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venerdì 15 marzo 2019

Recensione | La valle delle meraviglie di Amy Tan



Buongiorno!
É da diverse settimane che non mi faccio vedere sul mio bloghettino, ma nulla di grave solo una brutta influenza che mi ha davvero messa a terra. Finalmente sono guarita, o quasi, e posso di nuovo passare il mio tempo libero al computer e non a dormire!! 
Anche se non stata bene il tempo per leggere non mi è mancato, ma delle varie letture fatte non ho messo per iscritto neanche una parola. Il romanzo che vi recensisco oggi è di un libro letto quasi un mese fa, ma volevo parlarvene non tanto perché mi ha emozionato quanto perché non l'ha fatto! E si, le brutte letture capitano a volte anche a me, ma di rado! Questa non è stata terribile ma neanche fantastica. 




Titolo: La valle delle meraviglie
Autrice: Amy Tan
Editore: Salani
Genere: Romanzo storico




Trama

"Questa è la storia di Violet, figlia di Lulu, tenutaria di una “casa di piaceri” di lusso nella Shangai del 1905. Lulu è americana e single, mentre il padre di Violet è Lu Shing, famoso pittore erede di una ricca famiglia cinese. 

Violet, capricciosa e viziata, convinta che la madre non la ami abbastanza, vive nel lusso finché a 14 anni un avventuriero – amante della madre – la rapirà per venderla a un’altra casa di piaceri come “cortigiana vergine”. Violet dovrà adattarsi alla sua nuova vita con l’aiuto di Zucca Magica, ex cortigiana presso sua madre che diventa la sua assistente e unica confidente e alleata. Questa sarà solo la prima delle tante rivoluzioni che Violet subirà nel corso della sua vita, in un susseguirsi di scoperte, delusioni, cambiamenti e nuovi amori.

Spaziando tra oltre 40 anni di Storia e due continenti, La valle delle meraviglie descrive anche da un nuovo punto di vista la fine dell’ultima dinastia imperiale cinese, l’avvento della Repubblica, l’esplosione degli investimenti stranieri e molto altro ancora.

La mia opinione

La valle delle Meraviglie è una storia che mi ha fatto scoprire fatti e persone realmente esistiti che ignoravo per la lontananza geografica, e forse anche per l'ignoranza generale. Leggendo mi sono commossa, arrabbiata e orripilata dalla crudeltà con la quale sono state trattate donne e bambine nella Shangai dei primi anni del '900. Conoscevo le Geishe, anche grazie al famoso romanzo Memorie di una Geisha, e sapevo che erano donne che fin da giovanissime venivano istruite in tutto e per tutto per soddisfare il piacere maschile, anche se non proprio a livello sessuale come poi si è scoperto.

In questo romanzo però non si parla di geishe ma di un altro tipo di "prostituzione femminile". Nelle case di piacere di lusso, le "bellezze", ovvero le cortigiane, vengono anch'esse educate al culto dell'uomo fin dalla più tenera età, ma qui il sesso è una parte importante del rapporto tra cortigiana e cliente, soprattutto perchè i frequentatori di queste case non sono solo giapponesi, più placidi e composti, ma anche e soprattutto ricchi stranieri americani, abituati ad avere dalle donne tutto e subito. 

Tuttavia, nelle lussuose case di piacere in cui è cresciuta Violet, la protagonista principale, l'uomo deve saper aspettare, corteggiare, lusingare con regali costosi e rispettare rigide regole di bon ton prima di poter avere una cortigiana. 

La deflorazione di Violet avviene un anno dopo la sua entrata - forzata - nella casa di piacere di Madame Li. La lunga e travagliata preparazione mentale della ragazza di appena 14 anni avviene per fortuna in modo non traumatico dalla brava e generosa Zucca Magica, una cortigiana ormai "anziana", decisa a diventare lei stessa una tenutaria di una casa di piacere.

Violet, traumatizzata e umiliata dalla separazione della madre, diventa una donna forte, ma costantemente in conflitto con se stessa: metà americana e metà cinese imparerà solo col tempo ad apprezzare entrambe le sue origini e ad esserne orgogliosa. 

