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lunedì 22 ottobre 2018

Donne&Libri | RUPI KAUR poetessa, illustratrice, femminista

 

Da tempo sento parlare di questa giovane donna, Rupi Kaur, e delle sue poesie illustrate. Nelle ultime settimane, il suo bel viso indianeggiante è stato più volte visto e condiviso su instagram perché messo in primo piano sulla rivista de IlLibraio di settembre. 
Non la conoscevo bene personalmente, un po' perché non leggo poesie dalla fine della rubrica di questo blog AngoloPoesia, un po' perché la mia priorità va sempre e totalmente alla narrativa. Tuttavia, è stato facile interessarsi a questa poetessa contemporanea, perché ha saputo spiccare laddove oggi la poesia sta un po' morendo. Ormai sappiamo che strofe e versi sono retaggio culturale di un gruppo ristretto di persone, diciamo di una nicchia o meglio di un'élite. Rupi Kaur, però, è riuscita ad abbattere muri, sfondare resistenze culturali e farsi conoscere nel mondo.

Il caso vuole che la sua notorietà diventi virale con una particolare foto su instagram che la vedeva sdraiata di spalle, vestita ma con i pantaloni macchiati da una perdita mestruale. La foto fece molto discutere, addirittura venne censurata dal social network.

«È ok condividere ragazzine, spesso minorenni, in intimo, messe in mostra ed erotizzate, ma io non posso condividere uno scatto di cui sono autrice, in cui sono completamente vestita ma con una piccola perdita mestruale».

Da lì fu storia e Rupi Kaur cominciò a far parlare di sè, anzi le sue poesie cominciarono a parlare alle persone che volevano ascoltare (e instagram si scusò con lei).
Nei versi di questa 26enne canadese di origini indiane (punjabi di preciso) prendono forma i pensieri propri dell'autrice sull'amore, sulla cura di se stessi, sull'odio, sul rapporto tra le donne, tra uomo e donna, sulla violenza di genere, sullo stupro, sul male psicologico che una donna fa a se stessa, sui luoghi comuni, le superstizioni e le costrizioni. Insomma, Rupi Kaur è una donna che si è liberata dalle catene che potevano tenerla prigioniera tra le "paure degli uomini", come lei stessa definisce i limiti del mondo patriarcale, e cerca ora di liberare altri come lei. 
I suoi genitori, quando cominciò a parlare di tematiche scomodo come lo stupro o la violenza domestica, si preoccuparono di quello che avrebbe potuto pensare dei futuri suoceri. La sua risposta fu «Allora perché mi avete insegnato a parlare ad alta voce?»



I suoi libri

La sua prima raccolta di poesie, Milk and Honey, pubblicata nel 2014 e da poco uscita in Italia con la casa editrice Tre60, ha avuto e continua ad avere molto successo. 
Ogni poesia è stata scritta per essere una panacea per i problemi, piccoli e grandi, che ogni giorno sono causa di sofferenza per tutti, soprattutto per le donne. Come il latte e il miele, due ingredienti utili per combattere qualsiasi malanno fisico e psicologico, Rupi Kaur ha voluto scrivere qualcosa che potesse sollevare il morale delle sue lettrici e dar loro una mano nelle difficoltà quotidiane.

Ogni poesia è accompagnata da un'illustrazione, creata sempre dall'autrice, per rendere il messaggio delle parole più emozionale, vivo ed efficace.

the sun and the flowers, invece, è di più recente pubblicazione e tratta il tema delle origini, del pieno riconoscimento di sè, dell'abbandono, del dolore e ovviamente dell'amore.


In tanti si sono chiesti se tutte le emozioni riportate nelle poesie avessero a che fare con esperienze dirette dell'autrice. Rupi Kaur non ha dato una risposta chiara. Quel che è certo è che tutto quello raccontano i suoi versi non è inventato, ma parla di lei, di me, di voi, di tutti.


