Ben ritrovati cari amanti dei libri.
Oggi è venerdì e come sempre si parla di poesia, anzi facciamo parlare le poesie!! Il componimento qui sotto mi rispecchia molto. Dico questo perchè sono una persona che in passato pensava molto a vivere la vita sensatamente (come dice la poesia), ovvero, ogni mia azione era dettagliatamente studiata in base alle conseguenze che avrebbe prodotto. Lo faccio ancora oggi ovviamente, ma ho smesso di calcolare tutto e di pensare troppo in funzione del futuro. Non mi vivevo appieno il presente ed ero sempre presa da mille inutili preoccupazioni. In pratica, mi fasciavo la testa prima di rompermela.
Poi ho capito che era inutile vivere così per due motivi: il primo è che basta un nonnulla per far andare a rotoli tutto, il secondo è che alle persone, che non si davano troppa pena come me, andava meglio.
La poesia di Borges mi ha fatto ricordare la persona che ero prima e che, in vecchiaia, avrebbe avuto tanti rimorsi su come aveva vissuto la propria vita. È palese che ne avrò sicuramente di rimorsi in vecchiaia (ma vabbé, siamo essere mai contenti, questo si sa), ma non importa perchè qui ed ora vivo bene così!
:)