In una Shanghai di traffici, mafie e corruzione, Violet diventerà una cortigiana corteggiatissima e di grande successo, ma come ogni adolescente sognerà di incontrare l’amore…

In questo romanzo, l'autrice affronta molti temi interessanti, dalla forza dell’amicizia fra donne a quello della doppia identità, al commovente rapporto madre-figlia.

Lo stile di Amy Tan non è stato male! Sicuramente è una storia coinvolgente e racconta bene sia il pensiero di Violet che gli eventi politici della Cina, ma non mi ha appassionato come avrei sperato. Le peripezie di Violet si susseguono imperterrite diventando a volte un po' inverosimili. GLi eventi politici sono troppi specifici per un europeo che non ha la minima idea di che cosa si stia parlando. 

In certi casi avrei voluto che l narrazione accelerasse, altre che rallentasse perché troppo veloce. Insomma, questa è e sarà la mia prima e unica lettura di quest'autrice perché non è riuscita a entusiasmarmi come altri romanzi sono riusciti a fare.


Ma questo non vuol dire che a qualcuno di voi non possa piacere!! Quindi se avete da aggiungere altro perché conoscete Amy Tan, o, se nonostante tutto, questo libro vi interessa fatemelo sapere!


mercoledì 13 febbraio 2019

Come Comincia IL Cosa Sto Leggendo?... Rubrica

Come comincia il cosa sto leggendo? 
Leggetelo proprio così come ve l'ho scritto, come fosse una normalissima domanda, perché è proprio ciò che dice di essere. D'ora in poi, ho deciso che queste due rubriche molto in voga tra i book blogger si fonderanno insieme in modo da essere più esaustive ed esaurienti possibili. 

Quindi, senza ulteriori indugi vi parlo di cosa ho sul comodino in questo momento lasciandovi l'opportunità di leggerne l'incipit e capire se può essere di vostro interesse.





Personaggio principale: Violet, metà cinese e metà americana costretta a diventare una cortigina in una casa di piacere di lusso a 14 anni

Luogo: Shangai degli anni '10-'20

Antagonisti: La vita e gli eventi fortuiti

Morale: Non arrendersi mai nonostante i numerosi ostacoli sulla propria strada

Impressioni iniziali: La storia di Violet, prima ragazza privilegiata e poi superba cortigiana di lusso, può sembrare drammatica e molto ingiusta, e così è infatti. Ma Violet è una ragazza forte, orgogliosa e poco incline a farsi compatire.




Capitolo 1
Sentiero di Giada


Shangai
1905-1907

Violet

A sette anni sapevo bene chi ero: una bambina completamente americana nella razza, nelle maniere e nel linguaggio, figlia di Lulu Minturn, unica donna bianca che a Shangai fosse tenutaria di una casa di piacere di lusso.
Mia madre mi chiamò Violet, come il piccolo fiore che le piaceva tanto durante la sua infanzia a San Francisco, ittà che ho visto solo in cartolina. Quel nome finii per odiarlo. Le cortigiane lo pronunciavano vaiolà, un termine dialettale che a Shangai significa "levati di torno". Ovunque venivo accolta da quel vaiolà, vaiolà.
Mia madre si era data un nome cinese, Lulu Mimi, che assomigliava al suo nome americano, e la sua casa di cortigiane era nota a quei tempi come la Casa di Lulu Mimi. I clienti la conoscevano con la traduzione inglese dei caratteri del suo nome proprio: Sentiero di Giada.

***




lunedì 4 febbraio 2019

Blog Recap | Gennaio 2019



Buongiorno carissimi, 
anche se un po' in ritardo pubblico oggi il mio primo mese libroso di quest'anno. Non è stato carico di eventi nè di letture, ma ciò che ho letto è bastato per farmi sognare per un intero mese, ve lo assicuro. A gennaio, infatti, non mi sono minimamente interessata alla quantità di letture o di post del blog, ma alla qualità del tempo passato in compagnia di un buon libro. 
Questo 2019 ho l'intenzione di conoscere quanti più autori possibili che fino a questo momento ho solo sentito nominare ma non ho ancora letto. Lucinda Riley e Kate Morton sono state le prime, ma la lista è molto lunga. Spero di farcela!



Letture e Recensioni
Due sole recensioni, ma entrambi con una valutazione abbastanza alta. Cliccando sulle cover potete leggerle per intero.




