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lunedì 28 gennaio 2019

Recensione | Il giardino dei segreti di Kate Morton



Sbaglio o vi avevo detto che ero in periodo romance/mistery? E infatti eccomi qui di nuovo a recensire una storia d'amore della Morton, autrice che ho conosciuto solo poco tempo fa ma che di fatto mi ha stregato come solo la Elena Ferrante aveva saputo fare! Stavolta mi sono ributtata su un suo romanzo spinta dagli appassionati consigli di diverse blogger e anche per poter partecipare alla sfida di lettura annuale di Gaia del blog Le parole segrete. Il tema della prima sfida voleva che si leggesse un libro la cui lettura era stata rimandata a quest'anno. Ho scelto Il giardino dei segreti perché inizialmente era il libro che mi era stato consigliato per conoscere la Morton, ma poi avevo virato su un altro suo romanzo.
Comunque sia, sono stata di nuovo testimone di una lettura davvero affascinante e meravigliosamente scritta e sviluppata, che mi ha fatto sognare a occhi aperti e immedesimarmi alla perfezione con la protagonista. Non so se riuscirò a rendere giustizia a questo libro con la recensione, però ci provo😉






Titolo: Il giardino dei segreti 
Autrice: Kate Morton
Editore: Sperling&Kupfer
1° edizione: 2008
1° edizione italiana: 2010
Genere: Narrativa/Avventura
Pagine: 590
Letto in formato ebook









La mia opinione

È il 1913 e sulla costa dell'Inghilterra una nave è pronta a salpare per l'Australia: a bordo, tra i passeggeri in cerca di fortuna e i rudi marinai intenti alle manovre, una bambina di quattro anni, Neil, stringe il prezioso libro di favole che le ha regalato la misteriosa Autrice, Eliza Makepeace. Che dovrebbe prendersi cura di lei, ma l'abbandona sul ponte. Distratta dalle attenzioni di un bimbo più grande che la invita a giocare, Neil non si accorge che il rombo dei motori si fa più incalzante, e la nave lascia il molo diretta verso il mare aperto. Dopo una traversata che sembra infinita, quando il transatlantico arriva a destinazione, la piccola si ritrova sperduta nel porto di Maryborough: è smarrita, non ricorda il suo nome e tutto ciò che le è rimasto è una valigina bianca che contiene qualche vestito e quel bellissimo libro di fiabe. Per Hugh, il capitano del porto, quella delicata creatura pare piovuta dal cielo, a consolare lui e la moglie della loro sterilità. Da quel momento sarà sua figlia. Solo la sera del suo ventunesimo compleanno Neil apprende dal padre il segreto delle sue origini e la sua vita cambia per sempre.

In un primo momento ci innamoriamo della piccola e dolce Nell con un radioso futuro davanti a sé, per poi ritrovarla subito dopo già adulta, una nonna un po' scontrosa e assente, alla ricerca quasi ossessiva della sua vera famiglia. Ma nonostante la ricerca duri una vita, questa non basta, ed ecco che un'eredità così pesante viene lasciata a sua nipote, Cassandra, la seconda donna di questa storia a cui mi sono affezionata per la forza di carattere e per un passato difficile, che le ha lasciato grandi traumi.

Cassandra decide di ripercorrere a ritroso i passi della nonna, nella bella e malinconica Cornovaglia, per svelare il mistero delle sue origini e capire così perché una bambina di 4 anni venne abbandonata su una nave e da chi. In questo modo viene alla scoperta dell'esistenza dell'Autrice, una donna vissuta a inizio '900, conosciuta per le sue bellissime fiabe per bambini, ma legata a Cassandra e a Nell in modo molto più stretto di quel che sembra.

Comincia così un'avventura di suspense e mistero raccontata da tre diversi punti di vista: da Cassandra ai giorni nostri, da Nell negli anni '70, e dall'Autrice a inizio XX secolo. Tre diverse epoche storiche collegate da oscuri segreti e legami di parentela che troveranno un soluzione solo nelle ultime pagine.

