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martedì 24 maggio 2016

RECENSIONE | Il piccolo principe

Buon martedì carissimi!
Il mese di maggio è stato un po' morto per Gli Alberi, sia per la mia piccola assenza che per una brusca frenata nella lettura. Ho letto, infatti, molto poco in quest'ultimo periodo, ma la colpa è anche di Stephen King, che mi sta intrattenendo più del dovuto con il suo 22.11.63. Bellissimo eh, ma che lungo!! Spero per fine maggio-inizio giugno di finirlo e recensirlo! Sto poi leggendo Una famiglia quasi perfetta di Jane Shemilt, un thriller, che di solito non leggo, davvero angoscioso!! L'ho comprato al Salone (al breve il post) perchè era in offerta, ma non sapevo di che parlasse. La lettura è molto piacevole e interessante ma il fatto che venga descritto in modo molto dettagliato la vita di una madre la cui figlia sparisce, mi sta un po' abbattendo il morale. Quindi, per riprendermi ho letto tutto d'un fiato una storia con una trama più rilassata ma non per questo banale, Il piccolo principe.



Titolo: Il piccolo principe (Le petit prince)
Autore: Antoine de Saint-Exupéry
Traduttrice: Nini Bompiani Bregoli
Editore: Bompiani
Pubblicato nel 1943
Pagine: 87
Genere: Racconto, libri per ragazzi
Formato di lettura: E-book 





Trama
Credo che molti di voi conoscano la fiaba, diventata poi un vero e proprio classico, scritta durante la Seconda guerra mondiale dall'aviatore francese Saint-Exupéry. Destinato al piccolo pubblico, Il piccolo principe è diventato, nel corso del secolo, un vero caso editoriale mondiale.

Chi racconta la storia del piccolo principe è l'autore stesso che, precipitato con l'aereo nel deserto del Sahara a causa di un guasto, incontra inaspettatamente un bambino che gli chiede: «Mi disegni una pecora?». Il pilota, incredulo, cerca di accontentarlo.

«Questa è troppo vecchia. Voglio una pecora che possa vivere a lungo». Questa volta la mia pazienza era esaurita, avevo fretta di rimettere a posto il mio motore. Buttai giù un quarto disegno. E tirai fuori questa spiegazione: «Questa è soltanto la sua cassetta. La pecora che volevi sta dentro». Fui molto sorpreso di vedere il viso del mio piccolo giudice illuminarsi: «Questo è proprio quello che volevo [...]»

Il piccolo principe inizia così a raccontare la sua incredibile storia cominciata sull'asteroide B-612, grande poco più di una casa, da dove è possibile vedere il tramonto spostandosi leggermente. Qui, però, c'è il rischio dei baobab, grossi alberi infestanti che devono essere estirpati sul nascere. 

Su B-612, però, c'è anche il fiore più bello mai visto prima. Il piccolo principe lo fa crescere e se ne prende cura, proteggendolo dalle intemperie della notte sotto una campana di vetro. Ma il fiore è molto vanitoso e rovina il rapporto d'amicizia con il suo unico giovane amico, che decide di andare in cerca di altri mondi e altri amici. 

«Ma sì, ti voglio bene», disse il fiore, «e tu non l'hai saputo per colpa mia. Questo non ha importanza, ma sei stato sciocco quanto me. Cerca di essere felice. Lascia questa campana di vetro, non la voglio più». «Ma il vento...» «Non sono così raffreddato. L'aria fresca della notte mi farà bene. Sono un fiore». «Ma le bestie...» «Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle. Se no chi verrà a farmi visita? Tu sarai lontano e delle grosse bestie non ho paura. Ho i miei artigli». E mostrava ingenuamente le sue quattro spine. Poi continuò: «Non indugiare così, è irritante. Hai deciso di partire e allora vattene». Perché non voleva che io lo vedessi piangere. Era un fiore così orgoglioso...
 
Il suo viaggio in giro per altri pianeti comincia. Il piccolo principe incontra tutta una serie di adulti bizzarri, affetti da qualche mania: un re che governa solo se stesso, un vanitoso che vuole essere ammirato e applaudito senza motivo, un uomo che crede di possedere le stelle perchè nessuno l'ha mai pensato prima. Tra queste, la figura più interessante è senz'altro l'ubriacone, che beve per dimenticare di vergognarsi di bere!!! 
Il lampionaio, invece, è l'unico adulto per il quale il piccolo principe sente una sorta di ammirazione perchè è l'unico che, accendendo e spegnendo il  solo lampione del pianeta, risulta poco ridicolo.

«Forse quest'uomo è veramente assurdo. Però è meno assurdo del re, del vanitoso, dell'uomo d'affari e dell'ubriacone. Almeno il suo lavoro ha un senso. Quando accende il suo lampione, è come se facesse nascere una stella in più, o un fiore. Quando lo spegne addormenta il fiore o la stella. È una bellissima occupazione, ed è veramente utile, perché è bella».

Sul sesto pianeta incontra un geografo che non sa come sia fatto il suo pianeta perchè rimane sempre seduto alla sua scrivania ad attendere esploratori che non arriveranno. Proprio lui consiglia al piccolo principe di andare a visitare la Terra.

Giunto sul nostro pianeta, il fanciullo incontra un roseto e capisce che il suo
fiore non era l'unico della sua specie come gli aveva detto, allora comincia a piangere perchè questo fa di lui un comune principe. I suoi singhiozzi vengono però interrotti da una volpe. Questa gli farà comprendere il vero senso dell'amicizia.

