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giovedì 27 settembre 2018

Recensione | La società letteraria di Guernsey

Mi è sempre capitato in autunno di fare delle letture magnifiche, e adesso che la stagione delle castagne è cominciata, posso proprio dire di aver cominciato coi fiocchi! 
Bisogna dire che per scovare certe letture bisogna avere sicuramente fortuna ma anche un po' di intuito. E a me in questo va quasi sempre bene. Ma se anche a voi fosse capitato di leggere un titolo del genere, Il club del libro e della torta di buccia di patata di Guernsey, avreste letto il libro? Io mi ci sono fiondata senza pensarci. 
In realtà questo strano titolo riguarda la trasposizione cinematografica del romanzo che vi recensirò oggi. Il titolo del libro vero e proprio è La società letteraria di Guernsey. Vi anticipo che l'ho adorato!!!



Titolo:  La società letteraria di Guernsey
Autrici: Mary Ann Shaffer e Annie Barrows
Traduttrice: G. Scocchera
Editore: Sonzogno
Pubblicato nel 2008
Genere: Romanzo storico-epistolare
Pagine: 274
Letto in  formato cartaceo







La mia opinione

Fine Seconda Guerra Mondiale. Il mondo sta uscendo a fatica dall'incubo della guerra, e a Londra la scrittrice Juliet Ashton cerca invano l'ispirazione per il suo nuovo romanzo, dopo il successo del primo libro. 

All'improvviso, Juliet riceve la lettera di un abitante dell'isola di Guernsey, nella Manica, che ha trovato il suo indirizzo su un vecchio libro usato. Fra i due inizia una fitta corrispondenza, e Juliet scopre che sull'isola, occupata per cinque anni dai tedeschi, era nato un circolo di lettura, Il club del libro e della torta di buccia di patata di GuernseyLa Società era diventata ben presto la ragione della loro vita, l'unico modo per sfuggire, attraverso il piacere che solo i grandi libri sanno offrire, agli orrori della guerra. 

Juliet decide quindi di raggiungere il gruppo e partecipare per qualche giorno alle riunioni letterarie per trovare ispirazione per una nuova storia.

lunedì 18 settembre 2017

recensione | I MISTERI DI CHALK HILL















Quella notte la luna sembrava sbiadita. La donna camminava sul prato ancora umido per la pioggia, sfiorando l’altalena appesa all'olmo per poi scomparire tra gli alberi che circondavano la casa come guardie silenti. Il vestito strusciava per terra, l’orlo era sporco di fango e i sassolini le pungevano i piedi scalzi, ma lei avanzò incurante, spalancò la porta di ferro che si apriva sul muro di cinta, e come un automa seguì il sentiero inoltrandosi nella foresta.
Il silenzio era assoluto, come se tutti gli esseri viventi si fossero nascosti per sfuggire alla luce pallida della luna. Poi un fruscio... forse un topo che guizzava tra le ultime foglie d'autunno. Per il resto, solo i suoi passi sul terreno morbido. [...]
Appena gli alberi si diradarono, si fermò e fece un respiro profondo. Sollevò la testa e guardò in alto, verso il cielo, verso la luna. Poi allargò le braccia, come ad accogliere la notte.




mercoledì 1 febbraio 2017

recensione | LA RIVA VERDE di Adriana Assini

Buon mercoledì a tutti!
Spero come sempre di trovarvi bene. Quest'oggi cerco di recensirvi un libro originale, delizioso e che, neanche a dirsi, mi è piaciuto davvero tantissimo. Una storia ben diversa dalle ultime letture e uno stile particolare, difficile da descrivere ma eccezionale da leggere, con un tono quasi fiabesco. 
Spero di conquistarvi con la mia recensione. So per certo che ad alcune di voi la lettura di questo libro piacerebbe molto!


💗Ringrazio di cuore Scrittura&Scritture per avermi inviato il libro



La Riva Verde ✦ di Adriana Assini ✦ edito da Scrittura&Scritture ✦ nel 2014 Genere: Romanzo storico ✦ Pagine: 184 ✦ letto in formato cartaceo


  SINOSSI
Bruges, 1379. Sullo sfondo dello scisma d’Occidente, in piena guerra dei Cent’anni e in mezzo alle contese tra tintori del rosso e tintori del blu, le dame della Compagnia della Conocchia si riuniscono ogni notte in gran segreto. Un nugolo di donne che, per sfuggire alla tirannia maschile, sfida la sorte per coltivare un diverso sapere, foriero di sciagure. Tra loro, Greta du Glay, additata come la fattucchiera, e Rose, innamorata di Robin, un tintore del rosso, ma imminente sposa di un tintore del blu.
Sulle due corporazioni, da sempre rivali, d’improvviso piomba lo scompiglio, allontanando più d’una dalla Compagnia della Conocchia.
Il sospetto di un assassinio e una fuga inaspettata agiteranno ancor di più le acque della Riva Verde. 


Siamo nel 1379, a Bruges, una città delle Fiandre occidentali, centro europeo dei commerci delle lane, dove imperversano le lotte di mestiere tra tintori, infierisce la Guerra dei Cent'anni e nasce il mito di Giovanna D'Arco. Proprio sull'onta di questo episodio, misogino e bigotto, si inserisce la storia conduttrice del romanzo. 
8 donne fanno del loro meglio per non soccombere al loro triste ruolo di figlie fardello per padri disinteressati e serve senza valore per mariti padroni. RoseAlixGretaMargotYsengrineSebileEmmeline e Anne formano la Compagnia della Conocchia che...



