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sabato 27 ottobre 2018

Book Tag | VITA DA LETTORE



Quando non si sa cosa fare, né nella vita in generale né al computer, ecco che nascono i BOOK TAG; e quando i book blogger hanno tempo libero ecco che si danno ai book tag. Sherzi a parte, i tag con libri o qualsiasi altro tag in qualsiasi altro blog è un modo carino e del tutto innocuo di conoscersi un po' meglio, entrare in empatia o passarsi il tempo. Avendo scovato questo tag su dei blog che seguo mi sono detta "perché no?" Ed eccomi qui che vi sciorino momenti della mia vita da lettrice insieme a momenti di vita vera. Spero vi faccia piacere conoscere qualcosa di me!



momento #1 IL MIO PRIMO LIBRO 


Non mi ricordo assolutamente il primo libro che ho letto. Immagino si trattasse di libri Disney, sapete quelli con cui era possibile leggere un cartone animato attraverso immagini e dialoghi. Ma quello che ricordo è il primo libro che mi ha iniziata davvero alla lettura e che mi ha fatto arrivare a scrivere questo post: 
Jane Eyre di Charlotte Bronte.


momento #2 LE SCUOLE ELEMENTARI


Alle elementari il mio maestro di italiano decise, più o meno in seconda o terza, di iniziare tutta la classe alla lettura. In pratica, tutti comprammo un libro e poi a turno ce li saremmo scambiati di mese in mese, fino a leggerli tutti. I libri in questione erano i libri del Battello a Vapore. Quello che più mi è rimasto è ovviamente quello di cui sono ancora oggi la proprietaria: 
Willy Acchiappafantasmi e gli Extraterrestri.


momento #3 LE SCUOLE MEDIE 


Non chiedetemi cosa ho mangiato ieri né che cavolo mi sono messa addosso, ma questo libro me lo ricorderò finché campo. Non so chi sia l'autore, né conosco questa serie di libri per ragazzi. Mi ricordo solo che in una delle mie immersioni in biblioteca l'ho trovato, l'ho letto come se non ci fosse un domani e l'ho amato follemente. Prima di Colpa delle stelle o Io prima di te c'era Al di là della tenda. Non si parlava ancora di YA in Italia ma questo romanzo magnifico è stato un grande precursore del genere. Ve lo consiglio!


momento #4 IL LICEO 



 Potrei citare Harry Potter o La saga di Twilight ma in questo periodo ho sentito un maggior trasporto per Dan Brown e il suo discutissimo Il codice Da Vinci. Ho adorato questo romanzo e dalla fine della sua lettura ho ampliato i miei generi preferiti, infilandoci anche gli storici e i thriller. Al contrario, quelli successivi non mi sono piaciuti e mi hanno fatto abbandonare il buon caro vecchio Dan.


momento #5 L'UNIVERSITÀ



Durante l'università ho letto un sacco di romanzi. Studiavo all'università di Lettere quindi potete immaginare quanti stimoli avessi. 
Il libro che secondo me ha rappresentato questo periodo è un classico, perché scritto prima del 1945, ma non tanto conosciuto tra i lettori: 
Autobiografia di Alice Toklas di Gertrude Stein.
In realtà è l'autobiografia di Gertrude Stein, scrittrice, poetessa, femminista, mecenate di inizio '900, soprattutto di Picasso. Questa lettura ha maturato la mia visione globale sul ruolo della donna nella storia e mi ha avvicinato a tematiche scottanti come il femminismo e il patriarcato.


momento #6 IL COMPLEANNO PIÙ BELLO



Eravamo ancora fidanzati quando il mio dolcissimo tesoro 
mi regalò per il mio 24esimo compleanno un libro che smaniavo di avere: 
La biblioteca dei morti di Glenn Cooper.
Alla fine il libro si rivelò all'altezza delle mie aspettative e lo tengo ancora oggi in grande considerazione. Purtroppo, come è accaduto per Dan Brown anche Glenn mi è caduto nell'oblio per dei seguiti non proprio all'altezza del primo romanzo.