Non ho fatto alcuna difficoltà a seguire tutte e tre le voci, con i diversi cambi di scena e le diverse personalità in rilievo. Chi ho amato di più? Impossibile scegliere. La Morton è abilissima nel creare un forte legame tra il lettore e il personaggio. Cassandra, Nell ed Eliza sono diverse una dall'altra e vivono situazioni molto differenti, ma dire quale di queste sia la più interessante è quasi impossibile. 

Certo, vivere nell'epoca di Eliza, in un cottage al limitare di una scogliera, nascosto da un giardino segreto e immerso nella natura, sarebbe fantastico, ma anche ritrovare Cassandra, quasi un secolo dopo, proprio in quel cottage, ormai abbandonato e polveroso, è un'esperienza che non scarterei.

Intorno a loro gravitano poi altri personaggi secondari. Ma è con Eliza che si presentano degli antagonisti degni di questo nome. La crudele zia Adeline, l'ambiguo zio Linus, la dolce ma infelice cugina Rose e il suo arrendevole marito. Le loro vite, intrecciate a quella dell'Autrice, porteranno la piccola Nell a crescere senza conoscere le proprie origine e la forte Cassandra a chiudere un cerchio lungo un secolo.

La prima lettura di quest'anno si è rivelata straordinaria. Le emozioni che ho provato mentre leggevo, e dopo che chiudevo il libro, sono state davvero travolgenti. Conoscere la fine della storia mi ha sollevata, ma non poter più essere in compagnia di Eliza, Nell e Cassandra, e delle atmosfere che si portavano dietro, è stata dura per i primi giorni. Riuscire a provare queste sensazioni per dei personaggi fittizi è pura pazzia, lo ammetto, ma Kate Morton riesce davvero a spingermi fisicamente nelle sue storie e a tenermi ancorata là dentro, nonostante intorno a me la realtà continui ad andare avanti. 


Il giardino dei segreti è un romanzo incredibile. Mi ha sconvolta, mi ha appassionata, mi ha scosso, mi ha solleticato l'immaginazione, mi ha dato certezze e poi me le ha tolte! Nonostante l'avessi già reputata incredibile l'anno scorso con Una lontana follia, con questo romanzo ha ottenuto una nomina a mia autrice preferita!!
Se volete evadere. Se volete ispirazione. Se cercate emozioni. Leggete questo romanzo!



domenica 27 gennaio 2019

WRITERS GENERATION 2.0 | Presentazione Scrittori Emergenti



Buona domenica a tutti!
Ritorna anche quest'anno, anche se un po' in ritardo, la rubrica per la segnalazione degli autori emergenti. 
Oggi segnalo un'autrice che non è nuova qui su Gli Alberi e che ha già pubblicato diversi libri in precedenza. Quasi sicuramente la conoscete! Ecco qui la sua ultima fatica che vedrà la luce il prossimo mese.


***

Aquila, le vette dello spirito
Monika M


Genere: Thriller storico
Pagine: 246 
Editore: Self publishing 
Prezzo: E-book 2,99 euro cartaceo 10 euro
Uscita: Febbraio 2019




QUARTA DI COPERTINA 

Partendo da fonti storiche originali, Monika M, costruisce un thriller storico avvincente! I Templari nascosero, in varie città europee, parte del tesoro riportato dalla Terra Santa, L'Aquila sarebbe una di queste. La narrazione prende il via alla morte del Papa Angelico, Celestino V, protagonisti un manipoli di uomini fedeli al Santo che lotteranno per impedire al successore, Bonifacio VIII, di infangare e cancellare la memoria dell'eremita della Majella. Malachia, giovane professo, redigerà in segreto un tomo che l'oscura epoca rievoca. Unicamente dopo il terremoto del 2009 il manoscritto verrà ritrovato, nella Basilica di Collemaggio, da Bramante. Quali misteri cela da sempre la città di L'Aquila? Questo l'enigma. 



