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lunedì 21 novembre 2016

Recensione | La scuola di Linda di Regina di Luanto

Ciao miei carissimi lettrici e lettori...
ho appena finito un libro davvero bello e interessante che mi ha tenuta col fiato sospeso per molti capitoli! Un romanzo che riprende le storie d'amore ottocentesche ma ambientato in Italia e con tematiche di denuncia nei confronti della società maschilista del tempo. Un libro che mi è davvero piaciuto per tutta una serie di elementi che adesso vi racconterò, sperando di farvi venire voglia di leggerlo per riportare in auge un romanzo, e la sua autrice, dimenticati davvero per molti decenni ma oggi in grado di far valere il proprio diritto di far parte della letteratura classica italiana!!



La scuola di Linda ✦ di Regina di Luanto ✦ edito in ebook da Sara Minervini per E.M.A ✦ 1° edizione nel 1894 ✦ Genere: Classico ✦ Pagine: 241 ✦ letto in ebook 




La contessina Linda Vallorsara è cresciuta alla scuola della finzione, della menzogna e del privilegio di classe, confusa da opinioni oscillanti e senza una guida a regolarne gli istinti e insegnarle a giudicare con chiarezza. Solo l’incontro con il vero amore potrebbe risvegliare il suo cuore e lo spirito, riconducendola alla semplicità della sua vera indole. Ma «l’amore è un atto generoso e costa caro ed è sempre più vantaggioso seguire l’esempio della maggioranza e caricare le spalle altrui per alleggerire le proprie». Sullo sfondo della gaudente Roma umbertina e giolittiana, questo romanzo dimenticato di Regina di Luanto restituisce non solo le pagine strappate dalla Storia della Letteratura Italiana ‒ quelle della scrittura femminile tardo ottocentesca ‒ ma anche il senso di una feroce critica alle convenzioni e convenienze di una società fiacca e priva di sostanza morale che non conosce differenze fra i sessi.

Regina di Luanto è lo pseudonimo di Anna Guendalina Lipparini (Terni, 22 febbraio 1862 – Pisa, 8 settembre 1914). Divenne celebre per i temi narrati nei suoi racconti e romanzi nei quali non nascose lo sprezzo per l’ipocrita visione della donna e della condizione femminile, oggetti inerti da tenere confinati nello stretto raggio delle convenzioni sociali.




Linda Vallorsara è una bambina che vive la sua appartenenza alla ricca nobiltà romana in modo contrastante: da un lato si balocca con il lusso e l'aspirazione di partecipare a numerose feste e raduni alla moda quando sarà grande; dall'altro osserva disgustata l'ipocrisia dei ricchi, la superficialità della madre vanitosa, le scappatelle amorose del padre e il bisogno di apparenza insito nella sua classe sociale. La purezza e la lealtà di Linda la portano ad amare, ad aver compassione e a non giudicare inferiori coloro che non appartengono al lusso e che sono capaci di veri sentimenti verso di lei.

Educata in convento con le signorine della più ricca nobiltà italiana, Linda sogna il suo vero amore: un amore puro, non attaccato alle convenzioni economiche che vogliono la dote come scambio di moneta per sobbarcarsi il peso di una moglie, ma che, al contrario, senta solo il bisogno di stare insieme a lei, al di là di contratti, tradizioni, usi e costumi obbligatori per la società corrotta intorno. 

Purtroppo, l'uomo che le ruba il cuore è lontano da tutto questo e, scoperto l'inganno, la ragazza decide di non abbandonarsi più a futili cedimenti amorosi capaci solo di farla soffrire. Linda si lascia avvincere dal mondo bigotto e ipocrita da lei sempre osteggiato, e ne diventa un'illustre rappresentante. E grazie a questo suo nuovo modo di comportarsi Linda trova marito: un uomo dapprima mite e amichevole ma che col tempo diventa inetto, egoista e disinteressato alla moglie, la quale ricerca l'adulazione nei propri confronti in altri uomini, nelle feste, nei pettegolezzi e nell'ipocrisia generale. Una Linda del tutto diversa dalla bambina di inizio libro, che porterà il lettore a conoscenza di una società e dei suoi molteplici protagonisti e, immancabilmente, a un tragico epilogo.