momento #7 NATALE



Potevo anche citarvi Canto di Natale di Dickens, ma il libro che mi ricorda il Natale più di tutti è il quarto volume della Saga di Harry Potter. Sarà che mia madre me lo regalò a Natale di un sacco di anni fa, oppure sarà il fatto che quando uscirono i film ogni Natale andavamo a vederlo al cinema. Be' il maghetto più famoso di tutti con la sua magnifica scuola, le ambientazioni fantastiche e i personaggi che conosco ormai come se fossero amici miei mi fa pensare al Natale più di qualsiasi altro romanzo.


momento #8 ESTATE



L'estate è stata per molto tempo il periodo di maggiori letture. Tra queste, quella che mi ricorda di più la bella stagione, il sole caldo e l'umore quasi sempre alto è Pollyanna. Chi non l'ha letto dovrebbe assolutamente rimediare a questo danno. Non importa che abbiate 20, 30, 60 o 90 anni, Pollyanna è la persona che vorrete sempre incontrare. Fatevi insegnare il suo gioco speciale, vedrete che facendolo avrete una diversa visione della vita.


momento #9 IN VIAGGIO

Risultati immagini per non ti muovere

Un'autrice che ho conosciuto mentre andavo verso un luogo di vacanza è stata la Mazzantini con Non ti muovere. Prima d'allora non sapevo chi fosse né che dalla sua penne uscissero un sacco di storie di vita piene, meravigliose e allo stesso tempo tragiche. Dopo aver letto questo libro, e poi Venuto al mondo, ho eletto questa scrittrice a una delle mie preferite in assoluto. In pratica, con i suoi libri vado a occhi chiusi perché mi fido ciecamente del suo stile.


momento #10 L'ANNO ATTUALE



Ormai al mio povero blog viene la nausea a furia di sentire nominare 
L'amica geniale di Elena Ferrante, ma questo è il mio libro dell'anno. Ne ho parlato abbastanza in questi ultimi mesi e adesso non mi resta che guardare la serie tv che sarà fra pochissimo (oddio, oddio, oddio). Continuo a ribadere che questa storia lunga una vita mozzerà il fiato ai suoi lettori e, nel tempo, entrerà di diritto tra i classici della letteratura.

***

Come sempre ringrazio le muse ispiratrici di questo tag che in questo caso sono state Susy e Ely, dalle quali scopiazzo allegramente tutto ma loro non se la prendono mai :)

Se anche voi volete raccontarvi un po', sia che avete un blog oppure no, potete farmi sapere quali sono i vostri libri per ciascun periodo della vita di lettore nei commenti sotto, o lasciarmi direttamente il link così che poi venga a trovarvi.

Via auguro un buon proseguimento di giornata e un buon fine settimana...



venerdì 26 ottobre 2018

Recensione | Come fermare il tempo di Matt Haig + Ebook gratis

Buon venerdì a tutti.
Sto passando una settimana un po' pesantina e non vedo l'ora che finisca. Le giornate sono lunghe e piene di cose da fare e spostamenti che a fine giornata pesano sulle mie vecchie ossa :) 
Il week end sembra ancora e i tempi di ripresa tra una notte e l'altra non funzionano come dovrebbero. La mattina cammino come uno zombie! Per fortuna la prossima settimana è settimana di vacanza e questa cosa mi fa comunque essere ottimista! Riposo, letture, passeggiate, castagne e cioccolata calda, poi Halloween, e come sempre non so cosa fare.
Qui a Torino ci sono un sacco di eventi per questo particolare giorno, ma eliminando le discoteche e i luoghi dove si balla e basta l'offerta scende un po' di numero. Ho comunque trovato un paese che viene adibito interamente a festa di Halloween e organizza momenti terrificanti e stand carini per passare una nottata all'insegna dell'horror e della paura. Vedremo! Magari scapperà qualche foto e capirete che fine ho fatto!

Oggi volevo parlarvi di una mia recente lettura, un libro uscito da poco qui in Italia, che ho scelto di leggere per la trama e per l'argomento trattato, ovvero il tempo che non passa per tutti nello stesso modo. Inizialmente pensavo si trattasse di una sorta di manuale che spiegava qualche cretinata su come sembrare più giovani (!!!), invece è un vero e proprio romanzo con tanto di bella storia. Spero vi piaccia la mia recensione.

Per l'occasione, ho deciso di mettervi a disposizione l'ebook del romanzo, in formato epub, così che se volete potete leggerlo e farmi sapere se vi è piaciuto. Lo trovate alla fine della recensione.


