Buon mercoledì innazintutto!
Oggi voglio mettervi a parte sia dell'incipit di un libro della Morton, sia del libro che ho in lettura proprio in questo momento. Si tratta di una storia davvero emozionante, con uno stile mozzafiato, interessante come solo pochi potrebbero esserlo e difficile da lasciare per troppo tempo chiuso sul comodino.
È il secondo libro di quest'autrice che leggo, e se il primo mi era piaciuto moltissimo, questo posso dire con certezza che gli sta un gradino sopra! Non ci sono quasi parole per descriverlo. La storia è incredibile e prende subito; le protagoniste sono tre ed è difficile scegliere quella che piace di più o quella più appassionante!
Sicuramente recensirò il libro tra qualche tempo, quindi per ora dovrete accontarvi delle prime righe del primo capitolo!
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1
Londra, 1913
INTORNO a lei era tutto buio, ma la piccola fece come le avevano ordinato. La signora le aveva detto di aspettare lì, in quel posto sicuro, silenziosa come un topolino nella dispensa. Tanto era tutto un gioco, lo sapeva, un po’ come nascondino.
Da dietro i barili, la bimba ascoltava. E intanto si faceva un disegno nella mente, come le aveva insegnato il suo papà. Vicine sentiva tante voci di uomini, certamente marinai, che si gridavano cose. Erano voci dure e tonanti, incrostate di mare e di salsedine. Da lontano le arrivavano il rombo e i fischi delle navi misti allo sciabordio dei remi, e su tutto lo stridore dei gabbiani che ad ali spiegate assorbivano la luce piena del giorno.
La signora sarebbe tornata, così le aveva detto, e la piccola sperava che arrivasse presto. Ormai aspettava da molto tempo, tanto che il sole aveva attraversato il cielo e ora le scaldava le ginocchia sotto il vestitino nuovo. Cercò di sentire il fruscio delle gonne della signora contro le tavole del ponte, il rumore dei suoi tacchetti rapidi, veloci, sempre di corsa, molto diversi dai passi della sua mamma. Chissà dov’era la sua mamma, pensò distrattamente, come capita ai bambini molto amati. Chissà quando sarebbe arrivata. E pensò anche alla signora. Sapeva chi era, lo aveva sentito dire dalla nonna. La chiamavano l’Autrice, e abitava nel piccolo cottage in fondo alla tenuta, oltre il labirinto. La bimba non avrebbe dovuto saperlo. A lei era proibito giocare nel labirinto di siepi. La mamma e la nonna le avevano spiegato che era molto pericoloso spingersi fino alla scogliera. Ma qualche volta, quando nessuno vedeva, a lei piaceva fare le cose proibite. Intanto, i granelli di polvere le danzavano intorno a centinaia nella lama di luce che tagliava lo spazio tra due barili. La bambina sorrise e di colpo la signora, la scogliera, il labirinto e la mamma svanirono dai suoi pensieri per dare spazio a un nuovo gioco: prendere i granelli di polvere con le dita. Ma ogni volta che si avvicinavano ai polpastrelli non faceva in tempo a chiudere le dita che scappavano via, e lei rideva.
Il giardino dei segreti
Kate Morton
Sperling & Kupfer
Narrativa inglese
Pubblicato in Italia nel Maggio 2010
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Il giardino dei segreti, ma secondo me sarebbe meglio il titolo originale Il giardino dimenticato, è un libro d'avventura, di mistero e d'amore. Tre sono le epoche storiche che si intrecciano in questa storia, così come tre sono le protagoniste collegate tra loro da un recondito segreto.
Cosa ne pensate? Gli dareste una possibilità?
Io lo sto divorando e non riesco a smettere di pensarci! Adoro i segreti così ben celati e le protagoniste femminili così forti! Non vedo l'ora di parlarvene!
Ciao , Nik!! Sono contenta di constatare come anche a te la Morton ti stia piacendo sempre più; io la amo. Ho letto persino lultima sua fatica, e praticamente di lei leggerei anche la lista della spesa ☺
RispondiEliminaAhahahah Confermo che anche a me interesserebbe la sua lista della spesa!!:):):)
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