Buona domenica carissimi lettori!
Ecco finalmente una domenica da dedicare ad autori ed autrici emergenti, che in queste settimane mi hanno mandato una mail per la segnalazione delle loro opere. Scusate se vi do spazio solo ora!! Come sempre, anche in questo appuntamento, autori e libri saranno tre, così da dare uno spazio abbastanza giusto a ciascuno senza mettere troppa carne al fuoco. Spero che tutti incontreranno i vostri gusti! Io intanto cerco un bel film in tv!!!😁
Visitate il sito di Monika M per conoscere qualcosa in più sulla caccia alle streghe!!
Ecco finalmente una domenica da dedicare ad autori ed autrici emergenti, che in queste settimane mi hanno mandato una mail per la segnalazione delle loro opere. Scusate se vi do spazio solo ora!! Come sempre, anche in questo appuntamento, autori e libri saranno tre, così da dare uno spazio abbastanza giusto a ciascuno senza mettere troppa carne al fuoco. Spero che tutti incontreranno i vostri gusti! Io intanto cerco un bel film in tv!!!😁
MARGOT
di Monika M
Casa Editrice: Self- Publishing
Data di pubblicazione: 5 aprile 2017
Formato: EBOOK - CARTACEO
Pagine: 212
Prezzo: € 1,49 - € 12,99
Genere: Historical Romance
Sinossi
Margot nasce nella Baviera del 1600 scossa dall'Inquisizione. Più volte l'accusa di eresia sfiorerà la sua giovane vita, ma mai la paura l'avrà vinta sul suo temperamento ribelle. Se esser libere rende le donne streghe lei rivendica per sé questa condizione! Ostinata lotterà per la sua indipendenza ed ancor più per il suo unico amore.
Presentazione
In un epoca in cui l'accusa di eresia era diffusa più del pane, molte donne si convinsero di esser Streghe. I motivi erano di diversa origine e natura, alcune dettate unicamente da allucinazioni per via delle sostante assunte consapevolmente e non, altre indotte da ignoranza o semplice fanatismo.
L'antica conoscenza medica che ogni donna custodiva in se divenne motivo di accusa in una società in cui i monaci miravano a detenere non solo il controllo della salvezza delle anime, ma anche del corpo. Essere erboriste o levatrici era già un indizio di stregoneria e nella Germania sconvolta dai roghi dell'Inquisizione del 1600 la protagonista, Margot, nasce e cresce.
Sin dalla sua nascita ella verrà travolta dalla superstizione che nelle povere anime albergava. Il terrore della presenza del maligno che in dettagli corporei si annidava, deformazioni fisiche o semplici macchie sulla pelle, erano sufficienti ad indurre sospetto e condanna.
Tenace, curiosa e ribelle la bambina imporrà a se stessa il sapere come unica colpa per cui finire un giorno sul rogo, vivendo fuori da ogni conveniente tornaconto, amando colui che nessun'altra avrebbe voluto amare.
L'indulgenza, unico motivo di riscatto per poveri che conducevano una vita miserabile, rendeva l'accusa di eresia suprema perdizione non solo di questo mondo ma anche dell'altro e solo le menti più illuminate sfuggirono a quel controllo dettato dalla paura, Margot fu una di queste...
L'indulgenza, unico motivo di riscatto per poveri che conducevano una vita miserabile, rendeva l'accusa di eresia suprema perdizione non solo di questo mondo ma anche dell'altro e solo le menti più illuminate sfuggirono a quel controllo dettato dalla paura, Margot fu una di queste...
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Ritratto di dama
di Giorgia Penzo
Editore: CartaCanta
Genere: narrativa romantica
Data di uscita: marzo 2017
Prezzo di copertina: € 13.00 (presto disponibile anche in ebook)
Pagine: 152
TBR Goodreads: http://tinyurl.com/jf2omlg
Link Amazon: http://tinyurl.com/gnaquew
Link IBS: http://tinyurl.com/z6xhrml
TRAMA
Parigi, notte di San Lorenzo.
Seduta su una panchina di fronte alla cattedrale di Notre Dame, una misteriosa ragazza ha tutta l’aria di aspettare qualcuno.
Uno studente di storia dell’arte – Guillaume – la nota da lontano, apparentemente per caso. Appena incrocia il suo sguardo ha un sussulto: è identica alla famosa Belle Ferronnière ritratta da Leonardo da Vinci, quadro a cui è molto legato.