Titolo: Come fermare il tempo 
(How to stop time)
Autore: Matt Haig
Traduttrice: Silvia Castoldi
Editore: Edizioni e/o
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 311
letto in formato ebook






La mia opinione

Pensate a un uomo che dimostra quarant’anni, ma che in realtà ne ha più di quattrocento. Un uomo che insegna storia nella Londra dei giorni nostri, ma che in realtà ha già vissuto decine di vite in luoghi e tempi diversi. Tom ha una sindrome rara per cui invecchia molto lentamente. Ciò potrebbe sembrare una fortuna… ma è una maledizione. 
Cosa succederebbe infatti se le persone che amate invecchiassero normalmente mentre voi rimanete sempre gli stessi? Sareste costretti a perdere i vostri affetti, a nascondervi e cambiare continuamente identità per cercare il vostro posto nel mondo e sfuggire ai pericoli che la vostra condizione comporta. 
Così Tom, portandosi dietro questo oscuro segreto, attraversa i secoli dall’Inghilterra elisabettiana alla Parigi dell’età del jazz, da New York ai mari del Sud, vivendo tante vite ma sognandone una normale. Oggi Tom ha una buona copertura: insegna ai ragazzi di una scuola, raccontando di guerre e cacce alle streghe e fingendo di non averle vissute in prima persona. 
Tom deve ad ogni costo difendere l’equilibrio che si è faticosamente costruito. E sa che c’è una cosa che non deve assolutamente fare: innamorarsi.

Tom è quindi nato nel lontano 1569 (o giù di lì). Tutti coloro che amava sono morti e per alcuni di essi la colpa è sua. Il fatto di poter vivere così a lungo è per lui una maledizione, una disfunzione, e non riesce a cogliere il lato bello della cosa. E io avrei voluto ammazzarlo, sinceramente! Cosa non darei per vivere nei secoli e vedere il mutamento delle cose intorno a me.

Ma è anche vero che veder morire i propri cari e non poter stabilire legami duraturi con le persone normali è un bel problema. Per questo Tom è un personaggio molto sofferente, non privo di forti sensi di colpa, debolezze e insicurezze, che più volte metteranno in dubbio la sua vita. Eppure in questa sua maledetta vita ha uno scopo: ricercare ciò che davvero gli è più caro e non lasciarselo sfuggire per nessuna ragione al mondo. Solo questo riesce a portarlo avanti nei secoli, affrontare i grandi cambiamenti della storia e non lasciarsi andare nell'oblio della frustrazione.

Ad aiutarlo in tutto questo ci sono altre persone come lui, che al contrario di Tom pensano che l'invecchiare lentamente sia una benedizione e un modo di vivere con diversi vantaggi. Ed è così che Tom ritorna a Londra, nei posti dove nel 1500 girava con sua madre per le vie puzzolenti della contrada o dove suonava per Shakespeare, cercando di ragranellare qualche soldo. 

Tutto il romanzo è una piccola chicca, perché, andando avanti e indietro nel tempo attraverso i ricordi del protagonista, possiamo essere testimoni dei vari periodi storici in cui Tom ha vissuto. Nel 1600 c'erano i processi alle streghe e la peste. Nel 1700 le spedizioni per mare e posti da scoprire e colonizzare. Nell'800 i medici sapientoni e le nuove scoperte. Mentre nel '900 le persone cominciano a divertirsi in diversi modi e la vita cambia drasticamente in meglio ma anche in peggio.

Suoni, colori, odori, tutto ci viene descritto in modo accurato, affascinante ma mai noioso o troppo descrittivo. Per me è stato facile immaginarmi la Londra del XVII secolo e poi quella del XIX. Bellissimo e stimolante. Ma non crediate che tutto si esaurisca qui perché le difficoltà sono dietro ogni angolo.

E poi c'è l'amore e tutte le conseguenze che questo sentimento porta con sé. Come fermare il tempo offre molti spunti di riflessione sia sul tempo che passa, sia sulla necessità di amare qualcuno, della paura di perderlo o di essere la causa delle sue sofferenze.