Lucinda Riley è stata una piacevole scoperta, ma ho constatato alcune caratteristiche dello stile di scrittura dell'autrice che non mi hanno fatto entusiasmare, per esempio l'ingente numero di pagine e di intrighi che sembrano non avere fine. 

Il giardino dei segreti, invece, è stato a dir poco perfetto. L'ho adorato nel vero senso della parola, così come ora adoro la sua autrice, Kate Morton. Questo nome sarà d'ora in poi per me una garanzia!


Rubriche

Come comincia... Rubrica del mercoledì per conoscere l'incipit, o l'intero primo capitolo, di un libro che selgo io stessa tra romanzi vecchi e nuovi.
Questo mese ho scelto le prime righe del libro che in quel momento stavo leggendo...



4 chiacchiere

Come quasi tutti, anche io mi sono lasciata prendere dai buoni propositi e da quello che vorrei mi portasse quest'anno. Ovviamente, ho parlato di obiettivi e desideri che riguardano il blog, la lettura, la scrittura e la vita in generale.
Per leggere i miei buoni propositi ecco qui il LINK alla pagina.


Autori emergenti segnalati

- Monika M con il suo nuovo thriller storico Aquila, le vette dello spirito


Film

✪✪✪✪✪ 

(Mi è piaciuto tantissimo)

Becoming Jane - Il ritratto di una donna contro, è la biografia di Jane Austen prima che diventasse la famosa autrice che tutti conosciamo. Un film molto romantico perché racconta unaa storia d'amore tormentata.

Collateral Beauty, è un film che parla di perdita e di sofferenza, m anche di amore e coraggio. Il tutto mischiato alla bravura di personaggi immancabili.

 


✪✪✪✪ 

(Bello ma pensavo meglio)



Il bambino con il pigiama a righe, è un film per ricordare gli orrori dell'olocausto. Sicuramente da vedere e da leggere.

✪✪✪ 

(Da vedere ma non a tutti può piacere)


Wonder Woman, ha una scenografia fantastica, un'attrice fantastica e degli effetti fantastici, ma la storia non mi è piaciuta molto.

✪✪
(Leggere un libro sarebbe stato meglio!)


Split, racconta la vera storia di chi soffre di personalità multiple. Il personaggio di split però, oltre a ad averne 23 ben distinte tra loro ne ha anche una chiamata la Bestia e quindi molto pericolosa. La storia però mi ha annoiata!

Spero che il vostro mese libroso sia stato più prolifico e pieno del mio. Intanto le letture continuano e le emozioni aumentano. 
A voi come è andato invece questo mese? Lasciatemi i vostri link o raccontatemi un po' il vostro recap!

Buon inizio mese a tutti...


lunedì 28 gennaio 2019

Recensione | Il giardino dei segreti di Kate Morton



Sbaglio o vi avevo detto che ero in periodo romance/mistery? E infatti eccomi qui di nuovo a recensire una storia d'amore della Morton, autrice che ho conosciuto solo poco tempo fa ma che di fatto mi ha stregato come solo la Elena Ferrante aveva saputo fare! Stavolta mi sono ributtata su un suo romanzo spinta dagli appassionati consigli di diverse blogger e anche per poter partecipare alla sfida di lettura annuale di Gaia del blog Le parole segrete. Il tema della prima sfida voleva che si leggesse un libro la cui lettura era stata rimandata a quest'anno. Ho scelto Il giardino dei segreti perché inizialmente era il libro che mi era stato consigliato per conoscere la Morton, ma poi avevo virato su un altro suo romanzo.
Comunque sia, sono stata di nuovo testimone di una lettura davvero affascinante e meravigliosamente scritta e sviluppata, che mi ha fatto sognare a occhi aperti e immedesimarmi alla perfezione con la protagonista. Non so se riuscirò a rendere giustizia a questo libro con la recensione, però ci provo😉






Titolo: Il giardino dei segreti 
Autrice: Kate Morton
Editore: Sperling&Kupfer
1° edizione: 2008
1° edizione italiana: 2010
Genere: Narrativa/Avventura
Pagine: 590
Letto in formato ebook