Tutte le poesie le potete trovare liberamente sul suo profilo instagram, giornalmente aggiornato con nuoi pensieri dell'autrice.

***

Questa ragazza è una vera scoperta, sia perché è una poetessa e al giorno d'oggi questa cosa è molto figa, sia perché è una persona che ha molto coraggio. In un mondo in cui il posto della donna è ancora osteggiato da idioti luoghi comuni e culti religiosi retrogradi, una donna che si espone e va contro tutto questo in modo creativo è assolutamente da non perderselo. 

Donne come Rupi Kaur sono un modello da non guardare solo di sfuggita, ma da conoscere e sostenere come meglio si può, in questo caso attraverso i social, condividendo e facendo girare le sue poesie o comprando i suoi libri. 

Che ne pensate? La conoscete? Che rapporto avete con la poesia? E con la poesia impegnata nel sociale? 

sabato 13 ottobre 2018

Nuovi bookblog da seguire CERCASI



Sì ragazzi, avete capito bene. Sto cercando nuovi blog letterari di cui diventare follower. In genere, è il contrario: è il blogger a voler essere al centro dell'attenzione di quanti più lettori possibili. Purtroppo, valutando la lista di blog che seguo, mi sono accorta che molti sono stati chiusi o abbandonati. Da un totale di più di 200 blog seguiti sono arrivata ad averne poco più di 100! Senza contare che non mi sono disiscritta da quelli che sono fermi con le pubblicazioni da inizio 2018, altrimenti sarei a quota 50 o anche meno.

Valutare questo dato di fatto è stato parecchio triste perché molti di questi blog erano davvero ben fatti, curati e pieni di belle iniziative. Purtroppo, cause di forza maggiore hanno deciso di ridurli al silenzio e farli entrare in quel vortice di pagine web ormai derelitte che quando scopri che l'ultimo post risale ad anni prima rimani vittima di una cocente delusione, o almeno così è per me.

L'anno scorso pensavo che scrivere pochi post al mese, non partecipare a rubriche condivise e recensire libri di scarsa attrazione, perchè vecchi, sconosciuti o poco di moda, mi avrebbero portato irrimediabilmente alla chiusura definita del blog. Invece così non è stato, anzi di anno in anno sono sempre più attaccata al mio blog e mi diverto molto a stargli dietro.

Da tempo, ho smesso di tener sotto controllo il numero di follower e la statistica dei visitatori, giornalmente molto bassa. Ormai sono più che conscia di non essere una persona capace di organizzare e seguire diligentemente un calendario editoriale, di non avere il piglio dell'influencer capace di creare contenuti di tendenza e interessanti, né di essere una blogger produttiva, ma soprattutto proficua. Per questo, il mio blog va di pari passo con il mio tempo libero, la voglia di scrivere, di leggere e di recensire (e anche con l'umore e il bel tempo). Non c'è nulla che mi imponga di pubblicare un determinato post un giorno o un altro, e chi mi segue un po' di più sa bene che ho problemi a mantenere una rubrica per più di due mesi e non collaboro con nessuna casa editrice. In pratica, Gli Alberi Da Libri vive di pura passione. E forse questa è una delle ragioni che fa andare avanti blog come il mio.

Leggendo alcuni post di chiusura di bookblogger che seguivo, mi sono accorta che una delle principali cause che portano alla fine di un blog è vivere la lettura e le recensioni come una sorta di secondo lavoro: faticoso, snervante, non sempre fruttuoso come si vorrebbe, e, a lungo andare, debilitante. 
Anche io nel primo anno di blog ero partita per la tangente pensando di chissà cosa fare e dove arrivare. Ma poi ci si accorge che il tempo è sempre poco, e se si fa una cosa irrimediabilmente si sta perdendo la possibilità di farne un'altra. Ed ecco arrivare la frustrazione e la necessità di dover rivalutare le priorità. In questi casi, il blog, per vari e ovvi motivi, è quello che ci perde di più.