Ho finito questo libro da diversi giorni e dopo questo tempo di riflessione posso dire che mi è piaciuto tantissimo, una lettura davvero azzeccata, che vi consiglio con sicurezza. Inoltre, lo stile dell'autore riesce fin da subito a catturare il lettore e renderlo partecipe dell'angoscia del protagonista, dei suoi successi e delle difficoltà che incontra. Tutto ciò che ci viene raccontato prende vita!


***
Volete leggere l'ebook di Come fermare il tempo di Matt Haig, allora clikkate la cover e scaricate ovunque vogliate l'epub gratuito. Per leggere questo formato vi servirà l'apposito programma Adob Digital Edition, anche questo facilmente scaricabile gratuitamente sui vostri dispositivi direttamente dal sito produttore. Questa copia non ha l'intento di pubblicizzare nessuno ed è offerta da me come regalo a chiunque voglia leggere l'ebook. Per qualsiasi problema contattatemi.





Cosa ne pensate di questo libro? L'avete letto, pensate di farlo o non è il vostro genere? Avete apprezzato la possibilità di scaricare l'ebook? Spero in futuro di potervene regalare altri, ma per ora è tutto, quindi fatemi sapere i vostri pareri... 
Vi auguro un buon proseguimento di giornata...



lunedì 22 ottobre 2018

Donne&Libri | RUPI KAUR poetessa, illustratrice, femminista

 

Da tempo sento parlare di questa giovane donna, Rupi Kaur, e delle sue poesie illustrate. Nelle ultime settimane, il suo bel viso indianeggiante è stato più volte visto e condiviso su instagram perché messo in primo piano sulla rivista de IlLibraio di settembre. 
Non la conoscevo bene personalmente, un po' perché non leggo poesie dalla fine della rubrica di questo blog AngoloPoesia, un po' perché la mia priorità va sempre e totalmente alla narrativa. Tuttavia, è stato facile interessarsi a questa poetessa contemporanea, perché ha saputo spiccare laddove oggi la poesia sta un po' morendo. Ormai sappiamo che strofe e versi sono retaggio culturale di un gruppo ristretto di persone, diciamo di una nicchia o meglio di un'élite. Rupi Kaur, però, è riuscita ad abbattere muri, sfondare resistenze culturali e farsi conoscere nel mondo.

Il caso vuole che la sua notorietà diventi virale con una particolare foto su instagram che la vedeva sdraiata di spalle, vestita ma con i pantaloni macchiati da una perdita mestruale. La foto fece molto discutere, addirittura venne censurata dal social network.

«È ok condividere ragazzine, spesso minorenni, in intimo, messe in mostra ed erotizzate, ma io non posso condividere uno scatto di cui sono autrice, in cui sono completamente vestita ma con una piccola perdita mestruale».

Da lì fu storia e Rupi Kaur cominciò a far parlare di sè, anzi le sue poesie cominciarono a parlare alle persone che volevano ascoltare (e instagram si scusò con lei).
Nei versi di questa 26enne canadese di origini indiane (punjabi di preciso) prendono forma i pensieri propri dell'autrice sull'amore, sulla cura di se stessi, sull'odio, sul rapporto tra le donne, tra uomo e donna, sulla violenza di genere, sullo stupro, sul male psicologico che una donna fa a se stessa, sui luoghi comuni, le superstizioni e le costrizioni. Insomma, Rupi Kaur è una donna che si è liberata dalle catene che potevano tenerla prigioniera tra le "paure degli uomini", come lei stessa definisce i limiti del mondo patriarcale, e cerca ora di liberare altri come lei. 
I suoi genitori, quando cominciò a parlare di tematiche scomodo come lo stupro o la violenza domestica, si preoccuparono di quello che avrebbe potuto pensare dei futuri suoceri. La sua risposta fu «Allora perché mi avete insegnato a parlare ad alta voce?»



I suoi libri

La sua prima raccolta di poesie, Milk and Honey, pubblicata nel 2014 e da poco uscita in Italia con la casa editrice Tre60, ha avuto e continua ad avere molto successo. 
Ogni poesia è stata scritta per essere una panacea per i problemi, piccoli e grandi, che ogni giorno sono causa di sofferenza per tutti, soprattutto per le donne. Come il latte e il miele, due ingredienti utili per combattere qualsiasi malanno fisico e psicologico, Rupi Kaur ha voluto scrivere qualcosa che potesse sollevare il morale delle sue lettrici e dar loro una mano nelle difficoltà quotidiane.