«Che cosa vuol dire "addomesticare"?» «È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire "creare dei legami"...» «Creare dei legami?». «Certo», disse la volpe. «Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo». 


Il piccolo principe capisce finalmente che quell'unico fiore sul suo pianeta non era unico e speciale perchè bello, ma perchè lui se ne era preso cura e gli voleva bene.

Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi.

Finalmente il pilota riesce a riparare il suo velivolo. È trascorso un anno da quando il piccolo principe è partito dal suo pianeta. Il giovane, desideroso di rivedere la sua rosa, decide di tornarci. L'unico modo per riuscirci, però, è farsi mordere da un serpente poiché è troppo pesante per tornare sull'asteroide B-612. 
Il piccolo principe non vuole essere visto partire, per non far soffrire l’amico, ma il pilota decide di rimanere al suo fianco. Dopo essere stato morso cade a terra senza far rumore.

Recensione
Il piccolo principe, molto probabilmente, rappresenta l'autore stesso che perse il padre molto presto, e per questo fu un bambino molto solitario e chiuso, con un forte senso dell'immaginazione.
Ciò che è evidente dal suo racconto è che gli adulti sono esseri bizzarri. Crescendo, le persone dimenticano di quando erano bambini e del potere dell'immaginazione avuto in quel periodo. Per questo diventano esseri che si prendono troppo sul serio ma che al contrario appaiono molto ridicole!

Un altro tema importante nel libro è l'amicizia, che può essere unica e speciale, non perchè un amico è unico e speciale apparentemente ma perchè lo è il legame che nasce con lui.

I personaggi incontrati sono tipi bizzarri e assurdi così come coloro che vivevano negli anni della Seconda guerra e compievano azioni illogiche e insensate.

L'intero racconto è corredato da acquerelli molto tenui realizzati dall'autore stesso che danno bene l'impressione di delicatezza insita nel libro.

Il piccolo principe è una storia molto dolce che mi ha catturata proprio per la sua tenerezza. Il giovane protagonista è come una ventata di aria fresca in un periodo di oscurità e barbarie l'autore sente la necessità di incontrarlo. 

Scusate per la lunghezza del post! Me ne sono accorta solo ora che sono alla fine:P
Sperando che vi sia piaciuto il libro e la mia recensione, vi auguro una buona continuazione di giornata!
Un abbraccio, a presto...



  


10 commenti:

  1. Mi hai fatto venire una gran voglia di leggerlo di nuovo! E' bellissimo questo libro

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    1. Concordo. Avevo molto sentito parlare di lui ma non sapevo neanche di che parlasse! Strano che nelle scuole non lo facciano leggere!!

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  2. Ciao Nik, ho letto questo romanzo sia da piccola sia da grande e proprio quest'ultima lettura mi ha fatto cogliere tutti i significati dissimulati nella storia, che ho apprezzato veramente tanto!

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    1. In effetti da bambini sembrerebbe un bel racconto fantastico. Però sono presenti tanti spunti di riflessione sopratutto per il periodo storico dell'autore! Veramente un bel libro!!

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  3. Adoro questo libro... Lo so quasi a memoria e rimarrà sempre uno dei miei preferiti in assoluto!
    Ho letto che stai leggendo l'unico libro di King che io sia mai riuscita a leggere! A me è piaciuto molto, forse avrei tagliato qualche pezzo in mezzo (è veramente lungo, come dici tu, e alcuni parti secondo me potevano essere un po' accorciate). Non vedo l'ora di leggere la tua recensione!

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    1. Lo sai a memoria!Wow! è un libro che deve essere assolutamente letto almeno una volta, ma credo che leggerlo più volte aiuti a comprendere meglio ciò che l'autore voleva dire!

      Comunque si, è un gran bel libro anche quello di King, però non è da 800 pagine. Ci sono molte cose messe lì per fare numero! Ma si sa che quando uno ha il nome può fare tutto ciò che vuole:)

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  4. Cara Nik, il piccolo principe è un libro che voglio leggere da moltissimo tempo e un mese fa lho anche scaricato in versione ebook... Ora è là che aspetta con tutti gli altri il suo turno, anche se credo lo farò slittare tra i primi posti! :)

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    1. Ahahahah anche io ho fatto così! Era da tempo che dovevo leggerlo e un giorno ho deciso che non poteva più aspettare. è una lettura molto veloce quindi i salti di classifica nella WL puoi farlo tranquillamente^_^ Buona lettura!

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  5. Ciao! Il Post non è affatto lungo, ogni citazione e commento a questo libro sono graditissimi XD
    L'ho letto diverse volte ed è tra i miei preferiti. Anni fa ho avuto anche il piacere di assistere in oratorio allo spettacolo da esso tratto.
    I ragazzi sono stati davvero bravi, è stato emozionante sentir recitare le frasi che conosco bene.
    Ottima scelta, brava!
    Un salutone
    Leryn

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    1. Wow, uno spettacolo teatrale!Bellissimo!!Adoro le rappresentazioni dal vivo!
      Sono proprio contenta di aver letto questo racconto. Se non l'avessi fatto mi sarei sentita tagliata fuori da qualcosa di importante. Come tante altre, è una lettura essenziale!
      Grazie mille per essere passata Leryn:)

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