Venendo a conoscenza di quanti blog letterari sono stati chiusi negli ultimi due anni non può che dispiacermi, e tanto. Realtà come quella del bookblog viene spesso sottovalutata, sia perché si pensa che gli italiani non leggano abbastanza, sia perché il libro in sé non puzza molto di business. Eppure all'estero la situazione è molto, ma molto, diversa dalla nostra. Basta seguire qualche bookblog in lingua inglese per capire di cosa sto parlando.

La blogosfera quindi è in continua trasformazione... ogni giorno nascono nuovi blog di libri e altrettanti ne muoiono senza che nessuno se ne accorga.
Non so voi ma io starei ore e ore a ricercare e leggere ciò che i blogger scrivono a proposito delle loro ultime letture, delle loro passioni, e della loro concezione della vita in generale. Poi non sempre commento i post che leggo, a causa della mancanza di tempo, ma il bello di avere a che fare con realtà simili alla mia è che ci si può confrontare e scoprire sempre cose nuove, e non parlo solo di libri e autori. Quello è davvero il meno.

Anche voi vi siete accorti della moria di blogger che prima seguivate e che ora non postano più? Conoscete nuovi blog che seguite con piacere? Siete voi stessi dei blogger malati di libri e avete aperto un angolino letterario che volete far conoscere? 
Postate nei commenti tutti i link di cui siete a conoscenza, ve ne sarò grata io e sicuramente i bookblogger a cui darete un po' di visibilità ;)

Vi aspetto numerosi...



lunedì 8 ottobre 2018

Recensione Romance | La piccola casa dei ricordi perduti #1



Ci sono libri che sono un vero toccasana per l'anima. Magari perché arrivano al momento giusto o magari perché si ha solo bisogno di un po' di dolcezza e di qualche coccola librosa. La piccola casa dei ricordi perduti ha rappresentato proprio questo per me, un balsamo lenitivo che ha alleggerito e alleviato qualche dispiacere quotidiano.
Da tempo non mi beavo delle meravigliose atmosfere descritte in modo tanto nitido e della compagnia di personaggi ben raccontati e di carattere, che mi facevano sentire come se fossi proprio lì con loro. 
Questo libro è stata una rivelazione e la cosa bella è che non è finita la storia, perchè la serie continua con altri due volumi che ho tutta l'intenzione di leggere a breve.




Titolo: La piccola casa dei ricordi perduti
Autrice: Helen Pollard
Serie: La serie dei ricordi perduti #1
Editore: Newton Compton
Pubblicato a giugno 2017
Genere: Romanzo rosa/Serie
Pagine: 379
Letto in formato ebook








La mia opinione

Fantastico! Questa potrebbe essere la mini recensione di questo libro, ma posso comprendere come a voi non dica un tubo una singola parola, quindi andiamo per ordine.

Emmy Jamieson arriva a La Cour des Roses, una bella pensione 
nella campagna francese, con l’intenzione di trascorrere 
due settimane di relax in compagnia di Nathan, il suo fidanzato. 
Tra loro c’è qualche problema, ma Emmy è certa che questa vacanza risolverà tutto. Si sbaglia… Neanche il tempo di disfare le valigie e Nathan se l’è già svignata con Gloria, la moglie di Rupert, il proprietario della pensione. 
L’uomo è scioccato ed Emmy, sentendosi in parte responsabile 
dell’accaduto, si offre di aiutarlo a gestire la pensione. 
Emmy ha il cuore a pezzi, ma si trova all’improvviso in una dimensione nuova, circondata da tanti amici, e anche da qualche uomo interessante: 
Ryan, il provocante giardiniere, e Alain, il ragazzo che 
si occupa dell’amministrazione, irritante ma bellissimo. 
Mentre Emmy si riappropria del proprio tempo e del contatto con la natura comincia a sentirsi a casa. Ma sarebbe una follia lasciare amici, 
famiglia e tutto ciò per cui ha sempre lavorato… O no? 