Il mutamento di Linda mi ha lasciata davvero amareggiata. Fino alla fine pensavo, e speravo, che qualcosa sarebbe cambiato, avesse trovato l'amore vero e sarebbe ritornata ad essere l'eroina per eccellenza! Invece non è accaduto, ma questo, insieme al triste finale, ha dato al libro maggiore carattere e più spessore!!

Tanti i personaggi che si conoscono in modo approfondito, e tanti quelli che si ripresentano a distanza di tempo nella vita di Linda raccontando di sé. 
La storia scorre davvero fluida senza noia  lentezza in alcuna parte del romanzo. Le sensazioni di Linda sono ben trascritte e mai melense o svenevoli, anzi, la protagonista è una bambina, poi una donna, con un carattere abbastanza forte e deciso che segue un percorso di formazione parecchio logico e coerente.  

A sorprendermi un po' e a dare al libro una nota piccante, ma non oscena, sono state le insinuazioni lesbiche nella vita di Linda, durante il periodo in convento. L'autrice vela i comportamenti tra ragazze con descrizioni allusive e poco esplicite, ovviamente per il riserbo che nel suo tempo c'era a proposito di determinati argomenti.

L'autrice, Regina di Luanto, è una donna che ha vissuto in prima persona la società e il mondo di Linda e per questo offre un quadro davvero ben illustrato di ciò che accadeva nei salotti, a teatro, tra amiche o nelle case di campagna dei nobili aristocratici italiani. 
Alla fine, la scuola di Linda è la sua vita, il suo trascorso e le persone al suo fianco. Per farvi capire quanta immoralità, degenerazione e falsità risiedeva in tale scuola, tale da costringere un animo puro come quello della piccola Linda a corrompersi in modo tanto brutale, vi cito alcune frasi del libro che sono il succo dell'educazione dei nobili del tempo e di molti di oggi, purtroppo!!


«Figurati che ad un tratto la mamma diventasse vecchia, brutta...»
«Non importa, le dovresti volere bene lo stesso. Non è vero babbo che tu non divorzierai?»
«No, no. Ma dimmi quando la tua bambola è sciupata e
le mancano gli occhi e i capelli, non mi vieni a dire "babbo compramene un'altra?"»
«Sì». Mormorò Linda, scossa nella sua opinione da un tale argomento.
«Dunque?»
«Dunque, per farsi volere bene, bisogna essere sempre belli?»
«Potendo!» Concluse il conte Vallorsara.









domenica 20 novembre 2016

WRITERS GENERATION 2.0 | Presentazione Scrittori Emergenti

Buona domenica a tutti!
Oggi andiamo giù di segnalazioni di autori e autrici emergenti com'è giusto che sia, vista l'importanza di sostenere chi scrive ma che, per diverse ragioni, non è supportato dai "big" che fanno muovere soldi, fama e successo!!! 
Facciamoci, quindi, noi carico di appoggiare questi novelli scrittori con il nostro entusiasmo, la nostra passione e la nostra dedizione verso la lettura!





LE AFFINITÀ’ DEL CUORE di SERENA DAMIANO


Titolo: Le affinità del cuore 
Autrice: Serena Damiano 
Editore: Libromania
Pubblicato il 22 novembre 2016
Genere: Romance 
Fomati: epub, mobi 

TRAMA
Sara e Jim hanno sempre saputo di essere fatti l'uno per l'altra. Gli anni che passavano, il matrimonio e le loro due bambine non li avevano mai messi in crisi. La passione si è spenta solo quando Jim si è lasciato assorbire troppo dal lavoro ed è diventato sempre più assente. Separarsi è stata una decisione condivisa ma non per questo meno dolorosa. Aprirsi a nuove relazioni non è di consolazione per Sara e la ricerca di un possibile partner su un sito di incontri sembra solo un modo per ammazzare la noia. Inaspettatamente, uno dei profili consigliati la incuriosisce e i primi scambi in chat con il misterioso sconosciuto la coinvolgono da subito. Può un algoritmo funzionare meglio di Cupido? Chi è l'uomo misterioso che la sta facendo innamorare in chat? Esiste davvero qualcuno che possa prendere il posto di Jim nel suo cuore? Una commedia romantica e brillante sulla ricerca dell'anima gemella e sulle mille sorprese che l'amore regala ogni giorno. Perché lo abbiamo scelto: L’autrice è in grado di far sognare il lettore. I suoi desideri traspaiono da questo racconto, che pur parlando di una storia d’amore magica lascia sempre lo spazio per la realtà e per le difficoltà che la caratterizzano. Sempre con i piedi per terra, ma al contempo capace di portare il lettore in un mondo in cui i sogni si avverano. 


