AUGURI carissime lettrici💜
Sono un po' in ritardo per farveli, in effetti, ma chi dice che si fanno solo l'8 marzo?! Bisognerebbe celebrare la donna ogni giorno per ciò che è, ciò che fa e per le ingiustizie che ancora è costretta a subire tutti i giorni!! Per tutte queste ragioni (e per il fatto che non sono riuscita a farlo prima) stasera vi posto la recensione di un libro che parla dell'amore in tutte le sue forme, ed ha come protagonista principale una donna complicata...un po' come tutte noi insomma! 😎
È un libro che mi ha letteralmente stregata e che è stato per me una ricca fonte d'ispirazione! Ditemi voi che ne pensate!
Avrò cura di te ✦ di M. Gramellini e C. Gamberale ✦ pubblicato dalla Longanesi ✦ nel novembre 2014 ✦ Genere: Narrativa italiana ✦ Pagine: 208 ✦ letto in formato cartaceo
SINOSSI
Gioconda
detta Giò ha trentacinque anni, una storia familiare complicata alle
spalle, un'anima inquieta per vocazione o forse per necessità e un
unico, grande amore: Leonardo. Che però l'ha abbandonata. Smarrita e
disperata, si ritrova a vivere a casa dei suoi nonni, morti a
distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfetto. La notte di
San Valentino, Giò trova un biglietto che sua nonna aveva scritto
all'angelo custode, per ringraziarlo. Con lo sconforto, ma anche il
coraggio, di chi non ha niente da perdere, Giò ci prova: scrive
anche lei al suo angelo. Che, incredibilmente, le risponde. E le fa
una promessa: avrò cura di te. L'angelo ha un nome: Filemone, ha una
storia. Soprattutto ha la capacità di comprendere Giò come Giò non
si è mai compresa. Di ascoltarla come non si è mai ascoltata. Nasce
così uno scambio intenso, divertente, divertito, commovente, che
coinvolge anche le persone che circondano Giò. Uno scambio che
indaga non solo le mancate ragioni di Giò: ma le mancate ragioni di
ognuno di loro. Perché a ognuno di loro, grazie a Filemone, voce
dell'interiorità prima che dell'aldilà, sia possibile silenziare la
testa e l'istinto. Per ascoltare il cuore. Anche e soprattutto quando
è chiamato a rispondere a prove complicate, come quella a cui sarà
messa davanti Giò proprio dal suo fedele Filemone, in un finale che
sembrerà confondere tutto. Ma a tutto darà un senso.
Quelli che non uccide a volte diventano immortali.
Chiara Gamberale e Massimo Gramellini: un'autrice e un autore a me sconosciuti ma di cui ho sentito molto parlare, in bene e in male. In Avrò cura di te smettono i panni degli scrittori per diventare Giò e Filèmone in un dialogo epistolare davvero particolare incentrato sull'amore.
Gioconda, detta Giò, è una donna di 35 anni, la cui vita matrimoniale è da poco naufragata. Si ritrova così, sola e disperata, a vivere nella casa dei suoi adorati nonni, da poco morti, ma da sempre esempio dell'amore vero e fedele che lei avrebbe voluto vivere insieme a Leonardo. La notte di San Valentino, Giò trova in un vecchio cassetto una lettera di ringraziamento della nonna destinata al suo angelo custode. Per dare sfogo alla sua frustrazione, anche lei si cimenta nello scrivere un biglietto al suo fantomatico angelo. Piena di sarcasmo e speranze disilluse, Giò lascia la lettera nel cassetto della nonna credendo che poco o nulla di magico possa accadere. E invece l'angelo risponde e si presenta: Filèmone. E la rassicura «Avrò cura di te».
Ti
sei mai chiesta perché le corde suonano, Giò? Fanno resistenza alla
pressione. E’ da quella resistenza che nasce la musica. Come nella
vita: è dalla capacità di resistere alla pressione che nascerà la
tua musica migliore.
Comincia così la corrispondenza tra l'Angelo e la custodita: ironica, commovente, romantica e riflessiva. Piano piano scopriamo la storia di Giò, la sua incapacità di fidarsi del prossimo, l'insicurezza in se stessa, l'incomunicabilità con il padre, la diffidenza verso le scelte della madre e l'incomprensione della vita extra coniugale dell'amica. E poi c'è Leonardo, il problematico ex marito che Giò non è riuscita ad ascoltare e ad amare.
I botta e risposta tra Giò e Filèmone sono stati per me illuminanti e ricchi di molti spunti di riflessione. Giò è la classica ragazza con molti dubbi sull'amore e sulla vita, per nulla convinta che qualcosa di bello possa capitarle. Sarà Filèmone, però, ricordando la sua esperienza di umano, a riportarla sulla giusta strada della felicità cercando di farle comprendere le sue debolezze e il suo valore.
Solo
chi si vuole bene è capace di volerne anche al prossimo.
I colpi di scena non mancano, la trama è originale e lo stile veloce, stimolante e gioioso. La parte interpretata da Gramellini è forse quella più significativa e apprezzabile. Il suo modo di raccontare è candido, soave, senza giudizi, né luoghi comuni o frasi fatte. Forse c'è un'eccessiva sdolcinatezza di fondo, ma personalmente ha reso la mia lettura più positiva e benefica per l'umore.
Avrete sicuramente capito che questo romanzo mi è piaciuto molto e che ve lo consiglio caldamente, sopratutto se siete in uno di quei momenti in cui avete bisogno di dolcezze e tenerezze!
L’amore
perfetto non esiste: quello reale è la somma di tante imperfezioni.
Ma c'è un però... devo ammettere che il finale mi ha un po' fatta trasecolare. Alla fine non ho sentito grande empatia con Giò, e la sua scelta finale ne è la prova perchè non mi sono riconosciuta per nulla nelle sue scelte. Comunque, Chiara Gamberale è stata una bella scoperta, così come Gramellini. Continuerò a seguirli!
Ogni
essere umano è un eroe. E l'eroe combatte sempre per tornare a casa.
Potrebbe restarci fin dall'inizio, ma l'intuito gli suggerisce che per
amare le sue radici in maniera consapevole dovrà prima lasciarle,
dimenticarle, addirittura rinnegarle, per poi iniziare a struggersi
nel ricordo e, superata la prova della lontananza, decidere in piena
libertà di farvi ritorno. Soltanto allora sarà in grado di
apprezzare ciò che già possedeva, ma non era in grado di
comprendere. Il
tesoro che cerchi si trova dove sei, ma come faresti a saperlo se non
andassi a cercarlo da qualche altra parte?