domenica 7 ottobre 2018

WRITERS GENERATION 2.0 | Presentazione Scrittori Emergenti




Buona domenica cari lettori!
Come ve la passate in questa bella giornata d'autunno, ammesso che anche da voi sia bello? Qui in provincia di Torino c'è un bel sole caldo che accompagna una mattinata frescolina, e di per sè stiamo passando un'ottimo inizio di giornata. Poi non posso nascondervi che io e il mio compagno abbiamo in programma, dopo pranzo, di andare per boschi alla ricerca di castagne per celebrare finalmente questo perfetto clima autunnale. Ovviamente castagni permettendo!

Era da prima delle vacanze che non segnalavo autori emergenti e mi dispiace, ma le attività del blog erano un po' rallentate. Da oggi riprende anche questa rubrica settimanale e quindi sono contenta di poter di nuovo dar spazio agli autori nostrani.

Oggi è un appuntamento un po' speciale perchè vi presenterò una sola autrice, che tra il 2017 e il 2018 ha scritto diversi libri, spaziando dai romanzi storici ai libri per ragazzi. Ecco a voi:

FRANCESCA A. VANNI

Francesca A. Vanni è lo pseudonimo di M. B. nata in provincia di Milano nel 1984.
Laureata in Scienze della Formazione ha impiegato gran parte del suo tempo nello studio della Storia, in particolar modo quella relativa all’antica Roma, e della Cinematografia soprattutto nell’ambito della fantascienza.
A una delle sue più grandi passioni, la saga di Star Wars, ha dedicato la Tesi di Laurea Triennale “Dal cinema alla realtà: l’inarrestabile evoluzione della tecnologia nella saga di Star Wars.” (anno 2006).
All’attività di scrittrice affianca anche quella di traduttrice.


Titolo: Solo un uomo
Editore: StreetLib 
Genere: Narrativa storica
Anno di uscita: 2017
Pagine: 63
Prezzo: 2,99 € (ebook), 3,99 € (copertina flessibile)
Acquistabile su Amazon

TRAMA

Sembra un giorno come tanti altri, sul monte del Golgota.
Tre croci si stagliano contro il cielo scuro e ad una di esse è inchiodato un uomo di nome Yeshua che tutti chiamano il Re dei Giudei, il figlio di Yahweh.
In questo breve romanzo, Francesca A. Vanni ci mostra la sua personale visione della passione di Cristo, mettendo nero su bianco quelli che forse sono stati i pensieri del Messia con sensibilità e una grande capacità introspettiva.


giovedì 4 ottobre 2018

Consigli di Lettura | Black History Month, ovvero quali libri leggere per conoscere la cultura afro


Il black history month, conosciuto anche come afro-american history month, o come si dice dalle nostre parti il mese della storia dei neri, è una ricorrenza celebrata nei mesi di ottobre e febbraio dagli Stati Uniti, dal Canada e dal Regno Unito.
L'origine di questa commemorazione è attribuita allo storico di colore, Carter Woodson, nel 1926. Tuttavia, solo dagli anni '70 si cominciò a rievocare ogni anno questa speciale commemorazione, così che nel 1976 venne riconosciuta ufficilamente dal governo statunitense.
L'obiettivo era quello di far conoscere e mantenere viva nella memoria della gente la storia africana, le migrazioni dei neri verso l'America e l'Europa, la loro messa in schiavitù e l'appropriazione della loro identità.
Nel corso degli ultimi due secoli, la cultura nera è stata raccontata in mille modi possibili da diversi scrittori e studiosi di storia. C'è quindi solo l'imbarazzo della scelta se si vuole leggere a proposito della cultura afro. Io vi propongo 10 libri che ho letto o di cui ho ho visto il film o ne ho sentito parlare. A voi la scelta!




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