Ogni poesia è accompagnata da un'illustrazione, creata sempre dall'autrice, per rendere il messaggio delle parole più emozionale, vivo ed efficace.

the sun and the flowers, invece, è di più recente pubblicazione e tratta il tema delle origini, del pieno riconoscimento di sè, dell'abbandono, del dolore e ovviamente dell'amore.


In tanti si sono chiesti se tutte le emozioni riportate nelle poesie avessero a che fare con esperienze dirette dell'autrice. Rupi Kaur non ha dato una risposta chiara. Quel che è certo è che tutto quello raccontano i suoi versi non è inventato, ma parla di lei, di me, di voi, di tutti.


Tutte le poesie le potete trovare liberamente sul suo profilo instagram, giornalmente aggiornato con nuoi pensieri dell'autrice.

***

Questa ragazza è una vera scoperta, sia perché è una poetessa e al giorno d'oggi questa cosa è molto figa, sia perché è una persona che ha molto coraggio. In un mondo in cui il posto della donna è ancora osteggiato da idioti luoghi comuni e culti religiosi retrogradi, una donna che si espone e va contro tutto questo in modo creativo è assolutamente da non perderselo. 

Donne come Rupi Kaur sono un modello da non guardare solo di sfuggita, ma da conoscere e sostenere come meglio si può, in questo caso attraverso i social, condividendo e facendo girare le sue poesie o comprando i suoi libri. 

Che ne pensate? La conoscete? Che rapporto avete con la poesia? E con la poesia impegnata nel sociale? 

sabato 13 ottobre 2018

Nuovi bookblog da seguire CERCASI



Sì ragazzi, avete capito bene. Sto cercando nuovi blog letterari di cui diventare follower. In genere, è il contrario: è il blogger a voler essere al centro dell'attenzione di quanti più lettori possibili. Purtroppo, valutando la lista di blog che seguo, mi sono accorta che molti sono stati chiusi o abbandonati. Da un totale di più di 200 blog seguiti sono arrivata ad averne poco più di 100! Senza contare che non mi sono disiscritta da quelli che sono fermi con le pubblicazioni da inizio 2018, altrimenti sarei a quota 50 o anche meno.

Valutare questo dato di fatto è stato parecchio triste perché molti di questi blog erano davvero ben fatti, curati e pieni di belle iniziative. Purtroppo, cause di forza maggiore hanno deciso di ridurli al silenzio e farli entrare in quel vortice di pagine web ormai derelitte che quando scopri che l'ultimo post risale ad anni prima rimani vittima di una cocente delusione, o almeno così è per me.

L'anno scorso pensavo che scrivere pochi post al mese, non partecipare a rubriche condivise e recensire libri di scarsa attrazione, perchè vecchi, sconosciuti o poco di moda, mi avrebbero portato irrimediabilmente alla chiusura definita del blog. Invece così non è stato, anzi di anno in anno sono sempre più attaccata al mio blog e mi diverto molto a stargli dietro.

Da tempo, ho smesso di tener sotto controllo il numero di follower e la statistica dei visitatori, giornalmente molto bassa. Ormai sono più che conscia di non essere una persona capace di organizzare e seguire diligentemente un calendario editoriale, di non avere il piglio dell'influencer capace di creare contenuti di tendenza e interessanti, né di essere una blogger produttiva, ma soprattutto proficua. Per questo, il mio blog va di pari passo con il mio tempo libero, la voglia di scrivere, di leggere e di recensire (e anche con l'umore e il bel tempo). Non c'è nulla che mi imponga di pubblicare un determinato post un giorno o un altro, e chi mi segue un po' di più sa bene che ho problemi a mantenere una rubrica per più di due mesi e non collaboro con nessuna casa editrice. In pratica, Gli Alberi Da Libri vive di pura passione. E forse questa è una delle ragioni che fa andare avanti blog come il mio.

Leggendo alcuni post di chiusura di bookblogger che seguivo, mi sono accorta che una delle principali cause che portano alla fine di un blog è vivere la lettura e le recensioni come una sorta di secondo lavoro: faticoso, snervante, non sempre fruttuoso come si vorrebbe, e, a lungo andare, debilitante. 
Anche io nel primo anno di blog ero partita per la tangente pensando di chissà cosa fare e dove arrivare. Ma poi ci si accorge che il tempo è sempre poco, e se si fa una cosa irrimediabilmente si sta perdendo la possibilità di farne un'altra. Ed ecco arrivare la frustrazione e la necessità di dover rivalutare le priorità. In questi casi, il blog, per vari e ovvi motivi, è quello che ci perde di più.