INCIPIT

Giunti che fummo in vetta l’anima mia sprofondò in quella solitudine incontaminata che ai miei più intimi pensieri mi ricondusse. Varcai l’ingresso del Santo eremo come forse avrei fatto con la porta stessa dell’inferno. Chinai il capo cercando di celare i miei fanciulleschi peccati sotto il cappuccio di scura lana. 

Lo stretto cunicolo, scavato nella nuda roccia, che immetteva alle celle a noi destinate, incombeva su di una coscienza  spaventata dal castigo divino che in quel luogo faticavo ad ignorare. La mia andatura stanca era rivelata ad ogni passo che ormai strusciava al suolo ed ero grato a quel cadenzato rintocco di suole che, al pari del batter stesso del mio cuore, mi rivelava  la vita non mi stesse abbandonando. 

La silente figura del maestro, che mi precedeva, rivelava la sua presenza unicamente per il respiro fattosi affannato a causa dell’impervia via che ivi ci aveva condotti. Percepii la mia inutilità di professo: nulla potevo fare per alleggerire le sofferenze che sapevo esser approdate su quel venerabile uomo alla consegna di una segreta missiva che,  all’Abbazia  Santa Maria di Pietro  Benedettino, gli venne recapitata in gran segreto. 

Nulla mi era stato rivelato, nessuna spiegazione concessa. Sapevo unicamente che il monastero, a cui appartenevo, non intendeva concedere al mio maestro di interrompere il mio postulato, poiché sotto la sua guida era iniziato. Avvenne così che l’indomani mattina mi ritrovai in groppa ad un mulo che il suo seguiva.


Monika M


Appassionata di arte e storia, viaggiatrice cronica e sognatrice irrecuperabile. Scrivo quando non leggo, booklover a tempo pieno. Osservo molto, ma le mie storie nascono sempre da curiosità storiche. Il mio più grande pregio? L'ironia.  

Autrice dei romanzi Margot, Fregiate virtù ed inconfessati vizi  e Come un'isola.





***


mercoledì 23 gennaio 2019

Come comincia... Il giardino dei segreti di Kate Morton


Buon mercoledì innazintutto!
Oggi voglio mettervi a parte sia dell'incipit di un libro della Morton, sia del libro che ho in lettura proprio in questo momento. Si tratta di una storia davvero emozionante, con uno stile mozzafiato, interessante come solo pochi potrebbero esserlo e difficile da lasciare per troppo tempo chiuso sul comodino. 
È il secondo libro di quest'autrice che leggo, e se il primo mi era piaciuto moltissimo, questo posso dire con certezza che gli sta un gradino sopra! Non ci sono quasi parole per descriverlo. La storia è incredibile e prende subito; le protagoniste sono tre ed è difficile scegliere quella che piace di più o quella più appassionante! 
Sicuramente recensirò il libro tra qualche tempo, quindi per ora dovrete accontarvi delle prime righe del primo capitolo!



***

 



1
Londra, 1913


INTORNO a lei era tutto buio, ma la piccola fece come le avevano ordinato. La signora le aveva detto di aspettare lì, in quel posto sicuro, silenziosa come un topolino nella dispensa. Tanto era tutto un gioco, lo sapeva, un po’ come nascondino. 

 Da dietro i barili, la bimba ascoltava. E intanto si faceva un disegno nella mente, come le aveva insegnato il suo papà. Vicine sentiva tante voci di uomini, certamente marinai, che si gridavano cose. Erano voci dure e tonanti, incrostate di mare e di salsedine. Da lontano le arrivavano il rombo e i fischi delle navi misti allo sciabordio dei remi, e su tutto lo stridore dei gabbiani che ad ali spiegate assorbivano la luce piena del giorno. 


