Buongiorno lettrici e lettori compulsivi!
Oggi l'autrice Giovanna Roma, ha qualcosa di molto interessante da far scoprire a tutti noi. L'avevamo già incontrata un paio di mesi fa con la segnalazione del suo romanzo dark Il siberiano, quest'oggi la ritroviamo con qualcosa di meno dark ma non per questo meno intrigante, Il patto del Marchese.
Le trame dei suoi libri, infatti, sono sempre ricche di fascino e questa non fa eccezioni. Leggete, leggete e leggete!!
Il
patto del Marchese di Giovanna Roma
Titolo: Il patto del marchese
Autrice:
Giovanna Roma
Editore: Self-pubblishing
Genere: Regency
Pubblicato il 18 maggio 2016
ISBN: 9786050438246
Prezzo: €
2,99
Pagine: 500
Come
reagireste se l'uomo più in vista del Regno vi porgesse il suo
aiuto?
Accettereste
la sua buona offerta, certo.
Non
consideratemi un'ingrata per averla rifiutata. Ho le mie ragioni.
Dietro la facciata di un lord magnanimo e misericordioso, si cela il
più infido dei serpenti, pronto ad approfittarsi delle difficoltà
di una donna per il suo diletto. La vita di corte dev'essere molto
noiosa se è giunto fino a qui.
Bramate
la bontà nel vostro soccorritore, non le fattezze della veste o del
viso e siate sempre prudenti al cospetto di un marchese.
Sono nata e cresciuta in Italia e viaggiato sin da
bambina. I generi che leggo spaziano tra
thriller, psicologia, erotico e dark romance. Anche quando un autore
non mi convince, concedo sempre una seconda possibilità, leggendo un
altro suo libro. Sono autrice dei romanzi La mia vendetta
con te e il suo sequel Il Siberiano.
OPERE
PRECEDENTI: La mia vendetta con te (dark romance);
Il
Siberiano (dark romance).
SERIE DI
PROSSIMA PUBBLICAZIONE: Adam (dark romance);
Razov (dark
romance).
Ecco dove trovarla:
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Un estratto
«Per
favore non ditele niente, ne è all'oscuro... Non l’ho mai
confidato a nessuno». Russell imbocca la stradina per andarsene
senza una parola.
«Vi
prego, posso contare sulla vostra comprensione?» O devo disperare?
«Si
farà a modo mio» sentenzia dandomi le spalle e voltando appena la
testa.
«E
quale sarebbe il “vostro modo”?» mormoro. In fondo al cuore non
voglio saperlo. Si gira completamente verso di me, rimette le
mani dietro la schiena e mi osserva dalla testa ai piedi. Mi
fa sentire una merce in esposizione su un bancone.
«I
piaceri che potrei far scoprire al vostro corpo se me lo donaste...»
Cosa? «Non avete idea di come potrebbero ridurvi le mie abilità
sotto le lenzuola. Sarebbe sufficiente una notte per
rendervi dipendente.» Mai! Verrei sezionata viva. «Cose che le
gentildonne possono solo sognare. Io stesso sento che non posso
combattere le mie passioni a lungo quando si tratta di voi.» Talbot
e Frederick Blackwar proponevano di aprirmi le porte de La
Maison Bleu. Russell invece non vuole condividermi con altri
uomini, ma vantare l’esclusiva della mia compagnia. Cos’è
peggio?
Appartenere
a tutti o all’unico che può ferirti veramente? Per lui è tutto un
gioco. Anche suo padre ha detto che è circondato dalle donne. O
questa, o quella, o me non farà differenza per lui. Non sopporterei
di essere l’amante di Talbot, ma morirei se dovessi diventare
quella di Russell, perché finirei col cedere il mio cuore a un
uomo che lo calpesterebbe col tacco dello stivale e il sorriso sulle
labbra.
«Da
quand’è che siete diventato così infido e degenerato?».
«Vi
voglio nel mio letto, Annabelle» chiarisce con occhi luccicanti.
«Temo
che rimarrete insoddisfatto» digrigno i denti per la rabbia.
«Preferisco cedere la mia virtù a Lord Talbot, piuttosto che a
voi».
«Non
sapete quello che dite. Credete che vi lascerà libera di andare,
dopo?» sbotta in un moto di rabbia. «L’inesperienza rende le
donne come voi ignoranti e, per questo, poco giudiziose,
avventate, precipitose» deride, cercandomi una giustificazione.
«Voi
vi fermereste?» lo fronteggio a testa alta. Il sorriso sulle sue
labbra mi dà ragione.
«No,
ma non rincorrerei solo il mio piacere, come farebbe lui.
Approfitterei di ogni occasione per infiammarvi di desiderio, vi
istruirei ai principi del piacere. So essere un amante molto
premuroso».
Si
avvicina e corro via nel senso opposto. Sono costretta a percorrere
il sentiero più lungo per rincasare e scopro che è inutile a
metà percorso. Russell mi ha tagliato la strada, saltando un'aiuola.
Maledetto
sportivo!
«No»
dico puntando le mani avanti. «Giuro che mi metto a urlare»
minaccio, quando ormai è a un palmo da me.
«Vi
tapperò la bocca come da bambini. Ricordate, Annabelle?»
«Andate
via» piagnucolo avvolta dalle sue forti braccia.
«Se
non desiderate collaborare allora accelererò i tempi» bisbiglia
all’orecchio. Mi volta di scatto e preme la mia schiena contro
il suo petto di pietra. Una mano artiglia dolorosamente il seno e
l’altra mi chiude la bocca.
«Prenderò
la vostra verginità adesso, così Talbot non sarà più un
problema.»
Mi
agito, lo graffio, lo strattono per come posso, fino a quando la sua
lingua scivola sul mio collo dandomi i brividi.
«Il
vostro destino è stato segnato il giorno in cui vi ho incontrata.»
La sua mano scivola languida sul mio addome. Con grande stupore,
non è disgusto ciò che provo, bensì una sconosciuta forma
di piacere. Un piacere che non potrà mai essere mio e io non
dovrei mai avere dei pensieri come quelli al ricevimento di Lord
David. Riesco a mordergli forte un dito e a fargli allontanare la
presa.
«Avete
vinto. Russell, avete vinto». Proclamo la mia sconfitta senza fiato.
«Avete ragione voi, siamo legati. Faremo a modo vostro, ma vi
supplico, adesso fermatevi» piagnucolo sommersa da una marea di
sensazioni. Scioglie l’abbraccio e mi accascio al suolo devastata.
«Inizia
il conto alla rovescia, Annabelle».
Interessante, non è vero? Se qualcuno di voi l'ha letto o ha intenzione di leggerlo a breve, mi faccia sapere cosa ne pensa! Grazie^_^
Un abbraccio...
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