Venendo a conoscenza di quanti blog letterari sono stati chiusi negli ultimi due anni non può che dispiacermi, e tanto. Realtà come quella del bookblog viene spesso sottovalutata, sia perché si pensa che gli italiani non leggano abbastanza, sia perché il libro in sé non puzza molto di business. Eppure all'estero la situazione è molto, ma molto, diversa dalla nostra. Basta seguire qualche bookblog in lingua inglese per capire di cosa sto parlando.

La blogosfera quindi è in continua trasformazione... ogni giorno nascono nuovi blog di libri e altrettanti ne muoiono senza che nessuno se ne accorga.
Non so voi ma io starei ore e ore a ricercare e leggere ciò che i blogger scrivono a proposito delle loro ultime letture, delle loro passioni, e della loro concezione della vita in generale. Poi non sempre commento i post che leggo, a causa della mancanza di tempo, ma il bello di avere a che fare con realtà simili alla mia è che ci si può confrontare e scoprire sempre cose nuove, e non parlo solo di libri e autori. Quello è davvero il meno.

Anche voi vi siete accorti della moria di blogger che prima seguivate e che ora non postano più? Conoscete nuovi blog che seguite con piacere? Siete voi stessi dei blogger malati di libri e avete aperto un angolino letterario che volete far conoscere? 
Postate nei commenti tutti i link di cui siete a conoscenza, ve ne sarò grata io e sicuramente i bookblogger a cui darete un po' di visibilità ;)

Vi aspetto numerosi...



lunedì 8 ottobre 2018

Recensione Romance | La piccola casa dei ricordi perduti #1



Ci sono libri che sono un vero toccasana per l'anima. Magari perché arrivano al momento giusto o magari perché si ha solo bisogno di un po' di dolcezza e di qualche coccola librosa. La piccola casa dei ricordi perduti ha rappresentato proprio questo per me, un balsamo lenitivo che ha alleggerito e alleviato qualche dispiacere quotidiano.
Da tempo non mi beavo delle meravigliose atmosfere descritte in modo tanto nitido e della compagnia di personaggi ben raccontati e di carattere, che mi facevano sentire come se fossi proprio lì con loro. 
Questo libro è stata una rivelazione e la cosa bella è che non è finita la storia, perchè la serie continua con altri due volumi che ho tutta l'intenzione di leggere a breve.




Titolo: La piccola casa dei ricordi perduti
Autrice: Helen Pollard
Serie: La serie dei ricordi perduti #1
Editore: Newton Compton
Pubblicato a giugno 2017
Genere: Romanzo rosa/Serie
Pagine: 379
Letto in formato ebook








La mia opinione

Fantastico! Questa potrebbe essere la mini recensione di questo libro, ma posso comprendere come a voi non dica un tubo una singola parola, quindi andiamo per ordine.

Emmy Jamieson arriva a La Cour des Roses, una bella pensione 
nella campagna francese, con l’intenzione di trascorrere 
due settimane di relax in compagnia di Nathan, il suo fidanzato. 
Tra loro c’è qualche problema, ma Emmy è certa che questa vacanza risolverà tutto. Si sbaglia… Neanche il tempo di disfare le valigie e Nathan se l’è già svignata con Gloria, la moglie di Rupert, il proprietario della pensione. 
L’uomo è scioccato ed Emmy, sentendosi in parte responsabile 
dell’accaduto, si offre di aiutarlo a gestire la pensione. 
Emmy ha il cuore a pezzi, ma si trova all’improvviso in una dimensione nuova, circondata da tanti amici, e anche da qualche uomo interessante: 
Ryan, il provocante giardiniere, e Alain, il ragazzo che 
si occupa dell’amministrazione, irritante ma bellissimo. 
Mentre Emmy si riappropria del proprio tempo e del contatto con la natura comincia a sentirsi a casa. Ma sarebbe una follia lasciare amici, 
famiglia e tutto ciò per cui ha sempre lavorato… O no? 

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