 La signora sarebbe tornata, così le aveva detto, e la piccola sperava che arrivasse presto. Ormai aspettava da molto tempo, tanto che il sole aveva attraversato il cielo e ora le scaldava le ginocchia sotto il vestitino nuovo. Cercò di sentire il fruscio delle gonne della signora contro le tavole del ponte, il rumore dei suoi tacchetti rapidi, veloci, sempre di corsa, molto diversi dai passi della sua mamma. Chissà dov’era la sua mamma, pensò distrattamente, come capita ai bambini molto amati. Chissà quando sarebbe arrivata. E pensò anche alla signora. Sapeva chi era, lo aveva sentito dire dalla nonna. La chiamavano l’Autrice, e abitava nel piccolo cottage in fondo alla tenuta, oltre il labirinto. La bimba non avrebbe dovuto saperlo. A lei era proibito giocare nel labirinto di siepi. La mamma e la nonna le avevano spiegato che era molto pericoloso spingersi fino alla scogliera. Ma qualche volta, quando nessuno vedeva, a lei piaceva fare le cose proibite. Intanto, i granelli di polvere le danzavano intorno a centinaia nella lama di luce che tagliava lo spazio tra due barili. La bambina sorrise e di colpo la signora, la scogliera, il labirinto e la mamma svanirono dai suoi pensieri per dare spazio a un nuovo gioco: prendere i granelli di polvere con le dita. Ma ogni volta che si avvicinavano ai polpastrelli non faceva in tempo a chiudere le dita che scappavano via, e lei rideva.


Il giardino dei segreti 
Kate Morton
Sperling & Kupfer
Narrativa inglese
Pubblicato in Italia nel Maggio 2010

***

Il giardino dei segreti, ma secondo me sarebbe meglio il titolo originale Il giardino dimenticato, è un libro d'avventura, di mistero e d'amore. Tre sono le epoche storiche che si intrecciano in questa storia, così come tre sono le protagoniste collegate tra loro da un recondito segreto.

Cosa ne pensate? Gli dareste una possibilità?
Io lo sto divorando e non riesco a smettere di pensarci! Adoro i segreti così ben celati e le protagoniste femminili così forti! Non vedo l'ora di parlarvene!




lunedì 14 gennaio 2019

Recensione | La lettera d'amore di Lucinda Riley




Ho sempre sentito parlare di Lucinda Riley. I suoi libri sono dappertutto, ma non mi ero mai avvicinata a lei, non perché non mi attirasse ma perché la pensavo rimandabile e quindi non troppo stimolante.
Con i romance ho un rapporto altalenante in generale. Mi piacciono perché mi rilassano ma non li prendo in considerazione sempre, soprattutto quando voglio leggere qualcosa di più impegnativo. 
La Riley è venuta fuori dal nulla. La cover, il titolo e il nome dell'autrice mi hanno convinto del fatto che sì, avevo bisogno di tuffarmi in una storia romantica al massimo, che contenesse un mistero da risolvere, e che il passato facesse spesso capolino sul presente. 




La lettera d'amore
di Lucinda Riley
Prima pubblicazione: 7 luglio 2000
Pubblicato da Giunti
Il 12 giugno 2018
Genere: Romanzo rosa
Pagine: 403
Letto in formato ebook









La mia opinione

Ci sono segreti facili da smascherare e altri che restano sepolti per una vita intera. Come quello di Rose, l'anziana signora che Joanna, giovane reporter del Morning Mail, conosce durante la cerimonia di commemorazione del famoso attore Sir James Harrison. Pochi giorni dopo, Joanna riceve un plico contenente una vecchia lettera d'amore e un biglietto dalla grafia tremolante, ma è ormai troppo tardi per chiedere qualsiasi spiegazione: Rose è morta e la sua casa completamente svuotata, come se la donna non fosse mai esistita.

Quando anche l'appartamento di Joanna viene messo sottosopra, la giornalista capisce che ha tra le mani una storia scottante e la sua unica via d'uscita è scoprire la verità sui misteriosi amanti della lettera. Chi erano realmente? E perché è così importante che nessuno sappia di loro?