...da Natale alla Candelora, vedeva riunite un nugolo di matrone solitamente dedite al fuso. Convivi notturni, convivi nascosti. Nati chissà quando dall'intraprendenza di alcune donne ansiose di sfuggire all'isolamento e all'ignoranza. Si tramandavano di madre in figlia e servivano per scambiarsi rimedi, credenze e segreti che una congrega riportava sulla pergamena. E che tutte chiamavano i Vangeli.




evangeliste, quindi, ribelli e coraggiose, che sognano un mondo costruito a regola d'arte per se stesse e per le proprie necessità, troppo spesso calpestate, e sfidano le avvilenti convenzioni religiose e sociali del tempo pur di ottenerlo. 

Il paradiso tanto agognato dalle brave donne è oltre la riva verde. Là, un meraviglioso regno muliebre...dove non circolano né uomini, né preti, le attende. Ma la riva verde è anche il luogo dove s'incontrano i due giovani innamorati: Rose e Robin. Lei figlia di un tintore del blu e promessa sposa a un operaio al soldo di suo padre; lui tintore del rosso e costretto a fuggire lontano perchè sospettato meschinamente di omicidio. Ma l'amore è più forte e sa attendere paziente perchè, come scrive il ragazzo, non c'è Robin senza Rose

Personaggi intraprendenti e ben abbozzati, che rivelano quel tanto che basta per amarli o detestarli. Inutile dire che si patteggia per le donne e il loro desiderio di evadere. Riusciranno ad ottenere la tanto agognata libertà? Non lo sapremo. Il finale lascia presagire un dolce futuro, ma siamo in pieno Medioevo e l'imprevedibilità è la parola d'ordine, sopratutto per la donna.

Nonostante la trama mi abbia incantata, ciò che fa davvero la differenza è lo stile dell'autrice: asciutto e lineare, ma anche complesso e ricco di termini ricercati, dimostra di conoscere bene il tempo di cui scrive senza mai rendere la narrazione pesante o le descrizioni troppo dettagliate. 

I colori, poi, sono uno degli elementi fondamentali nel libro. A loro sono dedicati le lotte tra tintori, la copertina e il titolo del romanzo, le descrizione del tempo, dei luoghi e delle emozioni. Impossibile non vederne l'importanza volutamente assegnata ai colori da parte dell'autrice. Leggendo un po' di Adriana Assini, però, è inequivocabile questo connubio: non è infatti una semplice scrittrice ma anche una brava pittrice, che mette colore in ciò che racconta. 

Mentre leggevo questo libro pensavo a tutte le amiche a cui l'avrei voluto regalare e a chi l'avrebbe apprezzato come ho fatto io. La Riva verde non è solo una storia d'amore e d'amicizia, ma è sopratutto un inno alla solidarietà femminile: sentimento di cui ce n'è sempre stato bisogno, ma che per una cosa o per un'altra non è mai stato abbastanza. In questo romanzo ho visto sopratutto questo. E se siete del mio stesso parere lo amerete di sicuro! 😉


  

lunedì 7 novembre 2016

RECENSIONE | La lettera scarlatta

Buon lunedì a tutti!
Oggi vi parlerò di un classico della letteratura: La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne. Amo molto i classici, infatti uno dei miei desideri sarebbe quello di leggerli tutti ma proprio tutti tutti!! Questione impossibile da fare, lo so. La passione per questo genere di libri parte dal fatto che adoro le storie scritte tra il XVIII e il XX secolo. Pochi classici mi hanno lasciato l'amaro in bocca, uno di questi è stato Moll Flandersi di Daniel Defoe, ed ora anche La lettera scarlatta! Mannaggia!

La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne pubblicato da OttoCento nel 2010 traduzione di Marcella Majnoni 1° edizione: 1850 Genere: classico/romanzo storico Pagine: letto in formato cartaceo



Il romanzo si apre con una donna sul patibolo, mostrata alla popolazione di Boston, dopo il processo per adulterio che l’ha giudicata colpevole. Hester, infatti, ha dato alla luce una bambina, nonostante il marito sia assente dalla città da molto tempo: per questo viene esposta al pubblico ludibrio; ma la pena più infamante sarà portare sul petto una lettera scarlatta, la A di “adultera”, che renderà sempre evidente il suo peccato agli occhi della chiusa comunità puritana della Boston del XVII secolo. Per amore, la donna non rivela chi è il padre della piccola Pearl, scontando da sola la sua pena e costruendosi una dignitosa esistenza appartata e solitaria, mentre il suo amante, uno degli uomini più rispettati della città, vive nel tormento e nella disperazione per la sua vigliaccheria e la sua ipocrisia. Intanto il marito di Hester è tornato dopo una lunga prigionia presso gli indiani. Nemmeno a lui la donna rivela chi sia il padre di Pearl e l’uomo assume un’altra identità con l’intenzione di scoprirlo…

lunedì 8 febbraio 2016

Recensione: Spose di guerra

Buongiorno a tutti cari amanti dei libri,
finalmente abbiamo avuto la tanto agognata pioggia qui nella provincia di Torino e l'aria è ritornata ad essere un po' più respirabile! E pensare che io abito in un paesino di campagna! Comunque sia, le mie letture non ne hanno risentito, ovviamente, e oggi vi voglio proporre un libro davvero bellissimo! Era presente nell'offerta di Kindle Unlimited e la voglia di leggerlo mi è venuta guardando giorno dopo giorno la cover passarmi davanti agli occhi nella sezione "consigliati per te". Ad essere sincera, non avrei mai creduto di poter leggere un libro così bello grazie alla prova gratuita di 30 giorni. E invece mi sono dovuta ricredere, ed eccovi la recensione!

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