era Alex, erano unici, originali, "alieni", che nulla poteva fermarli. 
Ritrovandosi, gli alieni si scopriranno diversi perché cresciuti, eppure ancora dipendenti da Alex e capaci di fare quello che pensavano fosse impossibile per loro. 

Ti amo così tanto che non mi basta averti. 
Vorrei essere te.

Questa frase, davvero tanto bella, riassume il sentimento che tutti gli alieni provano nei confronti di Alex. Proprio questo personaggio mi è piaciuto tantissimo perché è così originale, ipnotico, misterioso, ma anche e soprattutto fragile e bisognoso di amore.

Il tema alla base del romanzo, su cui l'autore sembra voler passare uno spesso strato di evidenziatore giallo, è la diversità che una persona può scoprirsi dentro in ogni periodo della sua vita. 

C'è chi non si sente in grado di poter raggiungere degli obiettivi, chi vorrebbe poter assimilare i tratti caratteriali o estetici di un'altra persona e chi si sente incompreso da chiunque. La diversità è ovunque e ha parecchie forme, ma la nostra società tenta ancora di ostacolarla e sottometterla alla norma. 

Con questo libro, Muccino è riuscito a descrivere molto bene la frustazione e la paura di cui si cade vittima quando non si viene accettati per quello che si è o si ha paura di mostrarsi.

La storia ci viene mostrata in sequenza da tutti i protagonisti. L'autore dà spazio a ciascun alieno così che possa raccontare il bene e il male di quell'amicizia così fuori dagli schemi. La fine non mancherà di stupire e di commuovere. Ciò che mi ha fatto capire è che non bisogna mai disperare del fallimento, perché è da quello che ci viene data la possibilità di risalire


Leggetelo, ve lo consiglio!!

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