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sabato 30 luglio 2016

TAG | Strega Comanda Colore...

Non so se anche per voi il sabato è così, ma per me è un giorno di rimbambimento generale. Poco male, perchè a portare avanti il blog ci sono i TAG!!!! E quello che vi propongo oggi non riguarda troppo i libri e la lettura ma la vita in generale. Secondo me è un tag perfetto per conoscerci meglio. Spero piaccia anche a voi e che partecipiate numerosi!



Ovviamente ogni tag che si rispetti ha delle regole, e queste sono:

1. Usare l'immagine del tag (vedi sopra)

2. Citare l'inventore del tag (Bloody Ivy) e ringraziare chi ti ha nominato

Io ringrazio Rosa e la Balena Parlante che anche se non mi hanno nominato direttamente, mi hanno comunque fatto scoprire questo simpatico tag. Se non conoscete né Rosa né la Balena andatele a trovare!



3. Trovare e illustrare brevemente:
  • Una cosa che si legge (con la copertina o con un disegno in copertina dove quel colore prevalga) 
  • Una cosa che si indossa (capi di abbigliamento, collane, borsa, giacca, trucco...)
  • Una cosa che si mangia o si beve


ATTENZIONE!! Chi non riesce a trovare le 3 cose del colore scelto verrà acchiappato dalla Strega! (Ahi ahi)
I Blogger nominati che completano il tag acquistano il ruolo della Strega e, con la frase STREGA COMANDA COLORE, scelgono il colore a cui deve attenersi chi viene nominato.

Il colore scelto da Rosa è il BIANCO, quindi ecco i miei 3 oggetti!!



Una cosa che si legge (con la copertina o con un disegno in copertina dove quel colore prevalga)

Purtroppo non mi sono mai, e dico mai, interessata al disegno, neanche quando ero una bambina ed era il momento giusto per imparare! Ovviamente, ora che le lacune sono difficili da sopportare, ho cominciato a seguire tutorial su YouTube e leggere libri sull'argomento. Questa lettura è particolarmente interessante! Sono riuscita a migliorarmi? Ci vuole ancora del tempo, ma ho molte speranze XD



Una cosa che si indossa (capi di abbigliamento, collane, borsa, giacca, trucco...)

Mmm...dovrebbero essere bianche, forse sono un po' grigie ormai, ma il punto è che mi rappresentano tantissimo perchè uso sempre scarpe di questo tipo! Possono essere di marca o comprate al Lidl (al fantastico prezzo di 8 euro!!) io vivo con queste scarpe, tassativamente bianche perchè si possono abbinare a tutto!


Una cosa che si mangia o si beve
Ho scelto il mascarpone perchè sono una grande amante del tiramisù. Lo faccio tassativamente una volta al mese. Di più no perchè è un dessert davvero davvero calorico. 
Essendo solo in due molte volte faccio il tiramisù al bicchiere! La passione per questo dolce è nata grazie a mia madre che un tempo lo preparava di domenica! Seguendo le stesse dosi in molti mi fanno i complimenti, affermando che l'allieva ha superato la maestra :) 


Visto che ho finito il tag sono diventata la strega e quindi STREGA COMANDA COLORE...BLU!
E siete tutti taggati! Inviatemi il link al vostro post perchè sono davvero curiosa di sapere quali cose acchiapperete per non essere presi dalla strega!

Intanto vi auguro un buon sabato...



venerdì 29 luglio 2016

Angolo Poesia #27


Buongiorno cari lettori e buon venerdì!

Oggi mi sono svegliata stanca! Non ho la lucidità mentale  le energie fisiche per parlare, scrivere, leggere o altro, quindi scusate se sono di poche parole!
Per fortuna questa poesia l'avevo scelta in settimana! E il motivo per cui ho scelto lei è perchè leggendola non si può non sentire la profonda tristezza che scaturisce dalla fine di un amore. Questa poesia è così drammatica, ma anche così bella, che ho dovuto subito trascriverla.
Elio Pecora (1936) è un poeta, scrittore e saggista campano. Nel cercare poesie, questa settimana mi sono concentrata esclusivamente su poeti ancora viventi, per conoscerne meglio lo stile e il modo di leggere i nostri tempi in chiave poetica. E devo dire che le poesie che ho letto mi sono piaciute molto ma questa mi ha colpito tantissimo!  