Seguire le vicende di Joanna, alla ricerca della misteriosa lettera d'amore, e degli altri personaggi, alla ricerca di se stessi, è stato davvero facile e avvincente. Joanna è una ragazza molto comune con cui è stato quasi immediato immedesimarsi. 

Zoe, la ricca e famosa ereditiera, legata a sua insaputa alla lettera, è anche lei un personaggio che mi è piaciuto molto. In generale, Lucinda Riley è sicuramente riuscita a colpirmi per la sua capacità di descrizione di persone e ambientazioni, per l'ottimo incastro tra i diversi personaggi e il continuo cambio di pov, nonchè per lo sviluppo di una trama ben articolata e complessa, che seduce fin dalla prima pagina.

Lo scioglimento del mistero ha un andamento secondo me perfetto, perché, grazie ai numerosi colpi di scena, è difficile per il lettore farsi l'idea giusta fino al finale. Tuttavia, 400 e più pagine sono un bel mattoncino e gli intrighi, i segreti e nuovi personaggi sono veramenta tanti e sempre più complessi. Difficile capire perchè la Riley ha deciso di mettere così tanta carne al fuoco. Potevano benissimo bastare 100 pagine in meno e il romanzo sarebbe stato un po' meno pesante.

Lo stile narrativo resta comunque sempre eccellente e ben congeniato, nonostante l'ingente volume di intrecci. Quello che ho più preferito è stato vedere come a poco a poco i diversi personaggi, inizialmente sconosciuti, venissero ben caratterizzati e tra di loro collegati.

Ma non tutto è stato impeccabile. Ho trovato che in certe situazioni la narrazione accellerava diventando un po' banale. Come ho scritto su instagram, mi è sembrato che certe righe fossero state scritte da un'altra persona. Questo non ha in nessun modo condizionato negativamente la lettura, ma comunque è un po' spiazzante ritrovarsi a pensare una cosa simile. 

Sono davvero contenta di aver letto e conosciuto la Riley. Questa sua storia non è stata per nulla scontata, e questo, a quanto ho capito, è il tratto distintivo dell'autrice. Il romanticismo, come nei migliori romance, non è mancato e, anzi, è stato interessante seguire le diverse vicende amorose delle due protagoniste femminili e fare il tifo per l'uno o per l'altro pretendente.

I personaggi, il ritmo serrato, gli intighi ben congeniati, fanno di questo romanzo una lettura da inserire nella propria wish list a tutti i costi. Sono sicura che chi ama questo genere non può perderselo.

Se conoscete Lucinda Riley, immagino siate d'accordo con me. Ma vorrei un consiglio adesso. Quale libro mi consigliate di quest'autrice, che possa stupirmi e piacermi come o più di questo? 
Kate Morton è ancora in vetta, ma la Riley mi ha davvero stupita! Avete un altro nome che possa eguagliare queste due bravissime autrici? 
Sono in periodo romance/mistery!! 😁


domenica 6 gennaio 2019

Buoni propositi di quest'anno 🙏

Di buoni propositi ne ho una quantità illimitata ogni giorno, tutti i giorni, ogni mese. Averli non vuol peró affatto dire portarli a termine, infatti il più delle volte rimangono solo parole scritte su un foglio del blog! Quest'anno non mi illudo che sarà diverso, ma questa cosa mi piace talmente tanto farla che ormai e diventata una routine di piacere più che di utilità. 
Ormai da tre anni (eh si il mio blog ha compiuto il suo terzo anniversario) ho preso l'abitudine di scrivermi su un foglietto di carta i "desideri" che vorrei si realizzassero nel corso dell'anno. Poi ripetendoli mentalmente li faccio bruciare lentamente sulla fiamma di una candela. Questo lo faccio sempre e solo il 6 gennaio perché è in questo giorno che ci sono forze propiziatorie in grado di sbloccare le situazioni in stallo o dare maggior forza al nostro volere!
Pazzia?! Un po' sì lo ammetto (😜), ma anche la voglia di smetterla col consumismo e tornare un po' alle origini a alle cose più naturali, anche se assurde o poco credibili. 