L'AUTRICE
Serena Damiano è nata a Torino l' 8 Marzo del 1994. Vive con sua madre, i suoi fratelli e un cagnolino di nome Lucky. Ama mettere su carta le sue fantasie con personaggi che in qualche modo la rispecchiano. 




TUTTO IN UNA NOTTE di SILVIA CASINI


Autore: Silvia Casini
Titolo: Tutto in una notte
Editore: Libromania
Pubblicato il 22 novembre 2016
Genere: Fantasy
Formato: Epub, mobi


TRAMA
Sligo, Irlanda, Maya si ritrova in una stanza d'ospedale, non ricorda nulla di quello che le è successo nelle ore o nei giorni precedenti, ha perso la cognizione del tempo e dello spazio, ma ben presto sua madre le darà una notizia sconvolgente. Gli amici con cui è uscita a fare quella maledetta gita notturna sono morti tutti. Il trauma è forte e per superarlo dovrà cambiare città, scuola, vita. Cosa è successo quella notte? Perchè il ricordo continua a perseguitarla anche a chilometri e a mesi di distanza?
Perché lo abbiamo scelto: Il romanzo si sviluppa attorno alla protagonista, Maya. Paure, sensazioni e sorprese sono descritte molto bene dall’autrice che riesce a portare il lettore esattamente nei luoghi magici in cui la protagonista si muove. La curiosità di capire come andrà a finire, di ricostruire il mistero che questa ragazza si porta dietro, fa sì che il lettore si senta spettatore diretto della storia.


L'AUTRICE
Silvia Casini dopo aver conseguito una laurea breve in interpretariato e traduzione, si laurea in Lingue e Letterature straniere per poi conseguire a Cambridge un Business English Certificate e studiare Comunicazione integrata. Dopo varie collaborazioni sia all'estero che in Italia, attualmente si occupa di critica cinematografica e collabora con diversi siti e testate. Ha già scritto: Magia e altri amori. Pensieri e micro-racconti strampalati alla fermata del treno edito da Edda Edizioni e L'appendifiabe pubblicato da Nadia Camandona editore. 




È QUI CHE VOLEVO STARE di MONICA BRIZZI


Titolo: È qui che volevo stare
Autrice: Monica Brizzi
Editore: Self-publishing
Genere: Romance
Pagine: eBook 150 ; cartaceo 248 
Prezzo: eBook  1.99 € ; cartaceo 11,48 €

Formato: eBook e cartaceo 
Data di uscita: 30 marzo 2016
Link Amazon (eBook): https://goo.gl/Jcjwvj
Link Amazon (cartaceo): https://goo.gl/1PX1Qa





TRAMA 
Una promessa fatta dieci anni prima. Tornare in Grecia, ancora una volta, tutti insieme. È questa l’idea che spinge un gruppo di trentenni a ripetere la gita dell’ultimo anno di scuola. Peccato che Sofia, una ventinovenne così rossa e piena di lentiggini da essersi meritata il soprannome di Gnomo, non sia pronta a ritrovare tutti, soprattutto Michele, l’ex da cui cerca di scappare. Ma anche Giusti e Paolucci, l’imbucato Martinelli, le ragazze della E, il professore di storia dell’arte, la bidella, Tommaso, l’amico di sempre, il ragazzo di Ragioneria che conosce sin dai tempi delle medie. Tra strane scoperte, nuovi amori, tradimenti, serate in discoteca, pianti e risate a non finire, immersa nella Grecia delle grandi divinità, Sofia riuscirà una volta per tutte a sconfiggere la sua chimera?



L'AUTRICE
Monica Brizzi, classe 1983, scrive da quando è poco più che una ragazzina. Ama leggere un po' di tutto, dai grandi classici alla fantascienza. Quando scrive, però, finisce quasi sempre per raccontare storie d'amore ironiche. Oltre a È qui che volevo stare è autrice di Innamorarsi ai tempi della crisi e Il mio supereroe, edito da Delos Digital. Gestisce un blog in cui parla di tutto e di niente, anche se i temi conduttori sono la scrittura, i libri e la sua timidezza.