Nelle tue palme dischiuse di Elio Pecora

Nelle tue palme dischiuse
lascia ch’io posi stasera
questo mio sonno di lacrime.
Né sei più tu chi diceva
"andremo...sempre..." Tu vai
incontro ad altre parole
per strade che non conosco
ed io rimango a pensare
se tutto fu gioco.

mercoledì 27 luglio 2016

RECENSIONE | Cuori di Carta di Elisa Puricelli Guerra

Buongiorno a tutti!
Oggi ho in serbo per voi un consiglio di lettura davvero carino. Si tratta di un libro per ragazzi che racconta una storia davvero dolce. Volete che ve la racconti? Eccola qui!  



♦ Cuori di Carta ♦ di Elisa Puricelli Guerra ♦ pubblicato da Einaudi Ragazzi ♦ nel 2012 ♦ Genere: Letteratura per ragazzi ♦ Pagine: 213 ♦ letto in formato cartaceo 


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Tutto inizia con un messaggio lasciato dentro un libro da una ragazza. Un compagno di scuola lo trova e i due cominciano a scriversi senza incontrarsi mai. Non si firmano neppure con i loro veri nomi, ma come Una e Dan, i protagonisti del libro. Anche se non si riconoscono, forse si vedono tutti i giorni. È Una la rossa che sorride come se si fosse appena ricordata qualcosa di buffo? È Dan il biondino con gli occhi verdi da gatto che vedono dentro le persone? I due ragazzi cercano di scoprirsi attraverso quello che si scrivono, si punzecchiano, flirtano, e si rivelano uno all'altra come forse non sarebbero mai riusciti a fare di persona. A poco a poco, però, dalle loro parole emerge una realtà sempre più strana e inquietante. Dove si trovano davvero Dan e Una? Che posto è l'Istituto che frequentano insieme a migliaia di altri ragazzi? Si tratta di un collegio? Di una scuola speciale? Di un riformatorio? E perché tutti i giorni devono prendere una medicina che cancella i loro ricordi? Dan e Una continuano a scriversi e a registrare tutto, finché la realtà, più cruda e feroce di qualsiasi storia nei libri, irrompe nelle loro vite e li costringe a uscire allo scoperto.



Tutta la storia viene narrata attraverso delle lettere. Puck il folletto, romanzo di Kipling, è il tramite di questa caratteristica corrispondenza. Lei e lui, che per convenienza si chiameranno Una e Dan, come i protagonista del romanzo loro complice, si trovano in un istituto per ragazzi traumatizzati. L'obiettivo della struttura è fargli dimenticare gli anni difficili attraverso una terapia e restituirli alla loro vita come nuovi. 
Le giornate all'istituto, però, sono lunghe e noiose, e Una decide di lasciare un breve messaggio in un libro. Con sorpresa, arriverà una risposta. Comincerà così un lungo carteggio tra i due ragazzi. I loro resoconti giornalieri faranno conoscere al lettore il funzionamento dell'istituto, i ragazzi che lo ospitano, amici e nemici dei protagonisti, e lo incanteranno con la dolcezza dei loro profondi sentimenti.

Sia Una che Dan sono ragazzi timidi, riservati e sensibili, che hanno già dovuto affrontare difficili prove nella loro breve vita. La loro permanenza all'istituto la vivono con accettazione, per il semplice fatto che vogliono dimenticare gli ultimi anni vissuti. Lo scrivere lettere a un completo estraneo li fa sentire meno soli e annoiati. Ma non passa molto che Dan e Una si affezionano luno all'altro.


Guarda che così mi rendi geloso! Ti prego, stai alla larga dai ragazzi carini, potresti trovare qualcuno che ti piace più di me!