Sono estranei eppure non si comportano come tali. La complicità che li coglie sin dal primo istante li sconvolge, come se avessero vissuto mille vite insieme da qualche parte nel tempo ma nessuno dei due ne conservasse la memoria. Comincia così – quasi per gioco – la loro passeggiata attraverso la Ville Lumiere, mentre le stelle cadenti rigano il cielo. Dal cimitero di Père-Lachaise fino al cortile del Louvre – passando per gli Champs Elysées, dai giardini delle Tuileries e da un bistrot dove tutto pare essersi fermato alla Belle Époque – i due discutono di ciò di cui è fatta la vita: libri, fato, desideri, morte. Ma soprattutto d’amore.
Quello di cui la ragazza non parla è il segreto che custodisce da sempre, in bilico tra il reale e l’impossibile. Chi è lei veramente? Troverà il coraggio di aprire il suo cuore a Guillaume e sfidare il destino?
L’alba incombe, la scelta è vicina. Poi niente sarà più come prima.
ESTRATTO
[…]
Quando si ritrovò a delineare le iridi, il polso del giovane vacillò. «Lasciamo perdere. È inutile.» Strappò il foglio dal blocco lanciandolo con rabbia dietro le spalle. «Non capisco perché spreco ancora tempo a fuggire.» Indietreggiò da Pélagie fino a sfiorare la parete di stucco veneziano. «Le mie dita vogliono ritrarre lei e nessun’altra.» Strisciò la schiena contro il muro toccando terra con lo sguardo imbrigliato a quello preoccupato della ragazza. «Io voglio lei. E nessun’altra.»
Quasi si accasciò. Affondò il viso tra le mani sporche e a nulla valsero i tentativi di Pélagie d’attirare la sua attenzione. Il nero si amalgamò alle perle di sudore nascoste dietro i riccioli scuri. Sembrava un minatore stremato dall’ennesimo giorno nella cava; un uomo abituato a scavare nell’oscurità, intenzionato a trovare la vena di minerale ma destinato ad accontentarsi dei sassi.
Pélagie si rannicchiò al suo fianco come un ragnetto stanco di tessere la tela. Lo strinse a sé, senza trarne disagio, e il nero sulla tempia di lui si trasferì alla spalla diafana di lei. Erano strani insieme, mal assortiti quanto un bocciolo di vaniglia sopra una torta di pepe.
«Io sono qui» pigolò. «Puoi baciarmi, toccarmi, prendermi, lasciarmi. E continuerò a essere qui. Perché ti ostini a non vedermi?»
Lo sguardo del ragazzo era perso da qualche parte sul pavimento. «Sono suo, Pélagie» replicò calmo. «Te l’ho già spiegato. Perché ti ostini tu a non ascoltarmi?»
[…]
La modella si scostò da lui con violenza. «Cosa manca a me che viceversa la tua damina possiede, eh?» Con uno scatto d’impeto scagliò il mozzicone sul pavimento e lo spense col tallone, furiosa. «La ami sul serio?»
«Sul serio.»
Un brontolio isterico le massaggiò le gengive. «Sei uno stupido. Perché perseveri nell’amare un’idea?»
«Dicono che l’amore trascenda lo spazio, il tempo e addirittura la realtà. È lui a scegliere noi, non il contrario.»
«Ma per quale maledetta ragione proprio lei?»
«Non lo so. Forse per nessuna, e per tutte quelle che l’universo può contenere. Oppure per lo stesso motivo per cui respiro» ammise, disarmato. «Posso trattenermi dal non farlo, ma dopo poco il mio organismo comincia ad avere bisogno d’ossigeno. Nonostante combatta e tenga duro ogni volta un secondo di più, alla fine non posso fare a meno di riempirmi i polmoni. È naturale. Allo stesso modo mi viene naturale amarla e quando provo a lasciarla andare, la mia anima soffoca.»
«Tu sogni, amico mio. Parli come se un giorno potessi incontrarla al mercato, nemmeno fosse una donna qualunque. Come se potessi incrociarla per caso tra la folla durante una delle tue passeggiate notturne.»
«Lei è da qualche parte…»
«È al Louvre!» La modella divampò alla stessa maniera del suo ritratto. Poi si spense piano mentre la gola riassorbiva l’urto della voce tagliente. «E per quanto tu possa aver perso la testa per lei, non ti ricambierà mai. Non può. Fattene una ragione.»