Anche per il 2019 i miei buoni propositi riguardano ovviamente la lettura, la scrittura e il blog! Certo, che la panetteria vada bene è sottinteso ma qui non ho voglia di tediarvi con la mia vita al di fuori del blog che, a dirla tutta non ha niente di che. Quello che più mi entusiasma infatti sono ancora i libri e la vita tra le loro pagine così come qui su Gli Alberi. Anche ora, che sono ancora in negozio, il mio chiodo fisso è preparare un post nel quale poter essere davvero me stessa. 
Ma basta chiacchiere! Spero che questo 2019 mi veda sempre come la solita svampita che sono, che continua, nonostante l'età, a prendere la vita con leggerezza, senza prendersi mai troppo sul serio, che tanto ho capito che non ne vale proprio la pena. 
Oltre a questo però vorrei anche...


... che la lettura continuasse a farmi emozionare come sempre. Trovare un altro po' di autrici mozzafiato, come la Ferrante e la Morton, e leggere qualche romance in piú, che riescono sempre a rendermi le giornate più leggere.

... continuare la conoscenza di Stephen King, leggere una volta per tutte la saga di Harry Potter, leggere qualche giallo e qualche libro horror che male mai non fa, 

... superare i 50 libri letti, ma non avendone toccato ancora uno dalla fine dell'anno scorso non so se sarà fattibile, ma vabbè! Nel 2018 ho letto solo 30 romanzi, la maggior parte davvero fantastici, ma non abbastanza come numero per vincere il contest di goodreads la cui soglia era di 50.

... leggere più autori emergenti. Quest'anno li ho proprio lasciati a se stessi e la cosa mi è dispiaciuta moltissimo. Vorrei finalmente attivare la rubrica sulle interviste che è già tecnicamente pronta, ma devo ancora abituarmi al mio nuovo lavoro e trovare il tempo giusto per il blog. Incrocio le dita!

... riuscire a finire almeno, e dico almeno, un libro in inglese! Ogni anno ne comincio uno, in genere A Christmas Carol, ma puntualmente lo mollo dopo poche pagine. Che quest'anno mi dia la forza di leggere in lingua!!

... che il terzo anno del mio blog sia speciale e pieno di recensioni, segnalazioni, rubriche che durano, post interessanti e tante tante altre cose belle. Amo Gli Alberi Da Libri, e non posso che augurargli ancora molti anni di vita.

... vedere tanti film per proseguire la scia cinematografica a cui ho cominciato ad abituarmi dalla fine dell'anno scorso e di cui vi parlo regolarmente nei recap mensili. 

... continuare a scrivere! Ad oggi ho due romanzi in corso d'opera. Ben due e nessuno dei due sono riuscita a portare a termine. Ma non dispero, ovviamente. Tutto cambia e tutto si evolve, e io non sono mai ferma né dimentico le questioni lasciate in sospeso. La scrittura continua ad avere un posto speciale nella mia vita, nonostante abbia cambiato lavoro e abbia poco tempo per i miei svaghi. Ma mi sto anche accorgendo che in negozio riesco a ritagliarmi del tempo che sfrutterò per il mio blog, i vostri e per... scrivere! Che bello, ne sono molto contenta, che non ne avete idea. 
Ne comincerò un altro? Sicuramente sì, ma voglio anche revisionare gli altri due romanzi e fargli vedere la luce. Il verdetto al prossimo anno!


Con questo post non volevo solo raccontarvi dei miei nuovi propositi, ma anche ringraziarvi di cuore della vostra presenza, come lettori, commentatori, o blogger. Grazie a voi ho scoperto un hobby, un passatempo, un piacere, o in qualunque modo si possa chiamare, che mi fa veramente stare bene. Leggervi, scrivervi e poi risponderci a vicenda è ormai una sorta di filosofia di vita a cui non voglio più rinunciare! 
Grazie, grazie, grazie e ancora grazie!



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