Inizialmente, i loro discorsi vertono su faccende tipicamente adolescenziali. Dan, infatti, in quanto ragazzo, è molto interessato a conoscere l'aspetto fisico di Una, e sarà proprio lui a confessare per primo i dolci sentimenti che sente nascere per la ragazza, nonostante Una rimanga dapprima introversa.


Sai, Dan, vorrei che anche il mio cuore fosse di carta per metterlo tra le pagine del libro e farlo arrivare fino a te. Così potresti leggere cosa c'è scritto sopra, perché io non sono capace di dirtelo.
Ma forse il mio cuore è davvero di carta, perchè è così fragile 
che tutto lo minaccia.

Nell'istituto, però, qualcosa comincia a spezzarsi. Dan, insieme ai suoi due compagni di stanza, si improvvisano i tre moschettieri e, andando in giro di notte, cominciano a scoprire verità sconcertanti a proposito degli adulti tanto sorridenti e pacati che li monitorano quotidianamente. Le imprese di Dan, Aramis e Porthos verranno raccontate nei minimi dettagli all'entusiastica Una, e di conseguenza al lettore, che noterà un nuovo coraggio e una nuova speranza nel timido Dan. 

La verità finale sarà tragica e darà un brusco risveglio ai protagonisti, i quali capiranno quanto sia importante ricordare ogni momento della propria vita, anche quello più penoso, per crescere e cominciare ad amare, e amarsi, davvero. 


Le cicatrici sono come i segni di guerra che gli indiani si dipingono sulla faccia prima della battaglia, si esibiscono con orgoglio. Non si devono nascondere.


Quello che sembrava all'inizio un romanzo leggero e divertente si è scoperto, poi, essere una raffinata riflessione per i giovani lettori destinatari.
La lettura di questo libro, preso in biblioteca senza nessuna aspettativa, è stata come una cioccolata calda in pieno inverno o un tè fresco in estate. Il sorriso di delizia, alla fine, non me l'ha tolto nessuno!





lunedì 25 luglio 2016

WRITERS GENERATION 2.0 | Presentazione Scrittori Emergenti - Alessio Del Debbio

Buon inizio settimana a tutti!
Torna uno degli appuntamenti più importanti del blog: la segnalazione di autori emergenti!
Lo scrittore emergente di oggi è Alessio Del Debbio con L'ora del diavolo!! Titolo alquanto inquietante se ci pensate, ma Alessio mi ha subito avvertito «non è niente di satanico»! Infatti si tratta di racconti fantastici, che io ho cominciato ad apprezzare proprio in quest'ultimo anno di numerose e variegate letture. Conosciamo meglio l'opera e il suo creatore!




L’ora del diavolo di Alessio Del Debbio
♦  edito da Sensoinverso Edizioni Genere: Antologia di racconti fantastici Pagine: 130 ♦  Formato: cartaceo ♦  Prezzo: 15 euro ♦  Vincitore del III concorso Obiettivo Libro

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L’ora del diavolo è un’antologia di racconti fantastici ispirati a leggende e tradizioni lucchesi, rielaborate in forma romanzesca. Tredici storie, tredici strade che ci portano dritti nelle tenebre, nei luoghi oscuri e misteriosi delle Alpi Apuane, in Versilia e nella Piana di Lucca. Leggende e antiche credenze sono amalgamate in racconti dalle sfumature inquietanti e fantastiche, con magia e speranza che si intrecciano facendo luce sugli aspetti più crudi della natura umana.
Il diavolo si insinua nelle vite degli uomini, li tenta e li inganna: ma da sempre è l’uomo stesso a invocarne la presenza per godere di favori altrimenti inappagati e impossibili da soddisfare. L’ora del diavolo rielabora l’eterna lotta tra il Bene e il Male: bontà e forza di volontà contrapposte e furbizia e malvagità.
Numerose le leggende locali utilizzate nella creazione dei racconti, incentrati o legati alla figura del diavolo, come corruttore di anime, mercante di sogni, sobillatore e firmatario di patti che impegnano gli uomini in cambio di qualche servizio reso loro dal maligno. Qualche esempio? La storia di Lucida Mansi, della Busdraga di Camaiore, l’edificazione del Ponte del Diavolo (a Borgo a Mozzano), le figure degli streghi e dei Serpenti Volastri, della Serpe Regola, dell’Omo Selvatico, il gigante del Monte Freddone, le fate di pioggia, le sirene, il linchetto, i buffardelli, l’ombra di fumo e via dicendo.