Pagina Facebook autrice: https://www.facebook.com/ilmondodim/ 



Alle prossime segnalazioni...

sabato 19 novembre 2016

MY READING WEEK ✪9

Buon sabato carissimi lettori!
Finalmente il weekend!! Ne siete contenti anche voi? Io sto passando delle giornate llleeeennnntttteeee ma llleeeennnntttteeee, che più di così non si può! E quando giungo a questo punto è come se mi togliessi un peso dal cuore!! Ma che vita fantastica! 
Vabbè, anche oggi vorrei parlarvi della lettura che ho cominciato questa settimana. Titolo e copertina, come al solito, sono stati "galeotti" per me e così ho voluto avere questo libro a tutti i costi!!! Qualcuno mi ha accontentato e quindi ve ne parlo brevemente!!



La lettura della settimana è
LA LETTRICE di TRACY CHEE, dove protagonista è una ragazzina di 15 anni, Sefia, che porta con sé un oggetto davvero pericoloso, causa della perdita della sua famiglia e di un'esistenza tranquilla. Questo oggetto è un libro.
In un mondo privo di libri e di lettori, Sefia, e il suo particolare oggetto, saranno costantemente in pericolo di vita e dovranno superare ardue prove per scoprire la verità sul perchè qualcuno la stia cercando e infine la libertà! In pratica vi ho detto tutto e niente della trama di questo libro perchè devo confessarvi che io solo questo ho capito di ciò che sto leggendo!



Sono arrivata a pagina 
61 di 374 e quindi mi trovo all'inizio del 6° capitolo, ma come vi dicevo la storia continua un po' a girare su se stessa e a non essere ancora del tutto comprensibile. Intuisco che la ragazza e il libro siano i protagonisti principali ma nient'altro in più!



L'ho scelto perchè
la copertina è bella e il titolo mi ha incuriosito moltissimo. Ogni volta che leggo parole come lettrice, o libro, o biblioteca, o che so io, sento immediatamente un interesse smodato verso il romanzo in questione. Ho quindi richiesto il titolo alla Newton Compton che me l'ha subito accordato. Non ho letto la sinossi, e le recensioni delle altre blogger sono state un po' discordanti quindi non saprei proprio cosa aspettarmi!


Prime riflessioni di lettura
Allora, non mi sta entusiasmando sinceramente come pensavo! Il fantasy è un genere che mi piace molto ma, spesso, si perde in descrizioni e scene fantastiche che mi annoiano un po'. Anche La Lettrice, per quel che ho letto fino adesso, lo sto trovando un po' lento e monocorde, ma sono all'inizio e quindi non mi scoraggio. 
Credo che, alla fine, possa trattarsi di una bella storia, ma il ritmo deve accelerarsi! Speriamo! :)








venerdì 18 novembre 2016

Angolo Poesia #41





Ciao carissime amiche e amici,
se stavate aspettando l'appuntamento di poesia, eccovi qua accontentati!! 
Premetto che questa nuova sezione di Angolo Poesia, riferita alle opere di poeti emergenti, mi sta rendendo molto felice ed entusiasta di come prosegue. Infatti, sto trovando autrici e autori davvero interessanti, grazie sopratutto al passaparola! 
Oggi vi presento una poetessa, Agnese Coppola, conosciuta grazie al supporto della mia cara amica Erica del blog Nel dì di Demetra e delle Muse

Agnese non è proprio un'autrice emergente perché ha all'attivo già parecchi lavori, editi e inediti. Per esempio, ha pubblicato Ho sciolto i capelli con l'editore il Pozzo e l'Arancio di Oria (Brindisi), considerato un vero e proprio manifesto poetico di emancipazione femminile (leggete QUI l'articolo dedicato), e il libro di poesie Nella terra di mezzo con ILMIOLIBRO e l'associazione gaggianese AVAS. 
Quando le ho chiesto di poterla inserire nel mio settimanale appuntamento di poesia, Agnese ha gentilmente accettato e ha scelto per noi due sue poesie inedite, che qui vi propongo, insieme a un suo breve commento.





Da vicino il fiume segue
l’incostanza delle tue parole
il manto animale 
tracciato dalle stelle 
sulle sinapsi invisibili 
di quel vago sapore di-vino. 
Da lontano lo spettacolo di 
ogni fiume 
ha portate regolari 
in contrasto i pagliacci 
agitano il sorriso. 
E piove 
la sete della sera.