La mia opinione

È il 1913 e sulla costa dell'Inghilterra una nave è pronta a salpare per l'Australia: a bordo, tra i passeggeri in cerca di fortuna e i rudi marinai intenti alle manovre, una bambina di quattro anni, Neil, stringe il prezioso libro di favole che le ha regalato la misteriosa Autrice, Eliza Makepeace. Che dovrebbe prendersi cura di lei, ma l'abbandona sul ponte. Distratta dalle attenzioni di un bimbo più grande che la invita a giocare, Neil non si accorge che il rombo dei motori si fa più incalzante, e la nave lascia il molo diretta verso il mare aperto. Dopo una traversata che sembra infinita, quando il transatlantico arriva a destinazione, la piccola si ritrova sperduta nel porto di Maryborough: è smarrita, non ricorda il suo nome e tutto ciò che le è rimasto è una valigina bianca che contiene qualche vestito e quel bellissimo libro di fiabe. Per Hugh, il capitano del porto, quella delicata creatura pare piovuta dal cielo, a consolare lui e la moglie della loro sterilità. Da quel momento sarà sua figlia. Solo la sera del suo ventunesimo compleanno Neil apprende dal padre il segreto delle sue origini e la sua vita cambia per sempre.

In un primo momento ci innamoriamo della piccola e dolce Nell con un radioso futuro davanti a sé, per poi ritrovarla subito dopo già adulta, una nonna un po' scontrosa e assente, alla ricerca quasi ossessiva della sua vera famiglia. Ma nonostante la ricerca duri una vita, questa non basta, ed ecco che un'eredità così pesante viene lasciata a sua nipote, Cassandra, la seconda donna di questa storia a cui mi sono affezionata per la forza di carattere e per un passato difficile, che le ha lasciato grandi traumi.

Cassandra decide di ripercorrere a ritroso i passi della nonna, nella bella e malinconica Cornovaglia, per svelare il mistero delle sue origini e capire così perché una bambina di 4 anni venne abbandonata su una nave e da chi. In questo modo viene alla scoperta dell'esistenza dell'Autrice, una donna vissuta a inizio '900, conosciuta per le sue bellissime fiabe per bambini, ma legata a Cassandra e a Nell in modo molto più stretto di quel che sembra.

Comincia così un'avventura di suspense e mistero raccontata da tre diversi punti di vista: da Cassandra ai giorni nostri, da Nell negli anni '70, e dall'Autrice a inizio XX secolo. Tre diverse epoche storiche collegate da oscuri segreti e legami di parentela che troveranno un soluzione solo nelle ultime pagine.

Non ho fatto alcuna difficoltà a seguire tutte e tre le voci, con i diversi cambi di scena e le diverse personalità in rilievo. Chi ho amato di più? Impossibile scegliere. La Morton è abilissima nel creare un forte legame tra il lettore e il personaggio. Cassandra, Nell ed Eliza sono diverse una dall'altra e vivono situazioni molto differenti, ma dire quale di queste sia la più interessante è quasi impossibile. 

Certo, vivere nell'epoca di Eliza, in un cottage al limitare di una scogliera, nascosto da un giardino segreto e immerso nella natura, sarebbe fantastico, ma anche ritrovare Cassandra, quasi un secolo dopo, proprio in quel cottage, ormai abbandonato e polveroso, è un'esperienza che non scarterei.

Intorno a loro gravitano poi altri personaggi secondari. Ma è con Eliza che si presentano degli antagonisti degni di questo nome. La crudele zia Adeline, l'ambiguo zio Linus, la dolce ma infelice cugina Rose e il suo arrendevole marito. Le loro vite, intrecciate a quella dell'Autrice, porteranno la piccola Nell a crescere senza conoscere le proprie origine e la forte Cassandra a chiudere un cerchio lungo un secolo.

La prima lettura di quest'anno si è rivelata straordinaria. Le emozioni che ho provato mentre leggevo, e dopo che chiudevo il libro, sono state davvero travolgenti. Conoscere la fine della storia mi ha sollevata, ma non poter più essere in compagnia di Eliza, Nell e Cassandra, e delle atmosfere che si portavano dietro, è stata dura per i primi giorni. Riuscire a provare queste sensazioni per dei personaggi fittizi è pura pazzia, lo ammetto, ma Kate Morton riesce davvero a spingermi fisicamente nelle sue storie e a tenermi ancorata là dentro, nonostante intorno a me la realtà continui ad andare avanti. 