Il libro è acquistabile dal sito della casa editrice Sensoinverso e sui principali store (Amazon, Ibs, Mondadori Store, Libreria Universitaria). Ad esempio: http://www.mondadoristore.it/L-ora-del-diavolo-Alessio-Del-Debbio/eai978886793218/ o https://www.amazon.it/Lora-del-diavolo-Alessio-Debbio/dp/8867932187
In caso di difficoltà nel reperirlo, è possibile contattare l’autore direttamente.

domenica 24 luglio 2016

LookThisBookS | I 10 libri che devo assolutamente avere nella mia libreria



Buona domenica a tutti!
State comodi dove siete. Io mi sto solo divertendo a classificare i libri letti, non letti e che vorrei leggere. Nulla di realmente importante ma estremamente spassoso.
Quest'oggi ho pensato a quei libri che vorrei assolutamente possedere fisicamente in casa mia, cioè quelli che so per certo che mi verrà voglia di leggere più volte nella vita, o di cui sentirò il bisogno impellente di andare a consultare per ricordare una bella frase, o, ancora, che vorrò prestare a una persona speciale per condividere qualcosa di esclusivo. Non ho ancora letto tutti i libri di questa lista, ma vi spiegherò, brevemente per ciascuno, il motivo che mi spinge a volerli a mia completa disposizione. Comincio eh!?



Pomodori verdi fritti di Fannie Flagg
Ho visto il film così tante volte che conosco a memoria le battute, ma, sopratutto, l'ho visto per la prima volta quando ero una bambina e mi è rimasto talmente nel cuore che voglio poter disporre di questo libro per la vita intera, per poter ritornare alla mia infanzia e a quella sera quando mia madre disse: ah questo è un film bellissimo, io ho letto il libro e me ne sono innamorata! E lo stesso accadde a me. Diciamo quindi che la motivazione è sentimentale!


Jane Eyre di Charlotte Bronte
Anche questa è sentimentale. È stato il primo libro che mi ha colpito come un martello in testa. La lettura, dopo questo romanzo, non è stata più la stessa. Ho cominciato ad apprezzarla di più e non averne mai abbastanza. Per me Jane Eyre incarna lo spirito della letteratura straniera del XVII-XVIII secolo. È l'emblema di quel periodo, non posso non averlo.



Canto di Natale di Charles Dickens
Come già detto in più post, questa storia è "la mia storia per eccellenza". Sono un'eterna sentimentale/ottimista e leggere di un uomo cattivo che diventa buono e migliora la vita delle persone senza chiedere nulla in cambio è il massimo di ciò che si potrebbe augurare al mondo di questi tempi. Questo romanzo è il mio libro-rifugio.



Saga di Harry Potter di J. R. Rowling
Non l'ho ancora letta tutta ma secondo me è il fantasy più bello e geniale che esista. Tutti, da bambini, dovrebbero poter vivere, nella propria fantasia, avventure come quelle di Harry Potter. Non so se, una volta letti tutti, li rileggerei un'altra volta, ma vedere la saga completa posta sulla libreria mi darebbe una gioia immensa!