La poesia nasce dal contrasto tra vita e forma, tra essenza e apparenza. Io amo molto un verso di una poesia di Vincenzo Cardarelli che scrive "l'idea che ci facciam di ogni cosa è cagion che tutto ci deluda" e in questi miei versi ho cercato di considerare e condensare tutta la mia delusione per un mondo dove il nulla appare e il contenuto rimane in silenzio. C'è una morale rovesciata. Un circo che esegue sempre il solito spettacolo senso vita al vuoto, all'ignoranza, al potere dei prepotenti.






Sì, è vero ho detto tante volte  che sarei cresciuta e 
avrei portato in spalla il cuore. 
Serve per attutire i colpi inferti da infette parole 
sguardi affettati da grammi di cattiverie sotto vuoto. 
Sì, ho promesso che avrei portato in spalla il cuore. 
Serve per allentare la pressione e respirare senza contratture. 
Eppure le costole tremano e premono ancora senza lasciarlo passare 
e le spalle sono cariche di lacrime e 
stagni di leggi e laghi, 
bacini vicini o lontani, 
e tu ancora respiri. 
Sì, prometto di portare a spasso questo cuore che non ne vuole sapere 
di battere solo per le sue arterie e 
recircolare solo il sangue sporco delle proprie miserie. 
Risponde ancora questo cuore ad aritmie fuori porta 
del mondo accovacciato sullo zerbino di casa.

 


Questa seconda poesia è più intima. Indica l'ascolto incessante che ho con il mondo e i suoi mali. Per me scrivere è medicare e liberare il mio sentire delle pressioni esterne che si sedimentano nelle mia anima e vengono poi filtrate dalla poesia. Spesso la pressione è troppo forte. Ci sono troppe situazioni (vicine o lontane ) che la mia anima trascina. Ma l'indifferenza non appartiene alla mia vita, alla mia scrittura.




Sono poesie che mi sono piaciute moltissime perché hanno la capacità di mettere, chi legge, a diretto contatto con la passione e il coinvolgimento dell'autrice. Sono piene di sentimento, cosa davvero impossibile da non notare. Sono poesia pura!
Cosa ne pensate?

Ringrazio immensamente Agnese per aver accettato l'invito e per aver condiviso la sua esperienza e la passione per la poesia qui a Gli Alberi Da Libri. Un grazie di cuore di nuovo a Erica, che posso definire un po' la mente di questa nuova veste di Angolo Poesia :)  E un grazie speciale a voi, lettori, che continuate a supportare questa rubrica!! 

Vi lascio con una frase di Agnese che mi è piaciuta molto :)
Io credo molto nella poesia e nella condivisione di questo genere che per molti è per pochi. Per me invece deve essere di tutti e camminare per le strade del mondo!




mercoledì 16 novembre 2016

RECENSIONE | Mary Poppins di Pamela Lyndon Travers

Ciao carissimi!
Mi ci è voluto più di una settimana per finire di leggere il libro di Mary Poppins. Il romanzo era breve ma particolare e la storia non era quella che mi aspettavo. Non mi ha delusa ma non mi ha coinvolta al 100%. 
Per chi non avesse letto il libro o visto il film premetto che in questa recensione troverete degli spoiler! Ma leggete per capire... buona lettura!



Mary Poppins ✦ di Pamela Lyndon Travers ✦ pubblicato da Rizzoli ✦ nel 2010 traduzione di Letizia Bompiani ✦ illusrazioni di Mary Shepard ✦ 1° edizione: 1934 ✦ Genere: Letteratura per ragazzi ✦ Pagine: 116 letto in formato e-book 



Non c'è bambino che, vedendo il film di Walt Disney del 1964, non abbia desiderato conoscere Mary Poppins, salire le scale scivolando sul corrimano, come lei; aprire un ombrellino e prendere il volo; pescare dalla sua grande borsa che contiene di tutto, persino una poltroncina. Mary Poppins compare un giorno portata dal vento in Viale dei Ciliegi 17, davanti alla casa più piccola della strada, e cambierà per sempre la vita dei bambini Banks.