Il giardino dei segreti è un romanzo incredibile. Mi ha sconvolta, mi ha appassionata, mi ha scosso, mi ha solleticato l'immaginazione, mi ha dato certezze e poi me le ha tolte! Nonostante l'avessi già reputata incredibile l'anno scorso con Una lontana follia, con questo romanzo ha ottenuto una nomina a mia autrice preferita!!
Se volete evadere. Se volete ispirazione. Se cercate emozioni. Leggete questo romanzo!



domenica 27 gennaio 2019

WRITERS GENERATION 2.0 | Presentazione Scrittori Emergenti



Buona domenica a tutti!
Ritorna anche quest'anno, anche se un po' in ritardo, la rubrica per la segnalazione degli autori emergenti. 
Oggi segnalo un'autrice che non è nuova qui su Gli Alberi e che ha già pubblicato diversi libri in precedenza. Quasi sicuramente la conoscete! Ecco qui la sua ultima fatica che vedrà la luce il prossimo mese.


***

Aquila, le vette dello spirito
Monika M


Genere: Thriller storico
Pagine: 246 
Editore: Self publishing 
Prezzo: E-book 2,99 euro cartaceo 10 euro
Uscita: Febbraio 2019




QUARTA DI COPERTINA 

Partendo da fonti storiche originali, Monika M, costruisce un thriller storico avvincente! I Templari nascosero, in varie città europee, parte del tesoro riportato dalla Terra Santa, L'Aquila sarebbe una di queste. La narrazione prende il via alla morte del Papa Angelico, Celestino V, protagonisti un manipoli di uomini fedeli al Santo che lotteranno per impedire al successore, Bonifacio VIII, di infangare e cancellare la memoria dell'eremita della Majella. Malachia, giovane professo, redigerà in segreto un tomo che l'oscura epoca rievoca. Unicamente dopo il terremoto del 2009 il manoscritto verrà ritrovato, nella Basilica di Collemaggio, da Bramante. Quali misteri cela da sempre la città di L'Aquila? Questo l'enigma. 



INCIPIT

Giunti che fummo in vetta l’anima mia sprofondò in quella solitudine incontaminata che ai miei più intimi pensieri mi ricondusse. Varcai l’ingresso del Santo eremo come forse avrei fatto con la porta stessa dell’inferno. Chinai il capo cercando di celare i miei fanciulleschi peccati sotto il cappuccio di scura lana. 

Lo stretto cunicolo, scavato nella nuda roccia, che immetteva alle celle a noi destinate, incombeva su di una coscienza  spaventata dal castigo divino che in quel luogo faticavo ad ignorare. La mia andatura stanca era rivelata ad ogni passo che ormai strusciava al suolo ed ero grato a quel cadenzato rintocco di suole che, al pari del batter stesso del mio cuore, mi rivelava  la vita non mi stesse abbandonando. 

La silente figura del maestro, che mi precedeva, rivelava la sua presenza unicamente per il respiro fattosi affannato a causa dell’impervia via che ivi ci aveva condotti. Percepii la mia inutilità di professo: nulla potevo fare per alleggerire le sofferenze che sapevo esser approdate su quel venerabile uomo alla consegna di una segreta missiva che,  all’Abbazia  Santa Maria di Pietro  Benedettino, gli venne recapitata in gran segreto. 

Nulla mi era stato rivelato, nessuna spiegazione concessa. Sapevo unicamente che il monastero, a cui appartenevo, non intendeva concedere al mio maestro di interrompere il mio postulato, poiché sotto la sua guida era iniziato. Avvenne così che l’indomani mattina mi ritrovai in groppa ad un mulo che il suo seguiva.


Monika M


Appassionata di arte e storia, viaggiatrice cronica e sognatrice irrecuperabile. Scrivo quando non leggo, booklover a tempo pieno. Osservo molto, ma le mie storie nascono sempre da curiosità storiche. Il mio più grande pregio? L'ironia.  

Autrice dei romanzi Margot, Fregiate virtù ed inconfessati vizi  e Come un'isola.





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