Fanny di Jong Erica
Questo libro racconta una storia davvero pornografica e non sola erotica. La vita di Fanny è molto simile a quella di Moll Flanders, ma mooolto più interessante!! In poche parole, quest'autrice è stata la mia professoressa di educazione sessuale durante l'adolescenza; un periodo della vita in cui gli ormoni cominciano a fare quello fanno, ma per cui non si vogliono chiedere chiarimenti ai genitori!! La cara Erica Jong mi ha spiegato tutto in maniera mooolto approfondita e per questo voglio darle un posto d'onore nella mia libreria :)


Cent'anni di solitudine di G. G. Marquez
Mi è piaciuto tantissimo questo romanzo, ma sento l'esigenza di rileggerlo almeno un'altra volta. E in quest'altra occasione voglio scrivere su carta la genealogia scaturita dalla mente di Marquez e riuscirla a memorizzare o comunque a ricordare abbastanza bene e poi allegarla al libro. Una sorta missione di vita!



La casa degli spiriti di Isabel Allende
Amo molto la scrittura della Allende, è una delle mie scrittrici preferite. Il suo romanzo che preferisco è proprio questo, in particolare perchè una delle protagoniste principali, Clara, è uno dei personaggi letterari che ho più adorato in assoluto. In questo libro ci sono molte bellissime citazioni da ricordare.




Il nome della rosa di Umberto Eco


Non so perchè ma avevo un debole per il compianto Umberto; era un po' il mio uomo ideale (!!!) e questo l'ho scoperto dopo la lettura de Il nome della rosa. Ho due edizioni di questo libro e prevedo che il numero aumenterà nel tempo! 




La fattoria degli animali di George Orwell


Questo libro, letto durante i primi anni del liceo, mi ha fatto interessare per la prima volta alla società e alla politica. Credo sia stato un momento molto importante per me.




La Bibbia
Per un esame ho dovuto leggere l'Antico Testamento e "galeotto fu il libro" ne sono rimasta molto affascinata. Ho ben 3 edizione della Bibbia e quando mi chiedono "sei molto cristiana?" io rispondo: "no per nulla, infatti la leggo!". Non voglio entrare troppo nei dettagli ma per me è una storia nel vero senso della parola da conoscere direttamente e non per sentito dire a qualche sermone la domenica in chiesa.


Per ora questi sono i libri che assolutamente voglio avere nella mia libreria. Non ci sono ancora tutti sinceramente, mancano gli Harry Potter e Pomodori verdi fritti. Devo solo trovare le edizioni perfette!
Vorrei proprio sapere quali sono i libri che avete bisogno di avere sempre a disposizione. Aspetto commenti!!


sabato 23 luglio 2016

RECENSIONE | Diritto di volare di Sofia Gallo


Ciao care lettrici e lettori,
oggi ci rivediamo di nuovo!
Un altro bel libro letto e quindi un'altra opinione libraria abbastanza positiva. In effetti mi accorgo di leggere solo ed esclusivamente libri che mi piacciono. Ma come mai? Eppure non scelgo le mie letture in modo preciso, anzi, una rapida lettura alla trama, uno sguardo alla cover, qualche recensione in un blog amico e il gioco è fatto. Non che la cosa mi dia fastidio, certo che no. Ma alcune volte mi chiedo se non sia troppo poco critica!


Diritto di volare ♦ di Sofia Gallo ♦ pubblicato da Giunti ♦ nel 2010 ♦ Pagine: 256 Genere: Letteratura per ragazzi ♦ letto in formato cartaceo




Elena ha poco più di 18 anni, un ragazzo che si occupa attivamente di politica e che la rende partecipe, una sorella più giovane ancora più attratta dagli aspetti più superficiali della vita e un fratello minore a cui è legatissima. La sua vita si intreccia con gli avvenimenti che hanno cambiato l'Italia agli inizi degli anni Settanta. Contestazione, scioperi, ciclostili e manifestazioni convivono con le prime esperienze d'amore, la ricerca dell'approvazione di genitori troppo distanti e il tentativo di trovare il proprio posto e un futuro.



Il messaggio è chiarovogliamo questo, 
lo vogliamo perchè è giusto 
e quindi datecelo. 
Questo è il mitico '68.