Scrivere questa recensione è stato proprio difficile. Credevo di trovarmi di fronte alla Mary Poppins del film, con canzoni, balletti e magia, e credevo anche che la storia fosse esattamente quella che ci aveva propinato la Disney per decenni. Invece no! La cosa inizialmente mi ha un po' fatto arricciare il naso, proprio come a Mary Poppins, perchè mi sembrava tutto lento e noioso; poi ho cominciato a entrare nella storia e nella "mente" dell'autrice, e da quel momento la lettura è andata meglio! 
Mentre leggevo preparavo la recensione. Ora che ho finito il libro, tutto quello che avevo scritto l'ho cancellato e ho voluto ricominciare da capo! Quindi...

...Mary Poppins arriva a casa Banks sospinta dal vento dell'est! Qui, i suo modi autoritari e tirannici faranno da padrone, ma diverranno anche cari ai bambini Banks. Giovanna, Michele, ma anche Giovannino e Barbarina, i due gemelli neonati, si meravigliano delle cose sorprendenti che Mary Poppins può far fare loro: prendono il tè sul soffitto insieme allo zio Alberto, girano di notte per il Parco Zoologico dove tutto è al contrario, gli uomini in gabbia e gli animali i padroni, e poi vanno a far compere di Natale insieme a una stella che chiede consigli sui regali per le altre sue sorelle del cielo! Ogni giorno è un'avventura diversa per Giovanna e Michele, ma quando il vento cambia è ora che Mary Poppins vada via!

Mary Poppins è una donna con un carattere imperioso, vanitoso e molto capriccioso. È impossibile capire cosa le passi per la testa e se provi realmente dei sentimenti di amore e affetto verso i bambini. Con loro è più una bisbetica tiranna che una governante. Giovanna e Michele, tuttavia, si affezionano a lei pur dovendosi sottomettere ai suoi mille capricci.

Gli altri personaggi, Berto (lo spazzacamino del film), signor e signora Banks, sono lontanamente abbozzati e poco attivi nella storia. I veri protagonisti sono ovviamente Mary Poppins e i bambini, ma loro non fanno altro che essere il filo conduttore della storia. Infatti, i vari capitoli, ognuno dei quali racconta un'avventura unica, sono legati tra loro solo dalla presenza dei tre protagonisti e da nient'altro.

Lo stile di scrittura è poco descrittivo e molto sbrigativo. Il libro infatti è breve ma lento, purtroppo. Alcuni capitoli sono stati noiosi e per nulla coinvolgenti. A volte personaggi, luoghi e azioni superavano esageratamente la fantasia diventando troppo banali e infantili. 

Impossibile entrare in sintonia con Mary Poppins, è stata per me un'antieroina nella maniera più assoluta. Il suo personaggio non è tanto attivo quanto spesso nominato. Cioè, la sua presenza è debole, infatti agisce poco, ma è sempre richiamata all'attenzione del lettore attraverso dei riferimenti!! I bambini invece sono stati più piacevoli e comunicativi.

Una cosa davvero fastidiosa è stata l'italianizzazione di tutti i nomi dei personaggi: Giovanna e Michele, BERTO (!!!) e zio Alfredo! Strano che la traduttrice non l'abbia fatto anche con Mary Poppins. Non voglio neanche immaginare cosa sarebbe uscito fuori!!

Mentre leggevo il libro, mi sono decisa a guardare il film Saving Mr. Banks, che parla di come Walt Disney riuscì ad avere i diritti cinematografici di Mary Poppins per poi farne il film animato del 1964. A parte che ve lo consiglio davvero tanto (io ho addirittura pianto alla fine!), fare la conoscenza dell'autrice, l'imperativa Miss Travers, è stato come conoscere e comprendere meglio Mary Poppins. Non voglio svelarvi altro perché è un film da vedere assolutamente!!! Ma credo che solo questa piccola parentesi mi abbia decisa ad andare avanti nella lettura! Cosa molto triste per me da dirvi.

Insomma, avrete ben capito che il film d'animazione è meglio del libro perchè la storia raccontata è più ricca di contenuti, più attraente e più magica. Purtroppo sono un po' dispiaciuta di questo perché amando molto i libri avrei preferito fosse stato il contrario. Capisco comunque che la mia visione di Mary Poppins era stata idealizzata dal film e questo è andato a discapito del libro, che comunque vi consiglio di leggere per farvi un'idea più precisa di questo classico!!

Se qualcuno l'avesse letto sarei molto curiosa di conoscere la sua opinione!! Scrivetemi nei commenti!!
Se avete letto fino a qui grazie della pazienza! Avevo molto da scrivere :):) 







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