«Non ci riesco.» Il ragazzo lanciò lo sguardo oltre il lucernario alla ricerca di un segno rintanato nell’azzurro, ma il cielo era pulito e senza auspici. Non trovò nulla di più in quel colore che gli interni della mansarda o le iridi di Pélagie gli avessero già svelato.
L'AUTRICE
Giorgia è nata a Reggio Emilia, dove vive tuttora.
Ama il cinema (dove va almeno una volta a settimana), i giochi di ruolo (avete presente Vampire: The Masquerade e D&D?), la mitologia, l’Art Nouveau, divorare biografie di personaggi storici femminili e scappare a Parigi alla prima occasione. È una ragazza nerd nata nel posto sbagliato, nell’epoca sbagliata e laureata alla facoltà sbagliata. Scrivere è la sua più grande passione.
Pubblicazioni: http://tinyurl.com/z6batra
I giardini incantati
di Stefano Labbia
Casa Editrice: Talos Edizioni
Data di pubblicazione: 2017
Genere: Raccolta poetica
Acquistabile su Talos Edizioni e
presso le maggiori librerie online
Trama
Seconda silloge poetica del giovane autore romano Stefano Labbia: i versi di questa nuova raccolta, più maturi ed importanti, rispetto ai precedenti, ci trascinano in un giardino incantato fatto di sfumature vivaci e tinte forti: l'autore ci mette di fronte ad un afflato piuttosto originale, tanto che sembra coraggiosamente poco curarsi della lezione ermetica e avanguardista del Novecento rifacendosi forse ai crepuscolari (Corazzini, Gozzano, Govoni, ecc.) e recuperando l’intimismo e la “semplicità” a fronte del modernismo a tutti i costi. Versi, quelli presenti ne “I Giardini Incantati”, che sono il frutto di varie esperienze di vita e di rapporti umani contrastanti, fra sentimenti e risentimenti, amarezze e dolcezze, comuni a tutti noi esseri umani, figli dei tempi antichi e moderni. Per cui la poesia del Labbia è, come ella stessa dice della vita, “severa e ilare al tempo stesso”.
Dicono di Stefano Labbia:
«Stefano Labbia è un vero paroliere della poesia.» Michela Cenci – Giornalista – Eventi Culturali
Magazine.
«(Stefano Labbia usa) La poesia come motore del mondo e mezzo tramite cui esprimere grandi
verità.» Cristina Biolcati – Giornalista – Oubliette Magazine
«(...) La sua scrittura (del Labbia) snella, diretta e giovane come i suoi trent’anni è una breccia che sconvolge il lettore. Una lettura sulla quale specchiarsi e scombinare i capelli alle convinzioni preesistenti sull’amore, sul tempo, sulle occasioni e sulla natura di certi amori. (...)»
L'altrove. Appunti di poesia.
La prefazione del volume è a firma della poetessa e scrittrice Fiorella Cappelli (Premio finalista alla Cultura Letteraria al Concorso Internazionale di Anguillara Sabazia nel 2002, Premio Nazionale di Castel Morrone (CE) 2004), che introduce caparbiamente la poetica dell'autore.
La postfazione è a cura della filosofa e scrittrice Maura Gancitano.
L'AUTORE
Stefano Labbia, classe 1984, è un giovane autore italiano di origine brasiliana. Nato nella Capitale, ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, “Gli Orari del Cuore” nel 2016 per Casa Editrice Leonida. Al lavoro sulla sua prima serie televisiva originale inglese di stampo teen drama, dal titolo “Fear”, di cui è unico ideatore e sceneggiatore, vive attualmente a Londra. Nel 2017 vedrà alla luce la sua seconda silloge poetica dal titolo "I Giardini Incantati" (Talos Edizioni). Collabora dal 2016 con i portali 2duerighe.com (sezione spettacolo (cinema e teatro)), MyReviews (cinema e libri) e Oubliette Magazine (cinema, arte, teatro, musica). Scrive per "Il Nostro", free press magazine mensile dal 2017. Conduce e cura un programma radio dedicato a cultura, poesia, teatro e musica sulla radio indipendente Deliradio. Ha inoltre collaborato alla stesura e all'ideazione di serie televisive.