Questo romanzo è ambientato nella Torino degli anni '70, e per me che sono una grande appassionata di storia, sopratutto locale, leggere dei luoghi che quotidianamente frequento, ma rivestiti del loro vecchio abito novecentesco, mi ha dato delle forti emozioni e dei grandi brividi. 

Elena, la protagonista, è una ragazza della Torino-bene che si affaccia alla sua nuova vita adulta. Ha finito le superiori, ha un ragazzo complicato, una famiglia in contrasto, un'amica che pensa al matrimonio, vive in una città in tumulto e si occupa attivamente di politica. Tutto questo però lo vive con disagio, come se ogni cosa le volesse tarpare le ali, sopratutto dopo aver incontrato, durante una manifestazione a Bologna, Ernesto, un misterioso ragazzo che la salva dalla polizia, la bacia e poi scompare.
Da questo momento Elena vive la vita come se fosse perennemente sulle montagne russe. All'interno di questa giostra l'autrice inserisce i temi cruciali che delinearono l'Italia negli anni '70: gli scontri di piazza, il nascente terrorismo, i compagni di Lotta Continua, l'alba del femminismo, le fughe da casa, gli espropri proletari, le migrazioni dal sud, il sesso libero, i gap generazionali e i mal d'amore.

La storia, vissuta e raccontata dalla giovane Elena, assume dei contorni evocativi dei bei tempi passati. E questo è la reale intenzione specificata dall'autrice a fine libro: far conoscere alle nuove generazioni l'anima di quegli anni. 

Gli eventi si susseguono in maniera dinamica, forse un po' rapida, ma portano con sé la carica emotiva e sentimentale di Elena, che si appresta a spiccare il volo nonostante le difficoltà intorno a lei. Con l'espressione "diritto di volare", secondo me l'autrice cerca di dare al personaggio la libertà di vivere senza dover rimanere impigliata nelle solite limitazioni sociali. Perchè, nonostante, furono anni di nuove libertà sessuali, psicologiche e di genere, ciò che rimane lampante è la prevaricazione dei genitori sui figli, l'uomo sulla donna, il più forte sul più debole, ecc. 


È stato bello leggere delle proteste delle donne a favore di aborto e divorzio e delle motivazioni di quelle donne che, invece, si opposero a tali cambiamenti perchè spaventate dalla possibilità di essere lasciate dai mariti con il beneplacito della legge. Un progresso per noi oggi scontato ma che alle origini non portarono solo assensi ma anche timori e sofferenza.

Seppur scritto per un pubblico giovane, ho trovato questo romanzo utile anche per lettori più adulti, come me, che non hanno vissuto il periodo descritto. E a mio avviso, da semplice spettatrice, Sofia Gallo è stata brava nel rappresentare quel mondo con elementi annessi e sconnessi. Certo comprendere fino in fondo gli anni '60 e '70 è, non impossibile, ma complicato per chi non li ha vissuti sulla propria pelle. Un libro del genere, però, riesce a delineare, seppur in maniera un po' sfocata, i contorni di quel tempo e di tutto ciò che ad esso è collegato, rendendolo più accessibile ai non addetti ai lavori!


È quindi una lettura che vi consiglio se volete rituffarvi nel nostro vicino ma turbolento passato e capire alcune delle dinamiche che hanno condotto gli italiani agli attuali giorni, con le loro problematiche e risoluzioni.




Angolo Poesia #26


Ma porca miseria!!
Potete dirmelo tranquillamente avete ragione! Sono rincoglionita fin nel midollo! Non mi sono accorta che ieri era venerdì! Pensavo fosse oggi!! O Gesù le mie rotelle mi tirano già brutti scherzi a neanche 30 anni!! È uno shock svegliarsi pensando che sia un preciso giorno della settimana e poi scoprire, qualche ora dopo, di essere in un altro. È quasi come la sensazione di svegliarsi e non sapere dove ci si trova! Veronica forza riprenditi!!

