Buona domenica a tutti cari lettori!
Come ogni domenica anche oggi parliamo di autori emergenti, ovvero di scrittori a tutti gli effetti, ma che stanno emergendo poco a poco nel panorama editoriale italiano grazie alle loro opere, alla loro bravura, al passaparola e anche alla loro stoica pazienza.
Oggi vi segnalo la nuova pubblicazione di un'amica blogger già stata qui con le sue precedenti opere. Sto parlando di Francesca A. Vanni che stavolta racconta una storia di donne e di violenza, un binomio a cui ci stiamo brutalmente abituando ad asssociare nei fatti di cronaca, e lo fa in collaborazione con un'altra autrice, Ofelia Deville.
Buona lettura!
Oggi vi segnalo la nuova pubblicazione di un'amica blogger già stata qui con le sue precedenti opere. Sto parlando di Francesca A. Vanni che stavolta racconta una storia di donne e di violenza, un binomio a cui ci stiamo brutalmente abituando ad asssociare nei fatti di cronaca, e lo fa in collaborazione con un'altra autrice, Ofelia Deville.
Buona lettura!
Le voci delle donne
Francesca A. Vanni e Ofelia Deville
GENERE:
Narrativa
PAGINE: 74
CASA EDITRICE: StreetLib Self-publishing
PAGINE: 74
CASA EDITRICE: StreetLib Self-publishing
Acquistabile su Feltrinelli, su Amazon e su Streeetlib
TRAMA
Sara, Latisha,
Irina, Minako, Nancy...
Donne diverse che
vivono vite diverse e che, tuttavia, condividono la stessa
insopportabile croce.
Sono infatti
vittime di violenza, sono persone a cui è stato strappato tutto: la
dignità, l’amore, la felicità, l’autostima e spesso anche la
vita.
“Le voci delle
donne” è un libro scritto a due mani da Francesca A. Vanni e
Ofelia Deville, che nasce con l’intento di denunciare il devastante
fenomeno della violenza contro le donne che viene perpetrato ogni
giorno in tutto il mondo.
È un grido di
denuncia, che toccherà il cuore dei lettori.”
ESTRATTO
Alla fine accadde.
Non fu affatto una
sorpresa ma una di quelle cose preannunciate, come quando da bambini
si mangiano troppe ciliegie e si finisce con il fare una bella
indigestione.
Anche Sara, in
quell’anonima e nuvolosa domenica mattina di fine settembre, aveva
fatto la sua bella indigestione.
Non di ciliegie, si
intende, bensì di botte.
Le erano piovute
addosso tutte insieme, da ogni parte, improvvise come una sottile e
fresca pioggia estiva ma più dolorose di certi chicchi di grandine
che a volte ti piovono in testa all’improvviso.
Tutte quelle
percosse avevano finito con lo stordirla talmente tanto da non
riuscire più a farla gridare, a farle implorare di smettere.
Un implorare
inutile, ad ogni modo, poiché quando Daniele si arrabbiava con lei
niente e nessuno riusciva a calmarlo fino a quando non si era
completamente sfogato.
O fino a quando non
aveva liberato i suoi demoni, come era solito dire lui.
Proprio nessuno,
nemmeno la Madonnina d’oro del Duomo che vegliava silenziosa
sull’uggiosa Milano, poteva fermarlo.
La Madonnina che
Sara pregava tutti i giorni affinché facesse cambiare il suo Daniele
in meglio, e che tuttavia non esaudiva mai il suo desiderio.
LE AUTRICI
Francesca
A. Vanni è lo pseudonimo di Marta B. nata in provincia di Milano nel
1984.
Laureata
in Scienze della Formazione ha impiegato gran parte del suo tempo
nello studio della Storia, in particolar modo quella relativa
all’antica Roma, e della Cinematografia soprattutto nell’ambito
della fantascienza.
A
una delle sue più grandi passioni, la saga di Star Wars, ha dedicato
la Tesi di Laurea Triennale “Dal cinema alla realtà:
l’inarrestabile evoluzione della tecnologia nella saga di Star
Wars.” (anno 2006).
All’attività
della scrittura affianca anche quella delle traduzioni.
Ofelia Deville è una donna come tante, che ha trovato il coraggio e la forza necessaria per liberarsi dalla tremenda spirale della violenza domestica.
Dopo un lungo percorso di rinascita si è reinventata una nuova vita, che assapora giorno dopo giorno.
In questo libro c’è anche la sua storia.
Francesca mi ha chiesto di segnalare il suo libro proprio oggi per un motivo ben preciso. Il 25 novembre del 1960 tre sorelle attiviste, Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa MIRABAL, vennero uccise a bastonate dal regime del dittatore Trujillo.
Le sorelle Mirabal morirono tragicamente, ma il loro sacrificio fu un evento che risvegliò molte coscienze sulla questione del FEMMINICIDIO. L'ONU scelse infatti questa data come simbolo per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si celebra in tutto il mondo nello stesso giorno. Qualche mese dopo l'assassinio delle tre donne, il regime di Trujillo iniziò a scricchiolare portando all'assassinio del dittatore. Nel 1962 nella Repubblica Dominicana si tennero finalmente le prime elezioni libere.
Ciao Nik, non conoscevo l'origine di questa triste ricorrenza... grazie anche per lo spunto letterario!
RispondiEliminaBuona domenica :-)
Grazie a te Ariel per essere passata di qua e aver letto il mio post!:) buona domenica!
EliminaGrazie Nik, tanto da parte mia quanto di Ofelia, per la tua grande sensibilità e per aver presentato il libro.
RispondiEliminaGrazie a voi per questa coraggiosa opera e per avermi fato interessare a questa storia così tragica!<3
EliminaCiao Nik,
RispondiEliminaio ho appena comprato il libro. Hai fatto bene a segnalarlo, lottiamo contro la violenza!
Grande Olivia, non voglio essere da meno ;)
EliminaBellissima segnalazione, libro importante e ogni volta che una donna prende parola compie un atto politico per cui un libro è un atto politico in una società fondata sul potere fornito al maschile. La storia delle sorelle Mirabal la conoscevo ma la data non la ricordavo, Francesca ha fatto benissimo a ricordare questa vicenda e anche te a segnalare nel giorno della morte di queste donne attiviste, troppo spesso tendiamo a dimenticarla la storia anche quella recente, non sempre per fortuna e per impegno delle singole che si fa voce.
RispondiElimina