Buongiorno carissimi e buon venerdì/sabato,
spero stiate bene e magari in qualche bella località di mare a spassarvela alla faccia mia! Per la mia cara rubrica di poesia, oggi ho qualcosa per voi che mi ha molto incuriosita: si tratta degli haiku, componimenti poetici giapponesi nati nel XVII secolo. Queste poesie sono composte da tre semplici versi e si occupano prevalentemente di ciò che accade in natura. Era la poesia popolare per eccellenza e quindi non venivano utilizzati fronzoli letterari per catturare l'attenzione del lettore. ciascun haiku, infatti, colpisce per la sua rapidità e immediatezza.
Considerando che sono molto brevi, ho scelto gli haiku che mi sono più piaciuti!


E’ sera ormai.
Tra i fiori si spengono
rintocchi di campana.
Matsuo Basho (1644-1694)


Senza nome,
l'erbaccia cresce in fretta
lungo il fiume.
Yosa Buson (1715-1783)

Non scordare:
noi camminiamo sopra l'inferno
guardando i fiori.
Issa (1763-1828)

Prati d'estate,
tutto quanto rimane
dei sogni dei soldati.
Matsuo Basho 

In questo mondo
frenesia anche nella vita
della farfalla.
Issa

Senso di colpa:
nel mio sonno pomeridiano
il canto dei piantatori di riso.
Issa

Paradisi e inferni
sono vecchia mobilia
fatiscente.
Hakuin

Che mondo,
dove i fiori di loto
vengono arati e trasformati in campo.
Issa

La campana del tempio tace,
ma il suono continua
a uscire dai fiori.
Matsuo Basho

Come in un sogno
vorrei tenere in mano
la farfalla.
Yosa Buson


Metto la sedia
dove le mie ginocchia
possono toccare le rose.
Masaoka Shiki (1867-1902)

mercoledì 20 luglio 2016

RECENSIONE | Die Love Rise di Rosa Campanile

Buongiorno e buon mercoledì lettori!
La recensione di oggi riguarda una cara collega Blogger, Rosa di Briciole di Parole. fin dalle prime parole sono rimasta molto stupita di questo libro. Un po' perchè io amo i distopici, e ne ho uno mio nel cassetto, e un po' perchè, leggendolo, mi ha catturata subito! Pensando che questo è il primo romanzo di Rosa, poi, sono rimasta davvero a bocca aperta!! Grazie Rosa per avermi dato la possibilità di leggerlo!! XD


Die Love Rise ♦ di Rosa Campanile ♦ Self-Publishing (Streetlib) ♦ Pubblicato il 15 marzo 2016 ♦ Pagine: 254 ♦ Genere: Romance / Post Apocalittico / Sci-Fi ♦ Formato di lettura: E-book


In un futuro non molto lontano, la popolazione umana è stata decimata dal virus AD7E0-i che ha trasformato gli uomini in mutanti affamati di carne e sangue. Per i pochi fortunati scampati al contagio iniziale, il mondo è diventato un luogo pericoloso in cui sopravvivere a stento.
Lo sa bene Sophie Warden, che negli ultimi due anni ha fatto tutto ciò che era necessario per proteggere se stessa e sua sorella Leery. La voce che a Leons Town ci sia un Centro di Soccorso e Raccolta ancora operativo rappresenta la loro ultima chance di trovare un rifugio sicuro diverso dalla strada. Nonostante le perplessità che si tratti solo di una diceria, Sophie e Leery, in compagnia di un esiguo gruppo di sopravvissuti, raggiungono la struttura. Ma le cose non andranno come pianificate e la minaccia dei mutanti si rivelerà più letale e insidiosa di prima.

Clive Hudson non è più l'uomo di un tempo. Dopo aver perso coloro che amava, ha deciso di allontanare tutto e tutti, scegliendo la morte come unica compagnia. Se per dispensarla agli infetti o per trovarla lui stesso, non fa più alcuna differenza per la sua anima tormentata da un doloroso passato. L'incontro con Sophie, però, smuoverà qualcosa nel profondo del suo essere.

Due anime simili, entrambe a un solo passo dalla condanna eterna o da un’insperata salvezza. Perché non tutto il buono del mondo è andato perduto. Forse, nonostante il dolore e la morte, si può ancora amare ed essere amati. Anche al tempo dell'invasione mutante.





Andando avanti con la mia vita, vivendo appieno ogni singolo giorno senza mai mollare o darmi per vinta, potevo onorare la memoria di coloro che erano morti e che non sarebbero mai, mai stati dimenticati. Io per prima non li avrei dimenticati.


Sophie ha perso tutto. È sola, arrabbiata e senza più alcuna speranza. I mutanti hanno distrutto tutto e annientato la sua intera famiglia. Dopo essere scampata all'ennesimo attacco di quelle orrende e feroci creature, Sophie riesce a trovare riparo in uno degli ultimi Centri di Soccorso e Raccolta ancora operativo. All'interno gli unici sopravvissuti, Clive e Joe, stanno mettendo a punto un sistema per uccidere quanti più mutanti possibili con un'unica e potente deflagrazione. 
I giorni passano al centro e tra Sophie e Clive sbocciano forti sentimenti contrastanti: rancore, odio, passione. La vita è costantemente appesa ad un filo ed entrambi sanno che qualunque momento potrebbe essere l'ultimo. 

I personaggi "sono pochi ma buoni". Sophie è una giovane ragazza col quale ho empatizzato molto. Il suo personaggio è forte e determinato ma nasconde il bisogno di amare ed essere amata. Clive è un uomo di oltre 30 anni, ex capo della squadra speciale RISE, che ha perso l'interesse per la vita e si comporta apparentemente in maniera fredda e insensibile. Ma la maschera che porta è solo un pretesto per tenere tutti lontano, sopratutto Soph. Infine c'è Joe, l'affabile cervellone che si dimostrerà essere un vero amico per entrambi.

L'amore è la componente principale di questa storia. Non sono solita amare le storie d'amore fine a se stesse ma questa è potente, sensuale, ben descritta e travolgente. Più procedevo nella lettura e più mi dimenticavo di star leggendo il romanzo di una mia collega blogger. Lo stile di scrittura di Rosa mi ha fin da subito coinvolta. Non ho dovuto leggere le solite 30 pagine di prova per abituarmici come spesso mi accade. La sua prosa è immediata, accurata ma estremamente comprensibile.

Il rapporto tra Clive e Sophie scoppia come una bomba ad orologeria nel giro di poco tempo. Non poteva succedere altrimenti. Chiusi in uno spazio ristretto, perennemente minacciati dalla morte, carichi di rabbia e di dolore, le loro passioni sono travolgenti. Quest'amore-odio l'ho trovato molto realistico e privo di forzature. Mi è piaciuto tanto.

La storia è raccontata dai due punti di vista di lei e lui. Entrambi le parti rispecchiano perfettamente i loro pensieri, sensazioni e paure. Questo mi ha fatto empatizzare molto con tutti e due. E d'altronde, l'intento dell'autrice è stato proprio quello di creare un avvicendamento più focalizzato sull'analisi introspettiva dei due personaggi principali e sui loro sentimenti, ma meno sull'azione e l'avventura. Scelta, in alcuni casi, discutibile visto che potrebbe diventare un noioso concentrato di frasi svenevoli e scene melense
In Die Love Rise non è successo; ho seguito la storia con molto interesse fino alla fine e non mi ha mai stufata. 

Il finale è l'unica parte sulla quale potrei avere qualcosa da ridire, ma è un'opinione soggettiva data dal mio personale modo di concepire la vicenda. Infatti, avendo letto una storia gravida di emozioni forti, avrei preferito un finale più struggente. 

Nonostante questo è impossibile non intravedere l'emergere di una brava e incontestabile autrice nel panorama editoriale italiano. Sono molto curiosa di leggere il suo prossimo libro!


Era successo che questa volta, era l’eroe che 
aveva bisogno di essere salvato.




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